Barbara D'Urso?
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:uhm:
quando ho parlato di merkel italiana mi pareva ovvio che il riferimento fosse a un politico con la credibilità, una visione a lungo termine e la serietà della merkel, che fino a prova contraria è spanne sopra qualsiasi politico italiano. qua abbiamo solo bandiere che si muovono al vento dell'opportunità politica del momento e che quindi di credibilità a livello internazionale ne hanno ben poca. come si fa a capire che intendessi un politico che ci affossa per fare interessi altrui non lo so.
el pueblo eiaculaaa
Allora, la butto semplice. Andrebbe scorporato il lato industriale e quello finanziario ma non c'ho tempo per quello finanziario quindi...
Parti da questo
https://www.officinadellastoria.eu/i...pea-1995-1998/
Cosa è significato ('96-'99)
https://medienfriz.files.wordpress.c...marco-lira.png
Risultato finale
https://www.finanzaonline.com/forum/...io-ita-ger.jpg
Perché la Lira continuava a svalutare sul Marco? Non è che c'era un omino che dava l'ordine "Svalutate!!!", paradossalmente (per qualcuno) sul lungo periodo erano continue rivalutazioni tedesche determinate sia dal loro export sia dalla fuga di capitali italiani verso Germania. Perché a fronte di continue rivalutazioni conveniva spostare i capitali in Germania per poi riportarli in Italia con un valore aumentato dal cambio cosa che alimentava il meccanismo.
In regime di cambio fluttuante, quando dovevi esportare in USA il tuo cliente non poteva pagarti in dollari. Il cliente finale pagava in dollari e tu ricevevi Lire ma nel mezzo c'era una transazione valutaria fra banche centrali dove da una parte c'era la FED che comprava Lire e dall'altra parte la Banca d'Italia che in questo caso riceveva dollari.
Il risultato era che nel vendere la tua valuta questa aumentava di valore (stesso concetto del mercato azionario, maggiori sono le quantità di azioni vendute e maggiore è l'aumento di valore) ma dall'altra parte c'era anche la svalutazione del dollaro… Sul lungo periodo l'insieme degli scambi commerciali (e finanziari) determinava una svalutazione o una rivalutazione. Svalutare/rivalutare significava che i tuoi prodotti costavano di meno/di più quindi si doveva arrivare ad un equilibrio. La mancanza di equilibrio era quello che alla fine portava ai casi Argentina, Venezuela, Zimbawe, Libano ecc...
Cosa accadde nel '97? Si decise di entrare nell'euro solo che per farlo dovevamo fare "i compiti a casa"... Non avevamo i requisiti nè lato debito né lato Def/PIL, quindi l'unica soluzione fu rivalutare. Passammo da 1259 Lire/Marco a 990 con una dose di tasse assurde ma il valore giusto doveva essere 1259 perché era quello determinato dagli interscambi "normali". Quindi già ci siamo segati prima di entrare nell'euro e già lì si dovevano capire tante cose ma l'obiettivo era il paradiso...
Il problema è che noi dovevamo entrare a 2100 Lire/ECU e non a 1936,27. Siamo già partiti con un cambio rivalutato rispetto la nostra economia. Ma poi questo cambio non si è più mosso quindi la Germania, Olanda, Francia e altri "frugali" avevano dalla loro che il valore dell'euro è dato da una media delle varie economie. Anche la Lira aveva un valore medio determinato dalle economie del nord e del sud Italia e per il nord era svalutata…
Per la Germania e frugali l'euro è troppo debole per le loro economie reali, per la Grecia è troppo sopravvalutato.
Purtroppissimo questo blocco impedisce il riequilibrio del mercato valutario "fluttuante" che nel lungo periodo dovrebbe portare all'equilibrio… I paesi del nord continuano ad esportare senza avere rivalutazioni (quindi i loro prodotti rimangono convenienti) mentre noi con una moneta sopravvalutata dobbiamo fare i salti mortali per esportare perchè non possiamo svalutare nemmeno verso gli USA.
Questa erosione lato industriale comporta anche un'erosione lato finanze dello Stato perché minore PIL o minore crescita significa anche minori imposte versate e la conseguenza è un costante aumento delle tasse per rimanere all'interno delle regole dettate dal club. Il che crea un loop…
Come si dovrebbero risolvere queste disparità? Attraverso i cosiddetti "trasferimenti" presenti in qualsiasi Stato o Federazione secondo la teoria delle Aree Valutarie Ottimali. Il che significa UNIONE FISCALE.
