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Quindi, per dire, questo tweet https://twitter.com/luigidimaio/stat...704000?lang=en lo considereresti informazione corretta e non faziosa?
Lo considero informazione autentica, che è già un passo avanti rispetto a quello che riporta sullo stesso tweet un quotidiano pagato per screditare Di Maio oppure per fare propaganda per lui. Poi se sia anche veritiero ci vuole un po' più di pazienza a verificarlo, ma oggi con Amministrazione trasparente, introdotta dal Decreto 33/2013, tutte le pubbliche amministrazioni sono obbligate a pubblicare tutti gli atti che emanano. Chi vuole controllare se le affermazioni di un politico sono realistiche, ha gli strumenti per farlo da casa sua.
Comunque non si elimina la necessita' dello step di verifica, quindi in sostanza non ci vedo grande differenza: se parti dal presupposto che quello che leggi e' solo uno spunto ad approfondire, allora un giornale fazioso o un politico (che e' fazioso per definizione, non solo di maio eh, chiunque) forniscono lo stesso punto di partenza.
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Hai detto bene, e' informazione "rispetto a quanto dice di maio", cioe' "di maio ha detto questo", non e' informazione rispetto ai contenuti di quello che di maio dice.
Il post di un politico rispetto a un articolo di giornale, e' come lo spot della volkswagen rispetto a un'indagine sulle emissioni. Il che non significa che articolo e indagine sono sicuramente ben fatti e onesti, ma che post di politici e spot sono per definizione propaganda. E visto che si parlava di quanto la stampa faccia schifo perche' faziosa, citare la possibilita' di attingere alla fonte faziosa per definizione mi fa un po' strano.
Fermo restando che puoi verificare, ma lo puoi fare anche partendo da il giornale.
Però guarda che distorcere le parole di un politico è prassi, pur anche senza malizia.
Già sapere cosa ha detto esattamente un politico non è poco.
Che quello che abbia detto sia vero o no, non puoi dirlo nemmeno faccia a faccia.
Ok ma il discorso viene dalla mia domanda "quale fonte di informazione ritieni attendibile?". Ora mi va bene eliminare ogni livello che puo' aggiungere interpretazioni e distorsioni, pero' uno concretamente da qualche parte le cose andra' a leggerle, avra' una fonte principale (o anche piu' d'una) che consulta e delle altre fonti che usa per approfondire.
Posto che a me "leggi i tweet di di maio" puo' anche togliere il dubbio che sia esattamente quello che ha detto, ma in quanto a informazione non da' tantissimo, volevo sapere da chi critica la stampa di regime collusa e faziosa, quali sono le fonti indipendenti e non faziose a cui attingono per trovare le notizie e quali usano poi per verificarle.
Parlando di informazione politica è molto semplice: non ce ne sono.
Personalmente ritengo che l'unica possibilità sia attenersi alle fonti il più possibile senza intermediari (tweet, comunicati stampa, verbali di sedute parlamentari), e poi ai fatti.
I fatti sono i testi di legge e quello che uno, appunto, fa. Vuoi una fonte attendibile? La Gazzetta Ufficiale.
A mio parere è molto meglio seguire un giornale di opinione vicino al proprio modo di pensare (o anche all'opposto) piuttosto che un giornale che si autoproclama, o viene ritenuto, neutrale.
Per quel che riguarda me, la critica trova la sua ragion d'essere proprio in quello che hai scritto. L'assenza di valide alternative impone alla stampa generalista ed ai quotidiani più autorevoli una maggiore diligenza nella comunicazione e verificazione dell'attendibilità delle notizie (sempre presumendone la buonafede).
Il diritto di cronaca ha un duplice profilo. Se da un lato preclude la censura arbitraria nei confronti della stampa, dall'altro consente ai consociati di conseguire le informazioni di cui hanno bisogno.
Se quella che è una fisiologica simpatia o vicinanza politica degenera nel mendacio, siamo di fronte ad un colpo pericoloso nei confronti della democrazia. Il lettore è spaesato.
