Fai una prima parte di campionato in cui molti punti ma molti di quei punti li fai segnando nei minuti finali oppure su calcio d'angolo o schemi da fermo.
Chiunque penserebbe che ok, buoni i punti... ma così è molto aleatorio, basta poco per non vincere. Perchè per segnare, normalmente, ci vuole un gioco che ti permetta di giocare meglio dell'avversario, di segnare creando occasioni durante tutta la partita. Se dipendi (magari fino al 90') dal calcio da fermo, sei sempre a rischio di non farlo, il gol.
Nel girone di ritorno, infatti, di punti ne fai molti meno perchè quelle stesse cose ti riescono molto meno.
Lo stesso chiunque di prima: "ecco, appunto".
Allegri: "abbiamo fatto troppi punti nel girone di andata".
Bobo: "nel girone di andata siamo stati fortissimi".
In 10 anni di Allegri, la logica alla Juve si è letteralmente rovesciata.
Questa storia del "chi non salta" è una tale troiata che si fa pure fatica a descriverla.
Cuadrado giocatore dell'Inter, qualche minus habens intona "chi non salta è juventino" ---> skàntalooooohhh, non è più dei nostri (infatti, imbecille, è un giocatore dell'Inter, come volevi che non saltellasse?)
Thiago Motta smette di saltellare ---> indizio che è già della Juve.
Ma cristosanto, la capacità di distinguere tra i momenti dei festeggiamenti e le cose serie, ce l'ha ancora qualcuno?