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Ultima modifica di Edward Green; 13-04-24 alle 13:14
Direi che ti sei risposto da solo.
Più interessante è, imho, valutare le cause di tutto questo (sistema scolastico, media, sistema elettorale) e un confronto tra la situazione italiana e estera (siamo tutti sulla stessa barca o ci sono isole felici?).
Se ne fai un discorso personale, ti conviene spendere tutte quelle energie per tutelare il tuo interesse individuale, ne avrai sicuramente vantaggi superiori.
A livello sistemico invece il voto è sempre fondamentale. E' vero ed ovvio che i gruppi di potere cercano di orientarlo, ma non è facile pilotarlo in modo completo. Semplificando, molto dipende dal livello di benessere che i gruppi di potere sono in grado di assicurare ad una quota sufficiente di elettorato: più questo benessere è alto e diffuso, più è facile influenzare il voto. Al contrario, più il malessere e le disuguaglianze crescono, più le dinamiche di voto diventano imprevedibili.
[amarezzamodeON] l'attuale governo, sostenuto dai trasformisti, è la prova vivente che il voto popolare, in italia, è scorza d'uovo [amarezzasempreON]
Non è colpa del voto se ci sono dei furfanti tra i politici, casomai del sistema elettorale, che si può cambiare.
Anche in peggio, come ha fatto Renzi.
Le varie ondate di trasformismo di quest'ultima legislatura non le imputerei molto ai partiti per come si erano presentati alle politiche 2013, a meno di non vederla sotto il profilo di rimproverare ai partiti l'incapacità (o la non volontà) di candidare meno feccia di quanto non abbiano fatto.
Non capisco la contrapposizione finale fra voto e fare i propri interessi, votare o informarsi non preclude certo di lavorare o fare carriera in altri campi che siano la politica e quindi perseguire il proprio interesse personale.
Se invece si parla di interesse pubblico, essere un politico del livello di Razzi dà davvero poco potere politico in quel senso, la maggior parte dei politici di professione sono "forzati" a fare determinate scelte di partito o di corrente o altro, il margine di manovra è spesso molto ristretto. Se si vuole influire ad alti livelli bisogna salire molto più su.
Dico "CHOMSKY" e vado viah.
Ma se lo cambiasse Renzi sarebbe male...
...there's no need to say thank you, the best way to say it is beeing here and fight with us. - Skip
Probabilmente lo cambierebbe in peggio come tutto il resto
non è colpa del sistema politico o costituzionale, è colpa della scuola; un cittadino cui non vengono forniti i necessari strumenti per comprendere la realtà che vive e che non è educato all'onestà morale e giuridica, nonché al vivere civile, ma educato ad arraggiarsi (che è l'arte degli italiani) non sarà mai un buon cittadino, quindi non sarà mai un né un buon eletto, né un buon elettore
qui è tutto lasciato al caso, alla buona volontà di chi crede che l'onestà e la conoscenza siano valori di per sé stessi; e chi fa la fatica da solo o è molto geloso dei suoi risultati e dei suoi ideali, cosicché non li condivide, o emigra e li porta altrove, o alla fine cede e si arrangia come fa la massa
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A tal proposito un piccolo quesito:
- Il M5S poneva il vincolo di due mandati (che poi si riferisca a 10 anni o due legislature indipendentemente dalla durata, non saprei) per i suoi candidati.
Su FB e in giro si vedono sempre più foto di Dibba e Dima con scritte del tipo "il nostro futuro" o "il futuro della politica"...
Ma teoricamente dovrebbero arrivare a non più del 2023 per loro statuto....
Quindi secondo voi si appelleranno al divieto del vincolo di mandato o torneranno a casa da cittadini come prima?
Blessed Mary of the crownad!
Eye, evil eye, parsley and fennel.
ai grillini è più facile metterglielo in culo che in testa (.cit Moloch)
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Mi auguro di non sentire più questo argomento: "siamo sotto lo zibbabue! 1!!".
Da il Post:
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" Diciamo che il fatto che l'Italia sia parecchio sotto a El Salvador (un paese in cui la stampa è apertamente minacciata dal regime e diversi giornalisti sono stati uccisi negli ultimi anni) dovrebbe darvi la misura della serietà di queste classifiche:"
Le classifiche sulla libertà di stampa sono una cosa seria?
In quella diffusa oggi l'Italia è al 77° posto, sotto paesi come El Salvador e Burkina Faso: è possibile? Come sono decise le posizioni?
http://www.ilpost.it/2016/04/20/libe...sifica-italia/
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P. S. : adoro il Post.
Così
I parametri della ricerca. Il World Press Freedom Index misura il livello di libertà dei giornalisti in 180 Paesi usando i seguenti criteri: pluralismo, indipendenza dei media, ambiente in cui si opera e autocensura, provvedimenti di legge in materia, trasparenza, infrastrutture e abusi. In particolare, Rsf ha registrato un declino costante di tutti i parametri dal 2013 a oggi e soprattutto un peggioramento delle infrastrutture, visto che molti governi non esitano a impedire l'accesso a Internet o distruggere le sedi dei media e le loro apparecchiature, fenomeno evidente nel calo del 16%, dal 2013 a oggi, nell'indicatore delle infrastrutture. Anche le leggi in materia di informazione hanno registrato un peggioramento, con provvedimenti che hanno penalizzato i giornalisti accusati di reati come "vilipendio del presidente", "blasfemia", " apologia del terrorismo". In conseguenza, si è registrato un aumento di autocensura, cresciuta nei dati del 10 per cento dal 2013 al 2016. Ogni continente ha visto il suo peggioramento in un settore o l'altro della stampa. In America, a causa della drammatica crisi del Messico, dove sono stati numerosi i giornalisti uccisi dai narcotrafficanti, la libertà di informazione è scesa del 20,5 per cento e in Europa e nei Balcani c'è stato un peggioramento del 6,5 per cento a causa della crescente influenza di gruppi estremisti e governi ultraconservatori.
magari se leggi fino in fondo:
" l’Italia ha perso 24 posizioni in un solo anno, scendendo dal 49° al 73° posto. Tra le ragioni fornite da RSF per questo calo c’è stato un aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti, con «un grande incremento di attacchi alle loro proprietà, specie le automobili». Sono aumentate anche le cause di diffamazione che RSF giudica infondate, passate da 84 nel 2013 a 129 nei primi dieci mesi del 2014. Per il 2015, l’anno a cui si riferisce il rapporto appena uscito, RSF non è scesa altrettanto nei dettagli per spiegare un’ulteriore perdita di quattro posti in classifica, ma segnala comunque altre motivazioni. Queste motivazioni sono il numero di giornalisti sotto protezione della polizia (tra i 30 e i 50, ma il rapporto lo dice citando Repubblica) e il processo in cui sono coinvolti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, giornalisti autori di due libri sugli scandali nella Chiesa cattolica. Il processo di Nuzzi e Fittipaldi ha influito negativamente sul punteggio italiano anche se, di fatto, avviene in uno stato che non è l’Italia bensì il Vaticano."