fantastici, davveroNel senso letterale, cioè di qualcosa che si situa al di fuori della realtà.
E' impressionante come non ci sia UN giorno in cui non riescano a dimostrare la loro inettitudine o, peggio, pericolosità.
Tra le altre cose:
peggio del berlusconismo, veramente. Stanno riuscendo ad essere peggio.Un cortocircuito, l'ennesimo. Una volta di più il Movimento 5 stelle si conferma folle nella sua ambiguità riuscendo nell'impresa, non facile, di stare sia con l'indagato che con chi indaga. Quando l'indagato, ovviamente, è uno dei loro. Succede a Bagheria, comune alle porte di Palermo, dove il sindaco grillino Patrizio Cinque è finito nei guai. Abuso d'ufficio, omissione di atti d'ufficio, turbativa d'asta e rivelazione di atti d'ufficio, in relazione alla gestione del servizio rifiuti e ad alcuni casi di abusivismo, i reati contestati al primo cittadino per cui è stato disposto anche l'obbligo di firma quotidiano. E il Movimento che fa? Ligio al motto «onestà» si schiera con la magistratura ed espelle l'indagato? Neanche a parlarne, non è mica di un altro partito. E così tutti in piazza per difenderlo. Salvo poi fare dietrofront perché anche alle ambiguità c'è, in fondo, un limite. Oggi infatti i grillini dovevano manifestare per le strade di Bagheria a favore del sindaco. Altro che dimissioni «in cinque minuti» degli indagati. E se in un primo tempo gli organizzatori sottolineavano di avere «fiducia e rispetto per la magistratura», l'imbarazzo nel M5s è stato tale che lo stesso Cinque ha chiesto di annullare la marcia «per evitare speculazioni». E in serata è arrivato il dietrofront. Marcia annullata ma grande sostegno e vicinanza al sindaco indagato, alla faccia della coerenza.