Volevo il vostro parere sul processo di Win10 "System and Compressed Memory" che, leggendo in giro, serve a fare in realtà tutta una serie di cose tra cui appunto anche gestire un po' meglio la memoria quando questa inizia a scarseggiare(in modo che quella restante sia maneggiata meglio, se ho ben capito).
Ora, il mio laptop non è certo nuovo, ma comunque ancora ce la fa(Core i7-2760QM @2.4Ghz e 8Gb di RAM); ho notato che in situazione di lavoro normale(Outlook aperto, Skype for Business, qualche tab di Chrome e soprattutto la macchina virtuale di VMWare settata per usare 4CPU e 3,5Gb di RAM) faccio fuori circa un totale 6,5-6,8 giga di RAM, indi per cui parte il System and Compressed Memory di cui sopra che fa ciò che deve. Come controprova, al mio collega che ha gli stessi applicativi ma 16Gb di RAM, il System and ecc. ecc. non parte proprio(giustamente, ha sempre una decina di GB di RAM liberi...).

Il fatto però è che si porta via il 17-20% fissi di CPU, della qual cosa potrei anche fregarmene lato consumi un po' maggiori e ventola che ogni tanto parte a cannone; tuttavia il fastidio è dovuto al fatto che viene introdotto un vero e proprio "colpo di lag", cioè un leggero blocco di circa 0,3-0,5 secondi che sperimento sia sulla VM(lagga di brutto quando dò gli input), sia ad es. scorrendo pagine di internet(che "saltano"), e soprattutto è costante(avviene circa ogni 4 secondi). Non ho provato con nessun FPS online, ma immagino che la cosa sarebbe estremamente controproducente. Online vedo gente che indica i metodi più improbabili per "disabilitare" questo processo automatico, che essendo tale e soprattutto parte del OS gradirei lasciare intoccato.

Secondo voi questo comportamento può essere addebitato ad una certa giovinezza di Win 10 e quindi al fatto che questa feature magari verrà migliorata in futuro(ciucciando meno CPU, ottimizzata in vario modo...)?