"I pity the poor shades confined to the euclidean prison that is sanity." - Grant Morrison
"People assume that time is a strict progression of cause to effect, but *actually* from a non-linear, non-subjective viewpoint - it's more like a big ball of wibbly wobbly... time-y wimey... stuff." - The Doctor
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Chiama questi: https://www.theguardian.com/business...f-us?CMP=fb_gu
https://www.theguardian.com/business...-swells-to-6tnThe three richest people in the US – Bill Gates, Jeff Bezos and Warren Buffett – own as much wealth as the bottom half of the US population, or 160 million people.
Che poi io le critiche a Trump le posso accettare da gente come Naomi Klein o altri attivisti. Non di certo da Max Boot, neocon.The world’s super-rich hold the greatest concentration of wealth since the US Gilded Age at the turn of the 20th century, when families like the Carnegies, Rockefellers and Vanderbilts controlled vast fortunes.
Billionaires increased their combined global wealth by almost a fifth last year to a record $6tn (£4.5tn) – more than twice the GDP of the UK. There are now 1,542 dollar billionaires across the world, after 145 multi-millionaires saw their wealth tick over into nine-zero fortunes last year
Ripeto Neocon.
Quelli che dovrebbero finire appesi ai lampioni iracheni.
Non credo che Naomi Klein abbia i miliardi perche' sfrutti i suoi dipendenti, o perche' rilocalizzi le sue aziende nei paesi del terzo mondo dove non ci sono leggi che regolamentano il lavoro. Non che mi interessi difendere la Klein ma, per quanto mi riguarda, io non sono contrario al benessere, al successo o alla ricchezza, sono contrario a quando questa deriva da un sistema corrotto e ingiusto.
Per fare un'analogia e' come per le leggi dell'antitrust che non penalizzano il successo ma condannano quando questo deriva da un'abuso di posizione dominante che nuoce proprio al libero mercato ed al funzionamento del capitalismo stesso, cosi' come certi tipi di sfruttamento dei lavori danneggiano la societa' che in teoria dovrebbe trarne vantaggio
uno puo' criticare quello che vuole, ovviamente, viviamo tutti in paesi semi liberi. Ma allo stesso modo posso perculare questi soggetti comunistoidi "anti sistema" che ipocriti predicano bene e razzolano male.
Naomi Klein ha scritto un libro, "No Logo", non parla dello sfruttamento dei lavoratori nei paesi poveri, ma essenzialmente contrappone le politiche di branding delle aziende in un regime di libero mercato (da qui il titolo del libro). Salvo poi farne un brand stesso, addirittura registrandone il nome e facendolo diventare un brand.
Il paragone con l'antitrust e' fuorviante, visto che la Klein non si batte per un libero mercato (avrebbe i miei applausi) ma per l'eliminazione dello stesso.
I miliardi dubito proprio.Semmai qualche milione. E comunque non capisco cosa c'entra? Lei ha scritto un libro e il libro ha venduto. Adesso a chi critica questo capitalismo gli devono essere negati i diritti d'autore? Fra l'altro No Logo non era una semplice critica al brand, ma qualcosa di più complesso.
E non ha scritto solo quello. Fra l'altro Naomi Klein non è nemmeno comunista, ma una liberal di sinistra, alla Sanders.
Per carità uno può non essere d'accordo con le sue opinioni, ma se passa il ragionamento "non puoi criticare, perchè stai beneficiando dei meccanismi del capitalismo" praticamente nessuno può criticare più niente. O meglio, solo gli indigeni della foresta amazzonica potranno dire qualcosa.![]()
Per quanto riguarda i neocon i loro principi si riassumono concretamente in "stiamo dalla parte dell'apparato militare industriale e fanculo i nostri cittadini (carne da macello per progetti imperiali) e tutte le nazioni esterne".
veramente c'e' tutta una parte del libro chiamata "no jobs" che denuncia proprio gli sweatshops e lo sfruttamento della forza lavoro....
Il brand che viene criticato nel libro e' la vendita tramite il brand di un presunto stile di vita piuttosto che un prodotto, il quale diviene sempre piu' marginale e scadente rispetto al prezzo pagato. Nella seconda parte critica anche come diversi brand utilizzino pratiche commerciali scorrette per avere una posizione dominante e limitare il libero mercato.
avere un prodotto con un nome e' molto diverso da tipo di branding che viene denunciato nel libro giusto per essere chiari
cmq per il resto vedi la risposta di Edward
la sinistra pura si è deformata in radical chic![]()
La sinistra pura non è praticamente mai esistita se non su carta
Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk
la quintessenza dell'ideologismo
non hanno fatto in tempo a diventarlo![]()
Sinceramente quella di "sinistra radical chic" secondo me si applica solo ai no global ragazzini con l'ultimo iPhone che vanno a scassare i negozi con la mazza comprata con la paghetta del babbo perché fa figo fare i no global e a quelli che stanno coi maglioni di cashmire a urlare "la proprietà privata è un furto!", non certo a un movimento più centrista come il partito democratico americano.
Insomma è un'etichetta che darei più a una Jill Stein che a una Hillary Clinton.
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