Il topic del Governo Conte II Il topic del Governo Conte II - Pagina 107

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Discussione: Il topic del Governo Conte II

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  1. #1
    Disagio&Disagi, Inc. L'avatar di Moloch
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da Yuki Visualizza Messaggio
    Il punto su cui Renzi fa il passo più lungo della gamba è lo stesso per cui Boris Johnson si è preso le perculate: la gente con gli anticorpi.
    Al momento non ci sono prove che l’organismo sviluppi gli anticorpi per il covid
    va' che se l'organismo non sviluppasse anticorpi non esisterebbero guariti da covid eh

  2. #2
    北斗のバド・スペンサー L'avatar di Lo Zio
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    spiegami con parole semplici e un disegno molto grosso

    se ti ammali di covid, guarisci -> hai sviluppato anticorpi

    se ti ammali di nuovo che succede ? nuovi anticorpi?

  3. #3
    Disagio&Disagi, Inc. L'avatar di Moloch
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da Lo Zio Visualizza Messaggio
    spiegami con parole semplici e un disegno molto grosso

    se ti ammali di covid, guarisci -> hai sviluppato anticorpi

    se ti ammali di nuovo che succede ? nuovi anticorpi?
    non ci sono prove che sia possibile ammalarsi di nuovo, quello che è stato visto finora sono state ripositivizzazioni di individui negativizzati, cosa che può avvenire in qualunque malattia virale.
    se la reinfezione è possibile si vedrà a distanza di mesi/anni, se e quando il virus dovesse mutare in diverso sierotipo. ma non sono eventi comuni, qusi tutte le malattie virali danno immunità.

  4. #4
    Marotta Vattene L'avatar di MrVermont
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    non ci sono prove che sia possibile ammalarsi di nuovo, quello che è stato visto finora sono state ripositivizzazioni di individui negativizzati, cosa che può avvenire in qualunque malattia virale.
    se la reinfezione è possibile si vedrà a distanza di mesi/anni, se e quando il virus dovesse mutare in diverso sierotipo. ma non sono eventi comuni, qusi tutte le malattie virali danno immunità.
    Pure Ebola da immunitá se guarisci no?

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  5. #5
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    "Il problema non è uscire dalla crisi, ma farlo il prima possibile"- Intervista a El País - 30/03/2020
    Giuseppe Conte





    Com’è la situazione in questo momento in Italia? È vicina nel superare il suo momento peggiore?

    Siamo nella fase più acuta. È difficile fare previsioni esatte. Gli esperti sono prudenti ancora, ma è ragionevole pensare che siamo vicini al picco. Sabato abbiamo superato le 10.000 vittime e questo ci ferisce profondamente, ci deve allertare e dovrebbe allertare la comunità internazionale. Ma allo stesso tempo abbiamo avuto ieri anche il maggior numero dei guariti: 1.434. Voglio esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà al Governo spagnolo e alla sua popolazione. È un evento drammatico che conosciamo molto bene e posso immaginare la difficoltà che state attraversando. Vogliamo uscire da questa crisi il prima possibile per, tra le altre cose, aiutare con medici, macchine respiratorie e dispositivi di protezione personale altri Paesi come la Spagna.

    Qual è, secondo l’esperienza italiana, la formula che ha dato risultati migliori?

    È difficile rispondere, posso solo dirle i criteri che abbiamo utilizzato: massimo rigore nella reazione, assoluta trasparenza con i cittadini e misure graduali secondo i criteri di adeguatezza e proporzionalità. E, soprattutto, seguire sempre le indicazioni degli scienziati, anche se poi si prendono le decisioni politiche a riguardo.

    Quando prevede che finirà la quarantena in Italia?

    Bisogna ragionare in termini di proporzionalità. Sarebbe stato un errore introdurre immediatamente una chiusura totale del Paese. Inoltre, è impossibile reggere un impatto economico di questo livello per un periodo prolungato. Bisogna farlo gradualmente. Quando abbiamo visto che il contagio si stava diffondendo, le misure restrittive che abbiamo adottato in Lombardia sono state applicate in tutto il Paese. Poi abbiamo stabilito che bisognava essere più radicali e abbiamo imposto la chiusura delle attività non essenziali. Ma, insisto, sono misure che bisogna adottare gradualmente.

