
Originariamente Scritto da
iWin uLose
Con
decreto del Presidente del Presidente della Repubblica in data 15 febbraio 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Parte I, del 16 febbraio 2016 n. 38, è stato indetto il
Referendum popolare per l’abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell’articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dal comma 239 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, limitatamente alle seguenti parole: «per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale».
I promotori sono i cosiddetti
NoTriv, i quesiti dovevano essere 6, poi 3 sono stati cassati dalla CC e 2 sono ancora pendenti. Cionostante, il governo delle riforme e del risparmio ha fatto si che i tempi per l'indizione di questo referendum accelerassero al massimo, la data fissata è il 17 aprile, evitando di accorparlo sia alle elezioni amministrative di giugno, sia all'altro referendum sulle riforme costituzionali che si terrà in autunno. Costo stimato dell'operazione: 360 milioni di euro spesi inutilmente dallo stato italiano.
Una mossa simile (mancato accorpamento e centinaia di milioni buttati nel cesso) venne fatta nel 2009 sotto il governo Berlusconi, suscitando un vespaio nazionale di polemiche. In particolare, alcuni attuali membri dell'attuale governo come Franceschini invocarono l'election day e gridarono allo spreco di denaro pubblico. Oggi al contrario tutto ok, ma si sa, chi non cambia mai idea è uno stupido. Invece chi cambia idea a seconda della convenienza del momento è solo un povero verme.
Comunque, se a qualcuno interessa il tema delle trivellazioni...