COVERCIANO
Nessun segreto rivelato. Gli audio del Var di Juventus-Bologna, svelano solo le decisioni di cui si erano visti gli effetti in campo, tra decisioni giuste, discutibili ed errori. “Perché anche dietro al monitor ci sono uomini e possono sbagliare”, spiega il designatore di A Gianluca Rocchi: “Ma non possiamo accettare che a fine partita si vada a caccia dell'arbitro per protestare”. Quanto a Di Bello e ai Var Fourneau e Nasca, chiarisce: “Ho sentito parlare di sospensioni di mesi… Noi sospendiamo solo per motivi disciplinari, non certo per un errore. Di Bello, Fourneau e Nasca magari staranno una partita in panchina come un giocatore non al top, ma nessuna sospensione”.
Moro-Chiesa e 'la linea europea'. Lucumi e Vlahovic
Contatto Moro-Chiesa in area del Bologna. Var: “Il contatto non è punibile per l'intensità e nemmeno il successivo tocco con il braccio”. Rocchi conferma: “Questo tipo di contatti per la linea europea che ci siamo dati non sono da rigore, Moro cercava la palla ed è andato a contrasto di spalla. Poi se lo avesse assegnato il Var non lo avrebbe contraddetto, ma per la nostra linea non è rigore”. Tocco di mano di Lucumi in scivolata in area del Bologna. Var: “La mano va in appoggio a terra sulla scivolata, non è punibile”. Rocchi conferma: “Valutazione giusta, la mano va verso terra per appoggiarsi ed è un movimento congruo”. Gol annullato a Vlahovic per il fuorigioco di Rabiot. Var, una volta verificata la posizione di fuorigioco di Rabiot: “Vieni a rivedere, secondo noi la posizione di Rabiot è impattante”. Rocchi conferma: “Grande serenità nel gestire una situazione difficile in pratica, anche se ineccepibile dal punto di vista regolamentare”.
Iling-Ndoye, era rigore e giallo
Contatto Iling-Ndoye in area della Juve. Var: “Guarda, sono fermi. Non c'è niente”. Rocchi spiega l'errore: “Avrebbe dovuto vedere che era rigore anche l'arbitro, per la dinamica. A lui i giocatori sono sembrati arrivare assieme verso la palla, il Var avrebbe dovuto segnalargli che Ndoye era in netto anticipo. Non hanno colto la dinamica dell'azione e hanno avuto subito l'impressione che non fosse rigore, a quel punto hanno fatto un'analisi troppo veloce e superficiale. Hanno sbagliato in tre, anzi, quattro: primo io che ho fatto la designazione. Ma è un errore. A proposito di questa azione, ho sentito parlare di rosso, ma da regolamento l'eventuale cartellino sarebbe stato giallo”.