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ABS
Come si vede le formazioni schierate da Conte contro il Benfica erano più che dignitose. Come detto, in Portogallo, sui campi del Porto e del Benfica, è capitato di perdere anche a squadre più attrezzate di quella Juve. Che al ritorno dominò ed ebbe grandi occasioni, mancò solo il gol. Insomma, se la Juve avesse dovuto giocare trentotto volte col Benfica, e non fosse riuscito ad avere la meglio, ok, Conte sarebbe stato da dare alle capre. Le regole prevedevano però che la situazione andasse risolta in soli due incontri, nei quali imporre la propria superiorità non è sempre così scontato (il Barcellona invincibile che esce col Chelsea catenacciaro di Di Matteo, ecc.). Insomma, è il pallone.
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Caceres 5,5, Bonucci 5, Chiellini 6; Lichtsteiner 6, Pogba 6,5, Pirlo 6, Marchisio 5,5, Asamoah 6; Tevez 7 (38' st Osvaldo sv), Vucinic 5,5 (20' st Giovinco 6). A disp.: Storari, Barzagli, Ogbonna, Padoin, Llorente, Osvaldo.
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Caceres 5,5, Bonucci 6 (28' st Giovinco 5,5), Chiellini 6,5; Lichtsteiner 5,5, Vidal 6,5 (34' st Marchisio sv), Pirlo 6, Pogba 6,5, Asamoah 6; Tevez 5,5, Llorente 5 (33' st Osvaldo sv). A disp.: Storari, Barzagli, Padoin, Vucinic.
Il 19 aprile del 2014, con cinque partite ancora da giocare, tra le quali uno scontro diretto a Roma, la Juve aveva otto punti di vantaggio sui Giallorossi, che davano l'idea di poter vincere tutte le restanti partite di campionato. Contro il Bologna Conte fece riposare Tevez e Vidal e forse qualcuno in difesa (giocò Ogbonna, era titolare? boh). Un turn over forse insufficiente ma insomma. Va tenuto presente che nel calcio conta sì far riposare i giocatori (ma, come detto altre volte, non è il rugby o la NFL, non è che un calciatore muoia se gli fai fare due partite a distanza di soli cinque giorni, come in questo caso, col Benfica si giocò il 24, anziché di sette, eh; ovviamente il turn over serve perché riduce il rischio infortuni, tiene "caldi" e pronti alla causa i non titolari, e altre simpatiche cose). Però è molto importante anche l'aspetto psicologico, e quindi per esempio vincere le partite. Se col Bologna Conte avesse messo terze scelte, corpi estranei e magazzinieri vari, come mi pare volessero alcuni, magari avrebbe perso (e la Roma, vincente a Firenze, sarebbe andata a -5, ma, soprattutto, nello sport vittoria chiama vittoria, vincere tante partite di seguito fa sentire invincibili e dà fiducia all'ambiente).