Il diritto di voto e' anche per disabili, malati e analfabeti (non si legge piu' Calvino a scuola?). Fra l'altro quanto da te detto e' in contrasto con ogni insegnamento di educazione civica.
Se la tua dichiarazione fosse fatta valere a legge, un'oligarchia avrebbe interesse a limitare l'accesso a certi temi educativi, stando nella ragione e nella legalita'.
Se non accetti gli effetti di una mancanza di strumenti di ragionamento, interpretazione dei dati, uso della logica etc, vota chi imponga verifiche annuali sulla qualita' dell'insegnamento, con standard minimi da raggiungere.
Se vuoi strafare imponi una riduzione delle contribuzioni come penalita', in modo da combattere diplomifici e lauree da take away.
Se obbietti che tanto poi la gente piange con lo Stato, porta l'attuazione a livello regionale.
Se obbietti che poi in certe regioni si faranno corsi sul canto popolare o sulla forgiatura di elmi bicorne, sorridi, perche' i requisiti minimi (lingua e stem) saranno uguali per tutti e il mercato del lavoro sapra' filtrare sia Bardi biclasse che Barbari con -2 ai tiri legati all'intelligenza.
Se obbietti che in questo modo un titolo di studio non e' equiparabile sul mercato con quello di altre regioni, chiediti come mai le tue tasse sono state spese per finanziare tematiche che non favoriscono un approccio vantaggioso alla scala sociale e a soddisfare la domanda di figure professionali