uhm...che spese avrebbe lo stato?
uhm...che spese avrebbe lo stato?
Intendo dire che in tutti i casi in cui il bambino possa avere difficoltà (economiche, disabilità etc.) e sofferenza nella crescita esistono dei modi in cui lo stato può aiutare la famiglia, quindi l'idea che "la felicità del bambino non frega a nessuno" non sta in piedi. È un investimento che viene fatto per creare un individuo produttivo per la società, che pesi il meno possibile da adulto, oltre che per un principio di assistenza comune. Se anche in una famiglia gay esistono queste difficoltà, che possono compromettere lo sviluppo del bambino, è ovvio che poi si trasformino in spese (sanitarie, ma anche di mancata produttività) per lo stato. Quindi sì, alla fine la "felicità" del bambino interessa eccome
Se la madre è surrogata cosa decide? Se finire in istituto?
Guardate che nel nostro ordinamento non si può disporre dei rapporti di filiazione ad libitum; detto in altre parole, padre e madre o riconoscono il figlio, o se non lo riconoscono non possono altri riconoscerlo al posto loro (a meno di fare falsi; e ricordo che in Italia, quindi nei confronti di tutti i cittadini italiani ovunque si trovino, l'alterazione di stato è un reato). Se la madre è surrogata essa può, secondo la legge del paese di cui è cittadina, rifiutare di riconoscere il bambino (sempre che la detta legge glielo consenta), ma non esiste il rifiuto a favore di altri.
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Si apre la via alla liberalizzazione di acquisto di esseri umani.
In parte, è già così anche per l'adozione
ma in realtà è semplicemente ampliato alle -future- unioni omosessuali un diritto che esiste già per le unioni eterosessuali (l'adozione del figliastro).
e il fatto che tale diritto già esista da decenni non ha portato ad alcuna "liberalizzazione di acquisto di esseri umani".
come se non ci fossero mazzette anche lì per saltare la fila
io mi riferivo alla maternità surrogata, la stepchild adoption è un non problema, perché se il convivente non adotta il bambino dell'altro, comunque vivono insieme; se lo adotta, almeno raddoppi il polo di responsabilità e dai peraltro al bambino un altra linea patrimoniale da cui ereditare
quindi per il bambino potrebbe essere una soluzione preferibile
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In realtà ha ragione NOXx, nelle pratiche di adozione chi ha i soldi è decisamente avvantaggiato, soprattutto nei casi di adozione internazionale dove le ruote da ungere sono ovviamente quelle del Paese di origine del bambino.
Mi si perdonerà il piano inclinato, ma pensavo alla libertà di utero in affitto anche in Italia.
Ma mica solo per le adozioni chi ha i soldi è avvantaggiato
...e poi dicono che i soldi non portino felicItà
Inviato da un sarcazzo volante.
Body, anche se sostituisci "nevessità" a "felicità" il discorso non cambia, e non ho capito che c'entra l'aborto.
Prima di tutto sbagli proprio principio: mica vogliamo i figli per i gay perché "conviene" allo stato, ma perché è moralmente giusto.
Secondo gli aiuti dello stato possono forse lenire la sofferenza di questi nascituri, di certo non cancellarla. E potrei risponderti che potrebbe lenire la sofferenza di un figlio di gay col supporto psicologico. QUindi ripeto, dove sta la differenza?
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AH, comunque, non perdetevi il signo Nasato, leader del movimento di cristo per la vita
Al minuto 1.35
È il "moralmente giusto" che è opinabile, lo stato aiuta ma di certo non partecipa attivamente a creare situazioni di disagio o sofferenza. Lo stato non incentiva certo i tossici a fare figli, così come non invita la gente a fumare in pubblico o a drogarsi o a bere alcolici durante la gravidanza. Quindi se è vero che un bambino cresciuto in una coppia gay ha poi bisogno di assistenza psicologica fornita dallo stato (e qui il discorso non è se sia vero o meno, anzi personalmente penso che sia comunque meglio che crescere in orfanotrofio), capisci che ci può essere qualche resistenza
Interessente lettura approfondita sulla questione delle regolamentazioni "forzose" delle convivenze...
http://thefielder.net/26/01/2016/ddl...le-convivenze/
mi chiedo come sia possibile dimostrare senza ombra di dubbio che io con una persona ci faccia sesso regolarmente o meno...
Si andrà come al solito sull'interpretazione personale da parte del giudice con conseguenti intasamenti dei tribunali per la risoluzione di queste questioni, diversi gradi di giudizio, un mucchio di lavoro e scartoffie in più per gli avvocati, che sono la categoria lavorativa più rappresentata in parlamento.
A me sto DDL sa tanto di fumo negli occhi e dividi&impera come piovesse sulle questioni morali o presunte tali, per poi anestetizzare tutto con cavillazioni e burocrazia... nulla di nuovo sin dai tempi di Agamennone, insomma.
TGM UBER ALLES
Non mi sono spiegato: "moralmente giusto" ovviamente per chi lo ritiene, non sto dicendo che è un pensiero assoluto.
Quello che voglio dire è che se riteniamo giusto che i gay possano avere figli così come i drogati o gli sbandati, allora dobbiamo concedere loro questo diritto qualsivoglia sia il prezzo da pagare in termini di assistenza.