Sull'evasione fiscale, quando è giustificata?

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Discussione: Sull'evasione fiscale, quando è giustificata?

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  1. #11
    The Baluba L'avatar di Frappo
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    Re: Sull'evasione fiscale, quando è giustificata?

    kanjar non so con chi ce l'abbia, ma i dati sono quelli, e qui (notizia proprio di questi giorni) c'è qualche esempio:

    http://www.cinquantamila.it/storyTel...=569c9027ad16f

    articolo di oggi uscito sul corriere. Un estratto:
    "Basta dire che dei 5,7 miliardi di ruoli riscuotibili ogni anno nell’isola, si incassano 480 milioni. Paga solo l’8 per cento. Ecco perché Riscossione Sicilia, società regionale omologa di Equitalia, fa l’esattore perennemente in perdita, fino ai 14 milioni di buco del 2014. "

    "Da maggio a dicembre hanno sequestrato 3.200 auto. Ben 1.189 nei soli primi tre mesi: fra queste 33 Ferrari, 119 Porsche, 49 Jaguar, 17 Maserati, 2 Rolls Royce, 3 Cadillac, una Aston Martin e perfino quattro Hummer. Più un jet privato da 8 milioni intestato alla proprietaria di un bar di Catania. Alla faccia dello stereotipo di regione povera che da sempre marchia la Sicilia, i contribuenti che devono più di 500 mila euro sono 12.979, per un debito di 23,3 miliardi. "

    23 miliardi di tasse non pagate. non male dai

    questo invece uscito qualche mese fa, interessante:

    http://ricerca.repubblica.it/repubbl...Palermo05.html


    Gli sconosciuti con la Ferrari Ecco i nababbi sfuggiti al fisco

    ANTONIO FRASCHILLA ED EMANUELE LAURIA

    In un anonimo condominio residenziale, in fondo a via Leonardo da Vinci, il nome di Salvatore De Caro suona del tutto nuovo. Persino il portinaio, che lavora lì da quindici anni, dice di non averlo mai sentito. Eppure quell'inquilino fantasma ha un record: dopo l'Amia, la decotta società di igiene ambientale del capoluogo, De Caro è il contribuente della provincia di Palermo con il maggior debito con il fisco. Sul suo capo pesano cartelle esattoriali per 68 milioni di euro. Una cifra enorme, oltre seimila volte superiore al reddito medio annuo di un siciliano. Ma come l'ha accumulata, quella spropositata morosità, il settantatreenne De Caro? Le informazioni in possesso di Riscossione Sicilia raccontano di una montagna di Iva non pagata da parte di alcune imprese del settore impiantistica che De Caro ha avviato e chiuso in provincia di Firenze. De Caro è uno degli ottocento siciliani finiti sotto la lente della società guidata da Antonio Fiumefreddo, che ha istituito un ufficio grandi evasori guidato da un dirigente della spa (Ermanno Sorce) e si è messo in testa di recuperare, con un'operazione «senza precedenti», almeno un miliardo di euro.

    Fiumefreddo, spalleggiato dal governatore Rosario Crocetta, ha già inviato gli elenchi in procura e nella sua lotta all'evasione, fa sapere, ha «il contributo formidabile» di Guardia di finanza e prefetti. La polemica sulle modalità di comunicazione dell'operazione è già cominciata, con l'udc D'Alia e il pd Raciti ad avvertire sui rischi di un «inutile polverone mediatico ». Il presidente della società, da parte sua, ha denunciato pressioni e minacce, dopo aver accusato la politica di essere «vicaria di un sistema che ha impedito la riscossione in questi anni».

    Ma chi c'è nelle liste di Fiumefreddo? Chi sono i maggiori "evasori" nelle province siciliane? Una premessa d'obbligo: il termine "evasore" non sempre è calzante. In diversi casi, infatti, si tratta di somme oggetto di contenziosi. Resta un fenomeno lampante, quello di un tesoro sottratto all'erario, difficilmente esigibile e spesso di proprietà di "signori nessuno". Dietro i quali si staglia l'ombra del riciclaggio. Sempre a Palermo, ad esempio, da giorni l'attenzione della società è su Abid Ahmed, un cittadino libico senza alcuna partecipazione azionaria né carica societaria, che ha pendenze per nove milioni di euro. Ieri Fiumefreddo e il suo staff hanno chiesto al prefetto di revocargli il permesso di soggiorno.

