mi accade solo quando cambio equipaggiamento :boh:
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Dark Souls II: Scholar of The First Sin (PC)
E anche il Fume Knight è andato grazie a un'anima pia che mi ha aiutato, ho anche una alabarda nuova con un bel teschio e danno da oscurità. :sisi:
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Dragon Quest 11 Echoes of an Elusive Age
C'è stato un lungo periodo nella mia vita da videogiocatore in cui i RPG, e in particolare i JRPG, mi stufavano velocemente.
Era il periodo delle simulazioni sportive multiplayer. E per multiplayer intendo quello di una volta: dai 3 ai 7 ragazzini in una stanza a urlare e divertirsi sul SWOS o FIFA che fosse.
A me sono sempre piaciuti anche gli RTS. I CD di Age of Empires li ho fusi. Quelli di Europa Universalis pure.
Ma gli RPG proprio no. Non li strozzavo.
Mi sono perso così le serie che per molti di voi rappresentano una tappa fondamentale. I Baldur's Gate e i Final Fantasy per esempio.
La magia per me è iniziata con Neverwinter Nights 2. Non ricordo nemmeno più perchè decisi di comprarlo, ma ricordo bene che fu amore vero. Da allora ho iniziato a pescare (e ripescare) vari titoli più o meno definibili (dai puristi) giochi di ruolo, giochi di ruolo che sono via via diventati uno dei miei generi preferiti.
Questa lunga introduzione per spiegare il perchè, una serie che per molti di voi è un classicone, per me sia una novità assoluta.
Pronti via, il gioco parte veloce anzi, velocissimo.
La fase che dovrebbe essere un tutorial infatti secondo me da molte cose per scontate. Un bene per il ritmo che è subito coinvolgente, un male per chi è all'esordio assoluto con il gioco.
Intendiamoci, nulla di traumatizzante. Il sistema di combattimento è quanto di più classico ci si possa immaginare in un JRPG e le cose più peculiari vengono introdotte tramite brevi spiegazioni (poche righe di un NPC a caso e il resto capiscilo da te facendo cose).
A proposito di cose classiche: la trama. Per carità, nelle prime 5 ore di gioco non ci si può aspettare chissà quali colpi di scena.. ma qui i clichè ci sono veramente tutti.
A cominciare da come vengono disegnati i personaggi si capisce subito chi è buono, chi è cattivo e chi sembra cattivo, ma ha avuto solo un'infanzia difficile. Il Lombroso ne sarebbe fiero.
E poi il gruppo di avventurieri a supporto, che come sempre si comporrà strada facendo (ma che di fatto viene spoilerato selvaggiamente nel filmato iniziale che, per sicurezza, viene mostrato due volte e, dove, immagino, vengano fuori più o meno tutti i compagni di viaggio).
Nella definizione classica del Doc Manhattan c'è il bassista carismatico, c'è la ragazza indipendente e gnocca, c'è il tizio forte e buono ecc. ecc..
Per chi come me è cresciuto negli anni '80, e videogioca da buoni 40 anni, ce ne sarebbe abbastanza per disinstallare tutto e passare al prossimo titolo.
E però diciamoci la verità, questa estrema canonizzazione tutto sommato ci rassicura e ci fa sentire a casa.
E questo sentirsi a casa ti sospende l'incredulità e ti fa apparire meno stupido il fatto che una bambina ti ordini di andare a raccoglierle dei frutti su un albero.
A te, che sei l'eroe supremo che sta salvando il mondo dall'oscurità.
Non farti ingannare dall'impatto iniziale, la trama e i personaggi riservano più di una sorpresa. Io non ho potuto fare a meno di affezionarmi praticamenti a tutti i membri del gruppo. Se parliamo di caratterizzazione, non fa difetto a nessuno, tranne che al nostro muto protagonista (anzi, durante il gioco ci sono un paio di battute che prendono in giro proprio questo aspetto).
Considera che hai davanti almeno 70/80 ore di avventure, in cui le cose si evolvono parecchio e più di una volta.
Per quanto riguarda il character design, è di Akira Toriyama, quindi si: se qualcuno sembra cattivo, lo è :asd:
Per me resta uno dei giochi più belli degli ultimi anni, uno di quelli che ricorderò con piacere per molto tempo.
