Finita la campagna single player di Star Wars Battlefront II (PC)
Mi è piaciuta parecchio l'impostazione generazionale della storia (che guadagna ancora di più leggendo il romanzo Inferno Squad che fa da prologo alle vicende del videogioco), si comincia con la protagonista Iden Versio che fa la brava commando imperiale sotto gli ordini di un padre super-distaccato che la tratta come un qualsiasi soldato anche in privato e con una cieca devozione alla gerarchia di comando imperiale e si finisce con la figlia di Iden Versio che prende il testimone e continua nell'epoca dei nuovi film (il finale del DLC conclusivo è tra epVII e epVIII).
L'unico problema è che sembra che le prestazioni nelle cutscene siano abbastanza altalenanti talvolta, quella iniziale in particolare va in microstuttering e desincronizzazione audio/video ogni due o tre secondi.
Per il gameplay invece abbiamo essenzialmente una specie di CoD: Modern Warfare IN SPACE e fa il suo lavoro molto bene pur non avendo particolari guizzi. Le missioni sui caccia una volta trovato un modo per usare il joystick sono molto ma molto ben fatte anche se un po' brevi rispetto alle sequenze a piedi, fanno molto Rogue Squadron 3D e grazie al cielo si possono giocare anche in prima persona. Non ci sono più la mira automatica obbligatoria (nota: la mira è aiutata ma in maniera molto più discreta, al punto che si nota solo in certi frangenti almeno giocando da dentro al cockpit) e le manovre evasive automatizzate del primo Battlefront che personalmente consideravo un affronto alla decenza videoludica. Non ho apprezzato il fatto che nelle sequenze in cui si controllano personaggi presi dai film non si possa giocare in prima persona e in generale alcune delle fasi interattive impongono la terza persona a prescindere.