    Questa chiusura delle attività produttive potrebbe durare per tanto tempo?

    No, è una misura molto dura economicamente e non può durare a lungo. Per scuole e università, invece, si può cercare di introdurre delle modifiche. Anche per esami e valutazioni di fine anno affinché si eviti di far perdere allo studente l’anno scolastico o le sessioni d'esame all’università.

    L’Italia sarebbe favorevole ad aprire prima che la pandemia termini?

    È prematuro per dirlo. Quando il comitato scientifico dirà che la curva inizia a scendere potremo studiare misure di rallentamento. Però dovranno essere molto graduali.

    L’Europa ha reagito in maniera timida di fronte a questa crisi che colpisce più duramente Paesi come l’Italia e la Spagna. È deluso?

    In questo momento in Europa si gioca una partita storica. Non è una crisi economica che ha colpito alcuni Paesi meno virtuosi piuttosto che altri. Qui non c’è una distinzione che abbia a che fare con sistemi finanziari. Questa è una crisi sanitaria con una dura ricaduta nel campo economico e sociale. È una sfida storica per tutta l’Europa. E spero vivamente, avendo un animo fortemente europeista, che sia all’altezza di questa situazione. Se non dovesse riuscirci… guardi, stiamo limitando i diritti costituzionali dei nostri cittadini e l’Europa deve reagire evitando errori tragici

    Spagna e Italia hanno chiesto la creazione di eurobond per affrontare la crisi. Ma Germania e Olanda hanno bloccato la proposta. Per quale motivo?

    Alcuni Paesi non si rendono conto delle forti restrizioni che questa emergenza produrrà sul piano economico. Italia e Spagna sono i più esposti in questo momento, ma tutti saranno esposti. I numeri, sfortunatamente, aumentano in tutti i paesi ed è una emergenza sanitaria e economica che riguarda tutta l'Unione europea. Tuttavia, alcuni Paesi ragionano con una visione antica, superata. Un’ottica inadeguata ad affrontare questa crisi. Questo è uno shock simmetrico che colpisce tutti ed è eccezionale, come ha sottolineato il Presidente Pedro Sànchez. Per questo bisogna rispondere con una reazione forte e unitaria, che ricorra a strumenti straordinari.

    Cosa propone l'Italia oltre agli eurobond?

    Io l’ho chiamato “Piano europeo ripresa e reinvestimento”. Un modo per supportare tutta l’economia europea. Il problema non è quando si uscirà da questa crisi, ma farlo il prima possibile. Il tempo è fondamentale, c’è un’urgenza massima. Non penso ad uno strumento particolare, possiamo ricorrere a una grande varietà. Ma è il momento di introdurre un insieme di strumenti di debito comune europeo che ci permetta di vincere il prima possibile questa guerra e rilanciare l’economia. Nessun Paese, incluso quelli che credono di soffrire un impatto minore, possono sentirsi esclusi da questa grave crisi. L’Europa deve rispondere alle sfide globali del mercato. Reagire in maniera unitaria le permetterà di competere in maniera migliore.

    Lei ha detto l’altro giorno che se la risposta dell’Europa sarà mediocre, l'Italia farebbe da sola. A cosa si riferiva?

    L’Italia non chiede di condividere il suo debito pubblico accumulato. Questo debito rimarrà a carico di ciascun Paese. L’Italia stava tenendo un buon comportamento finora, anche relativamente al suo debito pubblico. Il deficit del 2019 doveva chiudersi al 2,2% e siamo riusciti a limitarlo all'1,6%. Siamo intervenuti in molti settori per rendere più efficiente la macchina dello Stato e migliorare la nostra capacità di inversione. Nessuno chiede all’Europa che si faccia carico dei debiti, solo che sia capace di assestare un colpo unitario per uscire da questo tsunami economico e sociale. E chi ha l’Europa a cuore, deve appoggiare questa causa. Se l'Unione europea non è all’altezza della sua vocazione e del suo ruolo in questa situazione storica, i cittadini non avranno più fiducia in lei.

    Questa crisi può dare un alibi all'anti-europeismo che circolava fortemente in Paesi come l'Italia?

