Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
Pete ma i fan HANNO un controllo sull'opera, piaccia o non piaccia.
Quando sviluppi qualcosa lo fai per un tornaconto, e cerchi di compiacere il più possibile le persone che ti danno da vivere senza compromettere troppo la tua visione artistica. Se non lo fai, banalmente, non compreranno il tuo prodotto.

Per uno studio AAA questo ovviamente non si applica, a patto che rimanga una cosa isolata. Ganzi loro a rilasciare "un'opera divisiva", come Episodio VIII e la nuova trilogia, tanto hanno così tanti soldi che un flop, anche grosso, difficilmente lo pagano direttamente, al massimo lo sconterà qualche dipendente.

Poi fai come Bioware e incaselli 4-5 uscite discutibili ed ecco che sei nella merda davvero.

Uno sviluppatore indie, e come me ne conosco tanti, dipendono TOTALMENTE dal pubblico. Sarei falso, ma anche ipocrita, se dicessi che i giochi che sviluppo non tengono conto minimamente del gradimento del pubblico. E ti assicuro che è vero per ogni indie, almeno quelli che fanno questo lavoro per vivere e non come hobby. Puoi fare il gioco sperimentale, a patto che sia piccolo e lo fai uscire insieme ad altri prodotti "classici". Devi essere coerente con le aspettative della tua fanbase, giusto il primo gioco puoi osare, così da farti conoscere, ma un seguito non puoi stravolgerlo completamente, almeno non nelle premesse.

I tripla A ragionano diversamente, ovvio, resta il fatto che al momento in cui fai usufruire i tuoi personaggi al pubblico, soprattutto in un media che immedesima come un videogioco, quei personaggi sono anche un po' del tuo pubblico. Altrimenti ti fai i giochi per te stesso e ti dici quanto sei bravo a farli, così rimangono tutti tuoi e nessuno ti dice niente.

Non credo me ne priverò a priori, credo solo che si parta malissimo dalle premesse, e questo mi da abbastanza noia. Non si parla di stravolgere il gameplay come tra X-Com degli anni 90 e quello degli anni 2010...

Ed è un peccato, perché queste obiezioni fanno crescere le software house, ma sono soffocate dal mare magnum di merda dei sessisti, omofobi e diversamente diversi.
Mah, sicuramente essendo del settore hai un polso migliore della situazione però se penso ai titoli indie o piccoli che mi sono piaciuti di più (Limbo, Braid, To the moon, Underrail, Darkest Dungeon, KDC eccetera) mi sembrano prodotti che nascono principalmente da una visione personale e radicale degli sviluppatori anche col rischio di andare contro il mercato.
Mentre invece sono proprio i tripla A che si sforzano di accarezzare la pancia del grande pubblico intercettando quelle che sono le mode del momento, col rischio di buttare fuori dei prodotti che somigliano ai dei Frankenstein senza sale messi insieme dal reparto marketing, come l'ultimo Ghost Recoon o Dragon Age Inqusition.

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