mi parebbe cosa buona e giusta che ci siano i due scritti come ci sono da decenni
mi parebbe cosa buona e giusta che ci siano i due scritti come ci sono da decenni
ma ti pare sensato imporre l'obbligo di saper scrivere e leggere all'esame di maturità? stai discriminando chi non è in grado
Veramente fino a poco fa (2017, se la memoria non m’inganna) gli scritti erano tre
Due nazionali e uno elaborato dalla commissione (metà interna e metà esterna).
Ora ci sono due scritti: uno nazionale e uno elaborato dalla commissione (tutta interna a parte il presidente)
Meglio di niente.
Tanto non conta niente. Conta soltanto che fuori dalle scuole dell'obbligo imparino a svolgere quei tre compiti meccanici che si richiedono a dei bravi cittadini lavoratori, lasciando il pensiero e la gestione ai pochi migliori.
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io mi sarei sparato se avessi dovuto fare l'esame solo orale, e questi fanno addirittura le proteste in piazza perchè non vogliono fare gli scritti
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
Ma i temi di italiano si fanno sempre con la vecchia maniera, foglio a righe piegato a metà sul lato corto e si scrive solo sulla colonna di sinistra?
Esatto.
Ciò che è cambiato è che non si tratta più genericamente di “temi” ma sono elaborati distinti per “tipologia testuale”.
Sostanzialmente una sciocchezza, perché se uno sa scrivere, può scrivere quello che gli pare, senza stare a conformarsi a modelli più o meno slegati dal mondo reale.
Ma siccome ai piani alti piace avere la sensazione di stare addestrando degli operai a dei compiti specifici noi stiamo al gioco.
Io da persona furba ricordo che rubavo sempre una decina di millimetri rispetto la metà per avere più spazio per scrivere
A parte il fascino come rito di passaggio, non capisco tutta l'importanza che si danno alle prove.
Il tema di italiano valutato dallo stesso che valuta ogni 3 settimane per anni gli altri tuoi temi di italiano.
Una prova di matematica (o altro) che contiene le stesse cose fatte durante tutto l'anno.
L'unica novità è un orale interdisciplinare che è comunque troppo lasciato al caso nella preparazione per essere un momento formativo.
Poi con la commissione interna come l'ho fatto io è doppiamente stupido come momento cardine nella vita di un ragazzo, come se insegnanti che ho da 5 anni possano decidere di darmi improvvisamente un voto migliore o peggiore da quello che ho sempre avuto solo perché in 5 minuti ho risposto a una domanda.
E infatti a parte i due o tre selezionati per uscire con il massimo tutta la classe ottenne circa la media con cui era arrivata all'esame, con tanto di persone che han fatto scritti scandalosi e che poi all'orale han preso guarda caso il punteggio che mancava loro per arrivare a 60.
Ultima modifica di Necronomicon; 06-02-22 alle 18:38
io piegavo direttamente la pagina a 3/4 invece di 1/2, tanto facevo pochissimi errori di grammatica
Questo poteva capitare più alle medie. E lo compensavo con una scrittura più grande, che con l'età è andata via via rimpicciolendosi e assumendo una forma meno bambinesca. Al liceo i professori erano abbastanza maturi (sì lo so che in teoria dovrebbero essere gli alunni a maturare) da non dar troppo peso a queste cose. Lo vedevano quando usavi trucchetti per allungare il brodo o viceversa sapevano apprezzare il contenuto pur se visivamente ristretto
I jammers costano più o meno uguale, è meno facile controllare il range e sono dispositivi che possono essere disattivati se i genitori del bimbo meno fortunato trovano qualcosa da ridire.
Continuavo su tono dell'impossibilità.
Però, da novello supplente precario (si, mi sono rotto la fava del privato), ho notato che è fisicamente possibile che i ragazzi delle medie entrino in aula senza cellulare. Sarà stata una scuola di provincialotti terrorizzati dagli editti della preside, per carità, ma non ho visto un cellulare in aula.
Esiste ancora il saggio breve?
Partivo minimo dal 7, a salire. Bastava prendere gli spezzoni di articolo/libro/citazione forniti, assemblarli con un linguaggio asettico, aggiungendo una considerazione banale alla fine, andando dietro al pregiudizio del prof.
Lunga vita al saggio breve!
Ricordo che la professoressa di lettere del biennio ci faceva leggere un giornale, di solito Repubblica perché la scuola aveva copie gratuite, ma volendo anche altri. Dovevamo scegliere un articolo, una notizia di cronaca, etc... e farci una relazione.
Il mio spirito artistico di romanziere sul nascere già allora stava bollendo. Così il più delle volte mi inventavo completamente gli articoli. Ovviamente non poteva essere un fatto di cronaca del tipo "madre annega i suoi tre figli" perché sarebbe dovuto apparire in prima pagina su tutti i quotidiani. Così inventavo notizie apparentemente comuni, da terza/quarta pagina, per poi commentarle e farci su una piccola relazione. Temo però che almeno in un paio di occasioni se ne sia accorta o abbia iniziato ad avere dubbi sulla cosa perché, cosa non fatta con altri, mi chiese dove avessi letto l'articolo e di portarglielo