La cosa più triste in assoluto è che si torna sempre, SEMPRE allo stesso punto.
Anche questa storia dell'"efficacia" sottintende che il fine ultimo ("efficace" significa "capace di produrre i risultati sperati") è semplicemente quello di fare più punti degli altri, riducendo il calcio a un semplice conteggio.
Cosa che, ovviamente, non ha il minimo senso.
Se stessimo parlando di azioni di borsa o di calcoli strutturali, rifarsi al semplice dato numerico avrebbe perfettamente senso: non importa come, l'importante è che tu riesca a raggiungere un certo profitto (borsa) o a garantire le prestazioni statiche del modello matematico (strutture). Lì, sono solo i numeri, che contano.
Il calcio, invece, è un gioco. Una cosa "efficace", quando si tratta di giocare, è una cosa che ti fa giocare meglio.
Il che, è diverso da "vincere": puoi vincere in tanti modi, anche semplicemente badando solo a non far giocare gli altri (che è la cosa più facile) e sperando in un calcio d'angolo, in una punizione, in un lancio lungo. Ma "giocare meglio" è una cosa diversa.
In casa Juve, ogni volta che si deve giustificare una partita oscena, si continua imperterriti a citare la stronzata che "vincere è l'unica cosa che conta", una frase che simboleggia perfettamente l'attitudine operaia della Juve (in pratica, è come dire che la cosa importante è portare a casa la pagnotta, più operaia di così si muore).
Il problema è che se vuoi essere un brand (tipo Barcellona, Real, Bayern, United) devi essere nobiltà, non classe operaia. Degli operai non frega niente a nessuno, chi ha i fan sono le star.
Per inciso, la differenza tra "giocare meglio" e "vincere" è proprio ciò che porta le persone a guardare le partite anzichè guardare solo i tabellini. E quindi, ovviamente, a rendere il calcio un business megamiliardario. Se gli allenatori fosseo tutti come Allegri, il calcio sarebbe solo di livello dilettantistico perchè non se lo filerebbe nessuno.
Persino in questo senso, Allegri è la morte del calcio.
Strano, non credo sia legato all'assenza di movimenti preordinati in uscita di palla... ci dev'essere un'altra spiegazione.