I piloti di auto da competizione hanno la necessità di limitare i trasferimenti di carico quindi la condizione primaria è l'essere tutt'uno con l'auto. Ma questo in caso di impatto rischia appunto di essere devastante perché le forze si scaricano direttamente sullo scheletro e organi interni.
Il grosso della sicurezza nelle competizioni lo si è fatto nell'adeguamento dei circuiti, le vie di fuga non sono disegnate solamente in termini di spazio sulla base della velocità di percorrenza curva ma anche in termini di angoli di impatto; non ci sono più i guard rail o muri ma gli air fence che hanno il compito di attutire per quanto poco gli impatti.
Però le competizioni sono fuorvianti, c'è una bella differenza fra progettare un'auto per massimizzare le prestazioni o per massimizzare la sicurezza. Nel campo stradale l'obiettivo è evitare la deformazione dell'abitacolo ma la decelerazione dei corpi dei passeggeri alla fine è affidata alla combo sedili-cinture-airbag...