    Il rischio è evidente. Gli istinti nazionalisti in Italia ma anche in Spagna e in altri Paesi, saranno molto più forti se l’Europa non sarà all’altezza.

    L’Italia considera la Spagna un alleato chiave in questa crisi comune?

    Abbiamo un'antica tradizione di relazione e una piena sintonia. Questa è un’occasione per consolidarla e rendere più efficace la nostra azione comune. Questo riguarda anche i Paesi che hanno firmato la lettera inviata al Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. L’Unione europea ha sempre avuto un passo avanti in queste situazioni, e noi governanti abbiamo l'obbligo di fare il possibile per evitare la sfiducia dei nostri cittadini.

    Molta gente si domanda ora se l’Europa recupererà uno spazio sociale, economico e di frontiera dietro questa crisi? Lei cosa ne pensa?

    Lavoro per questo. Ma guardi, il numero di disoccupati che ci sarà alla fine di questa crisi, per esempio, sarà molto alto. Dobbiamo effettuare una ricostruzione dinanzi a questo scenario.

    Nel Sud dell’Italia si iniziano ad avere alcuni problemi di risorse. Ha paura che questa crisi finisca per diventare una bomba sociale?

    La ragione per la quale procediamo gradualmente è perché l’emergenza sanitaria si è trasformata presto in una crisi economica. Ora l’aspetto più importante è quello sociale e, soprattutto, di ordine pubblico. La gente compie grandi sacrifici, e cresce un malessere, anche psicologico. Non sono abituati a queste restrizioni. Iniziamo ad avere un problema anche materiale, molti cittadini non hanno un salario fisso. Per questo motivo ieri abbiamo approvato la distribuzione di 400 milioni e un fondo di 4.600 milioni di euro per i comuni. Si potranno distribuire buoni per fare la spesa alimentare di prima necessità. Bisogna intervenire perché la gente, come in guerra, non abbia difficoltà a reperire risorse alimentari.

    Un mese dopo, cambierebbe alcune decisioni assunte all’inizio di questa crisi?

    Ci sarà tempo per interrogarsi sugli errori commessi e sarà giusto che tutto il mondo esprima la sua opinione. Ma come disse Alessandro Manzoni, “del senno di poi sono piene le fosse”. Ovvero, a posteriori tutti sanno la soluzione. In Italia c’è un grande dibattito pubblico, ma non ho mai sentito di soluzioni alternative alle misure che abbiamo attuato che abbiano avuto una base scientifica consolidata e una base concreta.Se tornassi indietro farei tutto allo stesso modo. Ora è il momento dell’azione e della responsabilità. Presto arriverà il momento dei bilanci e delle critiche.



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  6. #6
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da Maybeshewill Visualizza Messaggio

    Giuseppe Conte


    Se tornassi indietro farei tutto allo stesso modo.

  7. #7
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da Maybeshewill Visualizza Messaggio
    "Il problema non è uscire dalla crisi, ma farlo il prima possibile"- Intervista a El País - 30/03/2020
    Giuseppe Conte





    Com’è la situazione in questo momento in Italia? È vicina nel superare il suo momento peggiore?

    Siamo nella fase più acuta. È difficile fare previsioni esatte. Gli esperti sono prudenti ancora, ma è ragionevole pensare che siamo vicini al picco. Sabato abbiamo superato le 10.000 vittime e questo ci ferisce profondamente, ci deve allertare e dovrebbe allertare la comunità internazionale. Ma allo stesso tempo abbiamo avuto ieri anche il maggior numero dei guariti: 1.434. Voglio esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà al Governo spagnolo e alla sua popolazione. È un evento drammatico che conosciamo molto bene e posso immaginare la difficoltà che state attraversando. Vogliamo uscire da questa crisi il prima possibile per, tra le altre cose, aiutare con medici, macchine respiratorie e dispositivi di protezione personale altri Paesi come la Spagna.

    Qual è, secondo l’esperienza italiana, la formula che ha dato risultati migliori?

    È difficile rispondere, posso solo dirle i criteri che abbiamo utilizzato: massimo rigore nella reazione, assoluta trasparenza con i cittadini e misure graduali secondo i criteri di adeguatezza e proporzionalità. E, soprattutto, seguire sempre le indicazioni degli scienziati, anche se poi si prendono le decisioni politiche a riguardo.