Peccato che già i tedeschi della Baviera sono incazzati dai tempi dell'unificazione a versare tasse per i Sassoni, figuriamoci a versarle per i calabresi!!! :rotfl: Ma peggio che peggio per i lombardi :lul: (giusto per far capire a chi sognava l'italia del nord in europa, sarebbe stata comunque un'italia del sud…).
Questa roba negli USA c'è ed infatti sono una vera federazione con un'economia che può stare in piedi.
E qui siamo al bivio… Gli "europeisti" italiani sognano un'unione fiscale che non arriverà MAI perché sono gli altri a non volerla. E chi cazzo glielo fa fare di rinunciare ai vantaggi (gli olandesi lo hanno scritto pure sul sito del ministero dell'economia :asd:).
Peccato che si aggrappano ad un sogno senza rendersi conto che ormai è diventato un incubo… :boh2:
Sacramen ha studiato, e si vede.
Aggiungo solo che l'abolizione di fatto del mercato valutario, è quanto di più dirigista si possa immaginare. Folle, se pensiamo che tale provvedimento non è stato preceduto da una armonizzazione delle legislazioni.
E così abbiamo una totale libertà nel mercato della circolazione dei beni, in quello dei capitali.
Ma non anche in quello della Moneta.
Liberali a senso alterno
sara' senz'altro vero che il passaggio non ha aiutato, ma sarebbe un discorso che avrebbe più forza se fossimo stati un paese efficiente come la germania piegato dalle imposizioni europee e allora gridare all'europa cattiva fonte di tutti i mali avrebbe più senso. purtroppo siamo un paese che nella gestione del denaro pubblico e dell'efficienza era piu' simile alla grecia che non alla germania. imho, il punto è che finché avevamo la lira la coperta si allungava a volontà per coprire i piedi sporchi, ora che c'e' l'euro viene piu' difficile farlo. mezzo sud piagato dalle mafie, burocrazia asfissiante, tassazione elevata, giustizia dai tempi biblici, politica senza visioni a lungo termine, inefficienza dell'apparato pubblico. forse non è tutta colpa dell'europa, no? ^^
Ho provato pure io a spiegarlo più di una volta, con meno convinzione e meno fruibilità probabilmente :asd:
Aggiungo un paio di spunti di riflessione:
Sta storia della merda dei cambi fissi su economie disomogenee è un copione giù visto e rivisto in contesti, epoche e paesi anche diversi
La crisi del 92in Italia, che era l'anticamera dell'euro con il serpente monetario, capitò un fatto simile. Dovemmo uscire e svalutare
Link
https://it.wikipedia.org/wiki/Mercol...ori_scatenanti
Stesso copione dell'Argentina degli anni 90, quando agganciarono il pesos al dollaro 1:1
Potete immaginare come è andata a finire
https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_...rtibilit%C3%A0
Ora, non per spocchia o iubris, ma per un briciolo di onestà intellettuale.
In economia reputo siano 3-4 cose che funzionano e possono considerarsi "scienza" per rigore, analisi e riproducibilità dei risultati.
L'analisi sui tassi dei cambi è una di queste, e a meno di determinate e specifiche premesse e contesti, dei cambi flessibili sono da preferire a dei cambi fissi.
Predicare il contrario è concepibile solo se di economia non si è capito una sega di niente, o se si è di una disonestà intellettuale grande come una casa.
Non so neanche che paragone potrebbe rendere l'idea,
come dire che le ruote quadrate sono migliori in un veicolo per un ingegnere meccanico
o che la legge del taglione è l'apice della teoria del diritto
Cioè robe così
Al contrario, i nostri problemi si potevano risolvere proprio restando fuori dal carrozzone perché segare 5000 forestali calabresi prevede l'analisi di un reinserimento che nessuno fa. E noi da Maastricht in poi abbiamo dovuto eliminare tutta la politica industriale...
Certo, mancava la volontà politica perché portavano voti. Ma alla base di tutto c'era l'idea che sarebbero arrivate delle crisi che ci avrebbero costretto a fare le manovre impopolari. Quando parti da certi preconcetti è difficile pensare sul lungo periodo e infatti s'è vissuto alla giornata fino al 2009.