I dragon quests sono i più classici tra gli RPG e la cosa si nota in tutti i comparti. Detto questo, il gioco è ottimo e nella sua trama "archetipa" non risulta comunque mai fastidioso, cosa che non si può dire di altri jrpg dalla narrazione e dal design più modernizzato.
Ce l ho nella lista dei must totali da un bel po'.
E lo giocherò SICURAMENTE.
Prima però devo avanzare nel mio piano Zeldiano, e sto godendo come un porco con Link to the Past, ho superato il punto dove arrivai quando lo iniziai, e sto sbavando a destra e a manca, poi ne dirò di più quando finirò
Finito Outer World ...bello,ma un'occasione persa,enorme occasione persa
Troppo troppo TROPPO facile
Zero carisma
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sul troppo facile, d'accordo, l'ho messo anch'io tra i difetti, potevano fare più livelli: intendiamoci, ho poco tempo, se vado spedito, mi va anche bene
ma zero carisma non si può leggere: è un gioco che ne trasuda, dai personaggi ai dialoghi
per me non è affatto un'occasione persa, anzi: piuttosto mi rammarica che una perla del genere abbia avuto poca considerazione perchè non è un OW da 8000 ore, ma ha una struttura più vecchio stile, che tra l'altro funziona alla grande
Ve l'avevo detto! :asd:
l'inserimento dell'elemento comico grottesco in questo genere, secondo me non funzionerà mai. non senti il peso delle scelte e i personaggi che mandi a soffrire per le tue decisioni ti fanno quasi sorridere per la loro miseria. invece questi giochi dovrebbero farti sentire in colpa o figo se riesci a trovare compromessi per salvare capra e cavoli. con la comicità pensi solo: sticazzi.
sto continuando cyberpunk, finalmente un gioco che mi ha preso, vista la mia apatia videoludica dell'ultimo periodo, sono ancora agli inizi, 5-6 ore di gioco, per ora come atmosfera e storia miglior titolo della gen presente e passata, vediamo nel proseguo, come GDR e come gameplay in generale è ancora presto per giudicarlo, ad esempio sugli elementi stealth non ho capito ancora se è fatto male il gioco o sono io che sono scarso
Tendenzialmente sei una pippa in quasi tutto all'inizio del gioco, poi con abilità e cyberware diventi fortissimo.
Questo secondo me è uno dei difetti del gioco: la main quest è troppo breve e quindi se non fai tutto tutto prima di proseguire ti trovi che la prima parte è impegnativa (comunque nulla di impossibile, ma devi pianificare le mosse) e poi quando arrivi ad essere OP il gioco finisce quasi subito :bua:
Comunque dipende molto anche dalla build che fai.
A me ha sempre dato l'ìmpressione di un titolo che dice tutto già nella prima "zona", soprattutto a livello di gameplay.
Invece per me le prime ore sono quelle un po' più mosce, quando si iniziano a sbloccare le abilità più interessanti ed iniziano ad arrivare le missioni (soprattutto secondarie) più interessanti ha un cambio di marcia
No. non sei scarso tu. all'inizio è un casino per tutti secondo me. io stavo sclerando e mi sono anche registrato:
https://youtu.be/IVIk8dgBVvA
Se vuoi fare il netrunner, devi mettere tutto quello che puoi come punti da spendere sugli hacking rapidi e sul danno che questi fanno.
Tales of Arise a spizzichi e bocconi.
Il passaggio all'Unreal Engine ha fatto bene all'impatto grafico del gioco (meno forse alla direzione artistica che sa di già visto e di andare sul sicuro).
La trama è anche abbastanza piacevole. I personaggi a 10 ore sono ancora solo 3 nel party, quindi ancora non sono in grado di giudicarli tutti, ma se ne sono visti di migliori in altri Tales.
Gli skit (le scenette tra i personaggi) sono per ora molto più seri del solito, forse hanno reputato che non si addicesse troppo alla trama mettere il solito umorismo.
L'impressione è che il target sia il mercato occidentale e si sia persa un po' di personalità.
Il sistema di gioco è interessante, come al solito, anche se come al solito alcuni aspetti rimangono oscuri