    Quando prevede che finirà la quarantena in Italia?

    Bisogna ragionare in termini di proporzionalità. Sarebbe stato un errore introdurre immediatamente una chiusura totale del Paese. Inoltre, è impossibile reggere un impatto economico di questo livello per un periodo prolungato. Bisogna farlo gradualmente. Quando abbiamo visto che il contagio si stava diffondendo, le misure restrittive che abbiamo adottato in Lombardia sono state applicate in tutto il Paese. Poi abbiamo stabilito che bisognava essere più radicali e abbiamo imposto la chiusura delle attività non essenziali. Ma, insisto, sono misure che bisogna adottare gradualmente.

    Questa chiusura delle attività produttive potrebbe durare per tanto tempo?

    No, è una misura molto dura economicamente e non può durare a lungo. Per scuole e università, invece, si può cercare di introdurre delle modifiche. Anche per esami e valutazioni di fine anno affinché si eviti di far perdere allo studente l’anno scolastico o le sessioni d'esame all’università.

    L’Italia sarebbe favorevole ad aprire prima che la pandemia termini?

    È prematuro per dirlo. Quando il comitato scientifico dirà che la curva inizia a scendere potremo studiare misure di rallentamento. Però dovranno essere molto graduali.

    L’Europa ha reagito in maniera timida di fronte a questa crisi che colpisce più duramente Paesi come l’Italia e la Spagna. È deluso?

    In questo momento in Europa si gioca una partita storica. Non è una crisi economica che ha colpito alcuni Paesi meno virtuosi piuttosto che altri. Qui non c’è una distinzione che abbia a che fare con sistemi finanziari. Questa è una crisi sanitaria con una dura ricaduta nel campo economico e sociale. È una sfida storica per tutta l’Europa. E spero vivamente, avendo un animo fortemente europeista, che sia all’altezza di questa situazione. Se non dovesse riuscirci… guardi, stiamo limitando i diritti costituzionali dei nostri cittadini e l’Europa deve reagire evitando errori tragici

    Spagna e Italia hanno chiesto la creazione di eurobond per affrontare la crisi. Ma Germania e Olanda hanno bloccato la proposta. Per quale motivo?

    Alcuni Paesi non si rendono conto delle forti restrizioni che questa emergenza produrrà sul piano economico. Italia e Spagna sono i più esposti in questo momento, ma tutti saranno esposti. I numeri, sfortunatamente, aumentano in tutti i paesi ed è una emergenza sanitaria e economica che riguarda tutta l'Unione europea. Tuttavia, alcuni Paesi ragionano con una visione antica, superata. Un’ottica inadeguata ad affrontare questa crisi. Questo è uno shock simmetrico che colpisce tutti ed è eccezionale, come ha sottolineato il Presidente Pedro Sànchez. Per questo bisogna rispondere con una reazione forte e unitaria, che ricorra a strumenti straordinari.

    Cosa propone l'Italia oltre agli eurobond?

    Io l’ho chiamato “Piano europeo ripresa e reinvestimento”. Un modo per supportare tutta l’economia europea. Il problema non è quando si uscirà da questa crisi, ma farlo il prima possibile. Il tempo è fondamentale, c’è un’urgenza massima. Non penso ad uno strumento particolare, possiamo ricorrere a una grande varietà. Ma è il momento di introdurre un insieme di strumenti di debito comune europeo che ci permetta di vincere il prima possibile questa guerra e rilanciare l’economia. Nessun Paese, incluso quelli che credono di soffrire un impatto minore, possono sentirsi esclusi da questa grave crisi. L’Europa deve rispondere alle sfide globali del mercato. Reagire in maniera unitaria le permetterà di competere in maniera migliore.

    Lei ha detto l’altro giorno che se la risposta dell’Europa sarà mediocre, l'Italia farebbe da sola. A cosa si riferiva?

