Originariamente Scritto da
Sinex/
C'č un filo particolare. Un legame sottile ma dalla consistenza palpabile, e lunghissimo, che stringe questo film alla produzione italiana, da un capo all'altro dell'Atlantico.
Non chiedermi che cosa sia, ma si avverte. Forse la colonna sonora, forse la solennitą di alcune inquadrature, non lo so che cosa sia lasciami stare, ma č come se dietro ci fosse Sorrentino. O meglio, č come lui dovrebbe girarlo, un film. Le premesse c'erano perché potesse essere un film di Sorrentino: le vicende annunciano il finale dall'inizio, i dialoghi sono tenui, quasi superficiali talora e non č una cosa cattiva (ma qui resistono all'orchestra degli eventi, sotto la cortina pericolosa della predisposizione degli antefatti). Qui perņ l'inesistente componente d'azione fa fronte a un'ondata di pathos da distruggere ogni cinismo pił intimo e radicato. Semplicemente č potentissimo. Il parallelismo fra i due protagonisti, va detto, appare tal volta forzato, mai artificioso eh. Perņ il vero colpo di scena, che in maniera leggendaria non č raccontato dal dipanarsi dell'intreccio, tutto sommato riduce a fine visione questo stridere. Ma soprattutto č CORROBORANTE, quasi catartico per lo spettatore. Si assiste alla distruzione globale di chi viene messo in scena mentre in un modo o nell'altro si trova conforto nella sua vita. E mentre l'Epifania coinvolge solo lo spettatore il tripudio di soddisfazione arriva in po' ovunque. Tutti godono davanti e dietro lo schermo e, in un modo o nell'altro, buoni e cattivi hanno a un certo punto, ma ATTENZIONE non nel finale, un orgasmo.
Quando la narrazione mette sul piano la rappresentazione della futilitą dei valori e delle preoccupazioni occidentali, lo ammetto, stento a trovare un nesso o una forza coesiva con l'alterazione degli eventi futuri (alias "a che serve sta scena?" ) e forse qui il romanzo che non ho letto potrebbe aver approfondito meglio. Perņ l'esperienza rimane unica e soprattutto alcune incertezze interpretative lasciano aperta, evento praticamente unico nel mio caso, la possibilitą di una seconda visione.
Dieci su dieci