Sì però intendiamoci, l'infrastruttura monstre cofinanziata (una TAV, per esempio) mai e poi mai la farà il territorio, ma la farà lo stato; chiaro che se una infrastruttura è necessaria e strategica lo stato dovrebbe farla direttamente senza che glielo dica nessuno e senza paletti, però qui non è che si sta vietando con il RF allo stato di fare lo stato (per quello ci sarebbero il patto di stabilità e varie altre amenità), qui si sta dicendo che se vuoi fare questa ipotetica infrastruttura monstre la UE tramite il RF ti cofinanzia pure, a patto che tu stato presenti un piano credibile, ti fai autorizzare a realizzarlo e poi lo rispetti. E non ci vedo nulla di male in questo. La battaglia di retroguardia sull'ossigeno per il bilancio pubblico italiano andrebbe semmai combattuta altrove, non sul tema del RF.
Cioè qui il messaggio che sta passando, al netto delle bimbe di conte, è ancora buuuh europa kattifah non ci dà i soldi gratis, buuh olandesi kattifih dovremo pagare i debiti delle loro banche mentre loro non ci vogliono pagare le pensioni. Io non sono un fan di conte (nemmeno come cultore della materia di diritto privato) e di giggino di maio, né sono certo (anzi lo sono quasi del contrario) che il risultato portato a casa sia merito di conte, ma semmai di Angela Merkel (che sì, Sacramen, ha le sue buone ragioni per mantenere l'Italia in stato di minorità e dipendenza economica; per mantenerla nella sua sfera d'influenza, potremmo dire usando concetti antichi). Però va detto che se oggi torniamo da Strasburgo (o Bruxelles, non mi ricordo dov'erano) con la possibilità di godere di sovvenzioni per circa 80 miliardi senza poi dover restituire i relativi fondi, cazzo, dobbiamo fare di tutto per goderne. Se non altro per non finire come dice appunto il caro Sacramen, cioè come quelli che tirano fuori i soldi come contribuenti netti al bilancio europeo (ed alle iniziative correlate) senza poterne poi godere in alcun modo.







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