    L’Italia non chiede di condividere il suo debito pubblico accumulato. Questo debito rimarrà a carico di ciascun Paese. L’Italia stava tenendo un buon comportamento finora, anche relativamente al suo debito pubblico. Il deficit del 2019 doveva chiudersi al 2,2% e siamo riusciti a limitarlo all'1,6%. Siamo intervenuti in molti settori per rendere più efficiente la macchina dello Stato e migliorare la nostra capacità di inversione. Nessuno chiede all’Europa che si faccia carico dei debiti, solo che sia capace di assestare un colpo unitario per uscire da questo tsunami economico e sociale. E chi ha l’Europa a cuore, deve appoggiare questa causa. Se l'Unione europea non è all’altezza della sua vocazione e del suo ruolo in questa situazione storica, i cittadini non avranno più fiducia in lei.

    Questa crisi può dare un alibi all'anti-europeismo che circolava fortemente in Paesi come l'Italia?

    Il rischio è evidente. Gli istinti nazionalisti in Italia ma anche in Spagna e in altri Paesi, saranno molto più forti se l’Europa non sarà all’altezza.

    L’Italia considera la Spagna un alleato chiave in questa crisi comune?

    Abbiamo un'antica tradizione di relazione e una piena sintonia. Questa è un’occasione per consolidarla e rendere più efficace la nostra azione comune. Questo riguarda anche i Paesi che hanno firmato la lettera inviata al Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. L’Unione europea ha sempre avuto un passo avanti in queste situazioni, e noi governanti abbiamo l'obbligo di fare il possibile per evitare la sfiducia dei nostri cittadini.

    Molta gente si domanda ora se l’Europa recupererà uno spazio sociale, economico e di frontiera dietro questa crisi? Lei cosa ne pensa?

    Lavoro per questo. Ma guardi, il numero di disoccupati che ci sarà alla fine di questa crisi, per esempio, sarà molto alto. Dobbiamo effettuare una ricostruzione dinanzi a questo scenario.

    Nel Sud dell’Italia si iniziano ad avere alcuni problemi di risorse. Ha paura che questa crisi finisca per diventare una bomba sociale?

    La ragione per la quale procediamo gradualmente è perché l’emergenza sanitaria si è trasformata presto in una crisi economica. Ora l’aspetto più importante è quello sociale e, soprattutto, di ordine pubblico. La gente compie grandi sacrifici, e cresce un malessere, anche psicologico. Non sono abituati a queste restrizioni. Iniziamo ad avere un problema anche materiale, molti cittadini non hanno un salario fisso. Per questo motivo ieri abbiamo approvato la distribuzione di 400 milioni e un fondo di 4.600 milioni di euro per i comuni. Si potranno distribuire buoni per fare la spesa alimentare di prima necessità. Bisogna intervenire perché la gente, come in guerra, non abbia difficoltà a reperire risorse alimentari.

    Un mese dopo, cambierebbe alcune decisioni assunte all’inizio di questa crisi?

    Ci sarà tempo per interrogarsi sugli errori commessi e sarà giusto che tutto il mondo esprima la sua opinione. Ma come disse Alessandro Manzoni, “del senno di poi sono piene le fosse”. Ovvero, a posteriori tutti sanno la soluzione. In Italia c’è un grande dibattito pubblico, ma non ho mai sentito di soluzioni alternative alle misure che abbiamo attuato che abbiano avuto una base scientifica consolidata e una base concreta.Se tornassi indietro farei tutto allo stesso modo. Ora è il momento dell’azione e della responsabilità. Presto arriverà il momento dei bilanci e delle critiche.



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    Continuino pure con gli Eurobond/Coronabond/ecc...

  8. #8
    The Baluba L'avatar di Frappo
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    https://www.capital.it/programmi/cir...el-30-03-2020/

    a 1:26 interviene Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all'Università di Padova, l'ispiratore del modello Veneto, allo stato attuale quello che sembra il sistema più efficace per il contenimento dell'epidemia.
    Spiega anche quello che andrebbe fatto per poter ipotizzare una futura riapertura delle imprese. Cosa che il governo non sta facendo manco per il quarzo

  9. #9
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da BloodRaven Visualizza Messaggio
    il virus del raffreddore comune ha tipo 2435235 sierotipi infatti, giusto?
    sì, l'immunità dura tipo 5 mesi

  10. #10
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    ma allora perché per certe malattie ci si vaccina una massimo due volte?

