Originariamente Scritto da
tomlovin
Sull'aspetto tattico, secondo me, c'è poco da dire: conta e conta tantissimo.
Si vedono squadre con giocatori di pari livello giocare in modo totalmente diverso, si vedono squadre con giocatori di livello inferiore giocare in maniera nettamente migliore di altre con giocatori nettamente migliori.
Grazie alla tattica la Juve ha battuto due volte il City nel girone ed è andata ad un passo dall'eliminare il Bayern mentre l'Atletico ha fatto fuori il Barcellona nei quarti.
Pensarla come qualcosa di secondario è assurdo, basta guardare una qualunque trasmissione in cui analizzano i movimenti (tipo i dopopartita di sky) per capire quanto sia tutto studiato nei minimi dettagli.
L'Inter, a livello di tattica, è stata incomprensibile per larga parte della stagione (cambi di uomini, cambi di modulo), poi pareva aver trovato una specie di assetto stabile perlomeno per quanto riguarda un 6-7 undicesimi di rosa.
Però ultimamente sembra che la stabilità tattica sia tornata in alto mare: la coppia centrale di centrocampo è cambiata di nuovo (quant'è che Kondogbia non è più titolare?) mentre, PIU' O MENO si capisce che l'idea è quella di mettere in campo 4 giocatori offensivi (solitamente Icardi-Ljaic-Perisic con l'aggiunta di uno tra Jovetic, Palacio ed Eder).
A volerla raccontare così, cercando di mettere in evidenza i punti fermi, è complicato... il che la dice abbastanza lunga.
Come modulo, boh... più o meno dovrebbe essere un 4-2-3-1 (ma con quegli uomini si può parlare anche di 4-3-3, non cambia molto) ma, ad esempio, con la Juve era un 3-5-2 a specchio. Il che è allucinante, se si pensa che è un modulo che con gli altri due non c'entra assolutamente niente.
La stagione di Mancini, imho, è stranissima: a livello di risultati è più o meno in linea con quelle che sono le potenzialità della squadra e con quelle che realisticamente potevano essere le aspettative di inizio stagione (perchè chi pensava che il napoli vero fosse quello dell'anno scorso s'è sbagliato di brutto).
Però a questi risultati ci è arrivato con un percorso completamente incoerente, fatto di alti e bassi, privo di qualunque coerenza o "prevedibilità" (l'unica cosa certa dell'Inter 2015-2016 è che poteva vincere e perdere con chiunque... cioè, l'unica cosa certa è che non ci sono certezze
).
E' come se un centometrista decidesse di correre con una mano legata dietro la schiena e poi arrivasse tra i primi quattro: non sai se dirgli che è andato bene o che è stato un coglione.
Quel che è chiaro è che se l'Inter vuol davvero crescere, non può certo fare un'altra stagione così: la prima cosa da fare è avere una base su cui costruire (uno o due moduli, 14-15 giocatori "titolari", pochi cambiamenti da una partita all'altra), poi migliorare un po' alla volta.
Se non hai tutto questo, rimarrai sempre una mina vagante e basta.
Poi magari Mancini pensa che questa sia la stagione in cui ha costruito la base: forse la sua idea (e non sto scherzando) è creare la squadra più camaleontica della storia del calcio, boh..?