    A Catania in cima all'elenco dei morosi c'è la signora Rosaria Ferlito, 50 anni, residente a Viagrande. Ufficialmente ha un'azienda che commercializza liquori. Di certo, ha un debito con l'erario di 85 milioni di euro. La ex Serit ha segnalato il suo nome ai carabinieri. A Catania, ieri, Riscossione Sicilia ha disposto il fermo amministrativo di cinque auto di lusso: due Porsche 911 Carrera e tre Ferrari. Per gli appassionati del Cavallino rampante, si tratta di due Testarossa e di una F131. Fuoriserie da prezzi inaccessibili ai più, di proprietà (almeno in via ufficiale) di nullatenenti. Di più: sul tavolo dell'ufficio grandi evasori c'è anche il nome di un contribuente di via Plebiscito, nel cuore di un quartiere popolare, con un tenore di vita da nababbo. Se è vero, come risulta dai tabulati, che ha accumulato un debito da quaranta milioni di euro.

    Da Catania ad Agrigento, dove la situazione è più ingarbugliata. In cima alla lista c'è una piccola società in liquidazione di Ravanusa, la Giada Srl, capitale sociale 90 mila euro e un debito con il fisco pari a 75 milioni di euro. L'ex amministratore unico della " Giada", Paolo Vivacqua, è stato ucciso nel novembre del 2011 a Desio, dove portava avanti una florida attività di compravendita di rottami e metalli. Le cronache dell'omicidio risalgono alla vita decisamente agiata di questo ex carrozziere milionario che possedeva una villa con piscina e andava in giro in Ferrari. E che al momento della morte era sotto processo per truffa. Personaggio controverso, pare che Vivacqua facesse beneficenza in Camerun (donò alla Chiesa locale un carico di moto di cilindrata 125). E a Ravanusa in molti lo ricordano per aver finanziato la realizzazione nel cimitero di una statua del Cristo redentore, simile a quello di Rio de Janeiro.

    Ma al secondo posto, nella lista degli "evasori" agrigentini, c'è Carmela Tasca, anche lei di Ravanusa, con un debito di 67 milioni. La Tasca, fra l'altro, era socia di Vivacqua nella Ramit, una società in accomandita semplice raggiunta da cartelle esattoriali per 28 milioni di euro. In sostanza, il gruppo Vivacqua avrebbe un'esposizione con il fisco da oltre 170 milioni.

    A Enna, al secondo posto della lista dei morosi, c'è l'Oasi Maria Santissima di Troina, un'associazione che gestisce, fra l'altro, un istituto di ricerca e cura e che fa riferimento a una celebre figura religiosa, quella del novantaduenne padre Luigi Ferlauto. L'Oasi è esposta con il fisco per 30 milioni di euro, ma il direttore amministrativo Artuto Calanna avverte: «Si tratta di un contenzioso che va avanti dal 1994 — dice — su alcune tasse sul reddito. Proprio in questi giorni abbiamo trovato un accordo con l'Agenzia delle entrate per una cifra che non supererà i 4 milioni di euro. Molto meno di quello che compare nell'elenco di Riscossione ». Il re dei morosi di Sicilia però rimane Silvano Lombardo, imprenditore marsalese di 73 anni, noto agli appassionati del pallone per essere stato qualche decennio fa il presidente della locale squadra di calcio. Nel lungo elenco di Riscossione Sicilia risulta in debito con il fisco per 168 milioni di euro. Lombardo, sotto processo per truffa e reati tributari a Milano, confida nella prescrizione e si difende dicendo che la somma «è oggetto di un giudizio della Commissione tributaria ».

    È uno dei volti, Lombardo, di questa facoltosa Sicilia dai conti in sospeso che il duo Crocetta-Fiumefreddo sta facendo emergere.


    Nella lista c'è la società di un ex carrozziere di Ravanusa ucciso. L'Oasi di Troina: "Noi sotto accusa? Tutto chiarito"

    PRESIDENTE Antonio Fiumefreddo alla guida di Riscossione Sicilia In alto, auto Ferrari come quelle di proprietà di alcuni grandi evasori

    -----------------

    lo stesso presidente di Riscossione Sicilia, la settimana scorsa in una puntata da Giannino
    ,
    http://www.radio24.ilsole24ore.com/p...555-gSLAj5uLUB

    ha dichiarato che in sicilia, normalmente paga le tasse solo l'8% dei contribuenti. E tra i contribuenti con redditi >500k euro annui, solo il 2,5%

    ti invito ad inviare una letterina al presidente Fiumefreddo (siciliano) nel quale gli dai del

    Citazione Originariamente Scritto da Kanjar Visualizza Messaggio
    strafottente razzista bugiardo diffamatore e diffusore di bufale su Internet:
    Ultima modifica di Frappo; 18-01-16 alle 08:59

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