Io leggo Repubblica ed il Corriere. Pur consapevole della parziale faziosità della prima credo che le penne più autorevoli scrivano in quei due giornali. Se voglio avere notizia di quello che è accaduto nel mondo, digito repubblica.it sul browser e via. Non essendo peraltro un tuttologo in grado di approfondire qualunque tematica, mi affido a quanto scritto da altri.
Quando salta fuori che una notizia pubblicata non era vera o è stata alterata, resto deluso. Mi sento come tradito, perchè qualcuno ha abusato della fiducia che io ho riposto in esso.
Per fare un parallelismo, che per alcuni è forse improprio, basti pensare alla fiducia che occorre nutrire nelle forze dell'ordine e nella magistratura. Dinnanzi ad episodi di corruzione (o peggio) è normale arrabiarsi.
Ma non essendovi alternativa democratica al monopolio della forza pubblica o dell'amministrazione della giustizia, in presenza di fatti sconvenienti proviamo una forte disistima nei confronti degli autori.
Possiamo solo augurarci che i componenti diventino più diligenti e cerchino di comprendere la reale portata della responsabilità di cui sono investiti.
Attenersi ai fatti non e' sufficiente, per due ragioni. La prima e' che molti argomenti sono interessanti ben prima che vengano concretizzati sulla GU, la seconda e' che in tantissimi casi non sono in grado, io personalmente, di considerare e valutare le varie implicazioni che una proposta di legge possa portare in un sacco di ambiti. Riconosco senza problemi che ci sono un casino di cose che non conosco che la proposta di legge X andra' a toccare e ho bisogno di qualcuno con cognizione di causa che me ne parli.
Sul fatto che di fonti indipendenti e attendibili non ce ne siano, sono d'accordo, ed e' un po' il mio punto: stando cosi' le cose trovo la critica-mantra alla faziosita' della stampa piuttosto sterile.
Questo e' un buon punto, ma riguarda l'onesta' intellettuale, o paraculaggine che dir si voglia, piu' che il contenuto dell'informazione. "Meglio libero che repubblica" boh, va bene il discorso faziosita' occulta, pero' c'e' anche un tema di qualita' del prodotto.
Riguardo al grassettato: capisco quello che vuoi dire, ma non ci sono molte vie di uscita. Inevitabilmente ci sarà qualcuno che ti dirà che il provvedimento X è ottimo e altri che ti diranno che è una catastrofe. Al 99% quei pareri arriveranno da chi ha rispettivamente proposto e osteggiato il provvedimento in questione, quindi come fai a capire di chi fidarti? O trovi un'opinione terza, oppure inevitabilmente interverrà il tuo bias dipendente dall'orientamento politico/ideologico.
Vero anche questo, ma, per dire, meglio Internazionale di Repubblica, da questo punto di vista.Citazione:
Questo e' un buon punto, ma riguarda l'onesta' intellettuale, o paraculaggine che dir si voglia, piu' che il contenuto dell'informazione. "Meglio libero che repubblica" boh, va bene il discorso faziosita' occulta, pero' c'e' anche un tema di qualita' del prodotto.
Chiwazzo, è meglio leggerli tutti e farsi una propria idea, pensando in proprio.
Poi si potrebbe discutere sugli strumenti personali ( di solito la cultura ) che ognuno di noi ha per poter farsi una idea.
Nell’impossibilità di leggere tutto, consiglio di leggere un giornale vicino al proprio pensiero e uno invece distante.
Roba che se mi vedeste leggere L’Unità al circolo dove andavo a pranzare...
Non so, tante balle non è che facciano la verità. Anche perché spesso le notizie sono basate sulle stesse agenzie.
si', infatti paragone è il peggio del peggio :sisi:
cmq, allarme recessione+fine qe+partiti di governo che si scornano e in campagna elettorale perenne+nuove mirabolanti promesse pre elezioni europee= nuova combo della morte :bua: