Ah, le decisione della base, i voti su Rousseau, la democrazia diretta. Bey tempy.Vito Crimi in chat con i senatori si sfoga. «Ma davvero pensiamo che una partita come il Quirinale si possa decidere in assemblea? — questo il senso del ragionamento dell’ex reggente —. Quando abbiamo fatto votare gli iscritti, lo abbiamo fatto da opposizione, quando sapevamo che non sarebbe servito a nulla». L’ex capo politico poi chiede ai senatori se davvero il Movimento voglia contare, se davvero voglia fermare la corsa di Berlusconi al Colle. «Allora serve una persona, il capo, coadiuvato dai due capigruppo», spiega Crimi, cui dare «una delega totale».
Stavolta, scrive sempre Crimi, “per contare ed evitarci Silvio Berlusconi al Colle serve una persona, il capo coadiuvato dai due capigruppo, deve avere la delega totale, deve avere la possibilità di presentarsi con un tot di voti necessari alla elezione e poter quindi essere il player principale”. Solo che, spiega Crimi ai colleghi senatori che hanno portato avanti la proposta Sergio Mattarella, “questo sogno lo avete già frantumato trasmettendo un chiaro messaggio di sfida della serie “io voterò chi ca… mi pare” e avete già ammazzato ogni possibilità di contrattazione seria e di essere influenti”. Conclusione: “Non c’è più storia, il danno è fatto, e quando avremo un nome del ca… al Quirinale, ricordatevelo”.