Nella prima parte succedono delle cose che uno dice "eh?".
Nella seconda parte viene spiegato, malamente, il perche' di certi avvenimenti, decostruendo e sfanculando i piu' popolari generi di videogioco e manga in un botto solo. Purtroppo soltanto un fanboy di Dark Souls puo' veramente sopportare certe carenze nell'esposizione. A fatica.
Partiamo da un punto fermo: la maggior parte dei RPG ti mettono di fronte all'apocalisse E ti danno la possibilita' di andartene a zonzo. In altre parole, la coerenza nei RPG non esiste proprio. Dimentichiamocela.
In FFVII si vincono premi diversi ogni volta che ci si ritorna a Lampedusa per il minigioco. Del tipo, Da rocket town uno dovrebbe rifarsi tutta la mappa per un Elixir.
In FFX Sin va a spasso mentre il nostro team internazionale di hair stylist si fa di cloro.
L'apocalisse e' li', ma ancora cinque minuti.
FFXV non introduce niente di nuovo: l'incoerenza e' congenita in qualunque JRPG con un minimo di esplorazione.
Da FFVII in poi la serie e' passata da JRPG a "Cinematic RPG".
Questo implica una trama forte, tanti combattimenti e poca flessibilita', con FFX come zenit e FFXIII come nadir.
FFXV vuole darti un open world, quindi: finche' c'e' l'open world, la trama al massimo puo' essere una linea tratteggiata, con tanto spam tra un trattino e l'altro.
Non e' che visto che l'open world e' ripetitivo non c'e' nulla di originale. Nell'open world si possono spendere almeno 20 o 30 ore senza rompersi le balle. Ma poi basta. Invece SE ha deciso che bisogna passarci almeno 70 ore, quindi giu' di side questua che non aggiunge nulla alla trama o alla lore.
I teenager avranno sempre bisogno di giochi da 100 ore per farsi passare l'angst.
Per un fan di 30 anni e rotti, un gioco da 100 ore che volendo puo' essere finito in 25 (come nel mio caso) e' perfetto. Le altre 75 ore non aggiungono nulla alla trama, ma almeno per un po' divertono. Se proprio hai tempo.






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