Nel 2012 è arrivato quello che ha applicato il "TINA"...
be', gia' il fatto di avere 5000 forestali calabresi la dice lunga su come facevamo le cose, no? imho restando fuori non avremmo risolto nulla, avremmo semplicemente alzato il debito over 9k per coprire inefficienze e mangerie. non potendo farlo s'e' scelta la seconda via piu' facile: tasse e tagli orizzontali di spesa.
L'obiettivo di fondo, fin dalla metà anni '70, è stato il liberismo finanziario. Creare una macro regione dove ci fosse piena mobilità dei capitali a zero rischi. Zero inflazione, nessun rischio di svalutazioni... Il problema è che non l'hanno solo pensato, l'hanno fatto! Basta guardare i prodigi dell'inflazione zero o deflazione sull'economia reale.
È vero, il '92 doveva essere il campanello d'allarme ma non lo capì nessuno... Pure Monti si meravigliava che a seguito della svalutazione ci fu un boom economico con addirittura una discesa dell'inflazione :rotfl:
E invece, come succede adesso, la soluzione sarebbe "Più Europa" ossia regole ancora più stringenti. Non se ne esce...
In realtà però il problema ha origini ancora più lontane e bisogna andare a Bretton Woods. Purtroppo prevalse la posizione USA con il Gold Exchange Standard e pure loro si resero conto di quali fossero i limiti (tant'è che furono costretti ad uscire unilateralmente).
Il sistema pensato da UK prevedeva una moneta fittizia mondiale dove i surplus commerciali dovevano essere periodicamente pareggiati...
Si arriverà a quel punto, tutto sta a vedere fin dove vorranno spingersi a distruggere l'economia reale...
- - - Aggiornato - - -
E abbiamo svoltato, vero?
Io non metto in dubbio che l'Italia sia nata più storta della torre di Pisa, il fatto è che non puoi pensare di raddrizzarla spostando prima una finestra, poi livellando il pavimento, poi rifacendo il solaio per concludere con il tetto… Hai sempre delle fondamenta storte.
Il problema è che ci siamo espropriati dei margini per buttare giù tutto e ristrutturare dal fondo...
il punto non è che abbiamo svoltato o meno, il punto è che continuiamo a dare ad altri colpe che imho sono principalmente nostre (che è il modo miglire per continuare cosi'). quando la sanità calabra (un esempio tra tanti) sono anni che non ha bilanci e fa sparire miliardi, non parliamo del funzionario x o del politico y che sono incompetenti o corrotti, ma di un intero sistema connivente che fa acqua da tutte le parti. e non credo che sia colpa della merkel o dell'europa.
Spè Sacra, la premessa è ovviamente che i cambi flessibili sono a tutela della classi inferiori (aka i poracci come noi) e in parte a demerito della classe finanziaria.
Dico in parte, perchè una finanza con in economia reale disintegrata, sul lungo periodo non va da nessuna parte, opinione pesonale ovviamente.
Non ho detto questo. Anzi una delle cose buone è che ci ha obbligato ad aprire gli occhi sulle storture.
Però si rimane al solito punto: un conto è notare un problema, un altro è risolverlo.
E come lo risolvi avendo le leve monetarie e fiscali blindate?
Ah, prima mi sono dimenticato di ricordarlo: io sono convinto che se si esce dall'euro i problemi non sono risolti. Non è che il giorno dopo si può ripartire come 40 anni fa...
Ma teniamo presente che l'opera di "erosione" economica in 20 anni non è stata leggera. Per ritornare ai livelli di PIL del 2008 con la crescita degli ultimi 2-3 anni serviranno almeno 20 anni...
Hai idea di cosa significa continuare così fino alla pensione?
Ma infatti, l'inflazione zero non serve all'economia reale ma esclusivamente a quella finanziaria.
Il punto è che l'inflazione è stata demonizzata quando era effettivamente alta ma anche quando era "buona".
Però le regole dell'euro sono tarate per portarla a zero perché l'obiettivo è sempre stato quello. Ma siccome l'inflazione è una sorta di "risultato di gestione", hai voglia stampare miliardi che rimangono nel circuito finanziario per alzarla... E non la alzeranno mai senza modificare le regole contabili...