    (si, non so le basi)

  11. #11
    Senior Member L'avatar di PCMaster
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Neanche io sono ferrato in materia, io sapevo solo che per le malattie che ti puoi prendere una "sola volta" nella vita (varicella, morbillo, ecc...) anche il vaccino è efficace a vita, mentre con quelle con cui ti puoi riammalare, come l'influenza, il vaccino l'immunità perde di efficacia nel tempo, oltre a non essere comunque immunità totale a causa dei tanti ceppi (ma mi pare che ci si ammala comunque in forma "lieve" rispetto a chi non è vaccinato).
    https://play0ad.com/ | https://www.youtube.com/user/play0ad/

    Cerco Age of Empires Rise of Rome

    Cerco Edizioni Retail di Dark Souls 1 e Darksiders II, anche con seriali già attivati

  12. #12
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    a parte la sottovalutazione iniziale e le incertezze iniziali di governo e virologi, non mi dite che la catastrofe non è anche dovuta a:
    https://www.repubblica.it/salute/202...ana-250314358/
    (lo dice repubblica, non il giornale)

  13. #13
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Nell'ultimo decennio ha governato il csx

  14. #14
    The Baluba L'avatar di Frappo
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    Il topic del Governo Conte II

    conferma, si va verso il mini-reddito per i lavoratori in nero.
    bisognerà dimostrare di aver lavorato in nero (non si sa in che modo) e di aver evaso moderatamente ( non più di 25k € ), per essere ammessi al sussidio

    https://www.corriere.it/economia/lav...b9c7b205.shtml

    da questa tabella si evince dove potrebbe andare questo sussidio. Si, casualmente e ripeto casualmente c’è una singolare corrispondenza con le zone in cui c’è il boom di rdc


    non so più ch epiteti usare per commentare quella sciagura chiamata m5s

  15. #15
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    FERMI TUTTI:


    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio

    bisognerà dimostrare di aver lavorato in nero

  16. #16
    Senior Member L'avatar di il_guru
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    conferma, si va verso il mini-reddito per i lavoratori in nero.
    bisognerà dimostrare di aver lavorato in nero (non si sa in che modo) e di aver evaso moderatamente ( non più di 25k € ), per essere ammessi al sussidio
    Poi però non chiediamoci perché i Tedeschi ci mandano a cagare se vogliamo condividere il debito
    Se non altro, se funzionasse, una volta passata l'emergenza sarebbe già pronta la lista dei controlli da fare per eliminare il lavoro nero... ok ok, troppa utopia...

  17. #17
    The Baluba L'avatar di Frappo
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da il_guru Visualizza Messaggio
    Poi però non chiediamoci perché i Tedeschi ci mandano a cagare se vogliamo condividere il debito
    Se non altro, se funzionasse, una volta passata l'emergenza sarebbe già pronta la lista dei controlli da fare per eliminare il lavoro nero... ok ok, troppa utopia...
    Eh guarda, i controlli in certe zone pullulano.

    o mi clonate Cesarone e lo mandate in giro col carrarmato o sono quarzi


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  18. #18
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    Eh guarda, i controlli in certe zone pullulano.

    o mi clonate Cesarone e lo mandate in giro col carrarmato o sono quarzi


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    A me va bene.

  19. #19
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    Re: Il topic del Governo Conte II

    dio mio che razza di cialtroni

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  20. #20

    Re: Il topic del Governo Conte II

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    conferma, si va verso il mini-reddito per i lavoratori in nero.
    bisognerà dimostrare di aver lavorato in nero (non si sa in che modo) e di aver evaso moderatamente ( non più di 25k € ), per essere ammessi al sussidio

    https://www.corriere.it/economia/lav...b9c7b205.shtml

    da questa tabella si evince dove potrebbe andare questo sussidio. Si, casualmente e ripeto casualmente c’è una singolare corrispondenza con le zone in cui c’è il boom di rdc


    non so più ch epiteti usare per commentare quella sciagura chiamata m5s
    Zitto Frappo, questa roba è un trappolone dell'AdE. Adesso mi racconti tutto su come dove quando hai lavorato in nero, così ti do il sussidio. Poi, a emergenza finita, partono gli accertamenti sanguinari contro il datore di lavoro, penali e previdenziali. E lo stato vince!

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