In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
It's like just the fuckin' regularness of life is too fuckin' hard for me or somethin' (Chris Moltisanti)
Ultima modifica di manuè; 23-04-20 alle 17:03
se lasciati a se stessi i problemi tendono a risolversi da soli, se così non accade, allora è meglio lasciar perdere il tutto e passare ad altro.
- gli ignoranti ignorano -
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Ma a parte il concorsone che sta arrivando (che prevede comunque un anno di prova con diversi corsi obbligatori da seguire), quali sarebbero i concorsi in cui sarebbero stati assunti insegnanti senza esperienza e senza formazione? Sarà che mi sfuggono.
Le mega assunzioni di Renzi non erano dei concorsi e, a parte casi particolari, ha messo in ruolo tutti precari storici a metà strada dalla pensione e con anni di esperienza.
Il fit 2018 ha immesso in ruolo persone già abilitate e anch'esse con diversi anni di precariato alle spalle... quindi non riesco a capire a cosa ti riferisci.
ben venga la bocciatura se impedisce a un cialtrone ritardato di ricoprire in seguito posizioni con grosse responsabilità
meglio avere gente che abbandona la scuola che ingegneri che sbagliano i calcoli e medici che non beccano una diagnosi giusta neanche per sbaglio
è un ragionamento troppo ovvio, arcaico e fassistah?![]()
è una di quelle situazioni strane in cui tutti siamo sostanzialmente d'accordo, però chi comanda la pensa al contrario.
la ragione risiede nel fatto che abbiamo uniformato i nostri metodi a quelli nati nei paesi anglosassi, e gli anglosassi non bocciano.
ho un amico che è andato per qualche anno a fare l'insegnante in Inghilterra e mi ha riferito che quando diceva ai colleghi che in Italia si bocciano gli alunni che non performavano gli rispondevano ridendo "e allora cosa fate? gli fate ripetere l'anno?". lo dicevano appunto ridendo, come se fosse una cosa paradossale.
nel loro mondo lo è.
presto anche nel nostro. anzi alle elementari e medie inferiori è già così.
C'è da dire che nel mondo anglosassone le scuole e le università sono decisamente più facili e la preparazione data non è a 360 gradi come la nostra, perciò i percorsi di recupero sono molto più semplici. Gli esami che ho fatto all'estero sono stati una passeggiata.
Poi si lavora anche senza grandi titoli di studio e quindi c'è una selezione maggiore.
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se lasciati a se stessi i problemi tendono a risolversi da soli, se così non accade, allora è meglio lasciar perdere il tutto e passare ad altro.
- gli ignoranti ignorano -
Peró le statistiche ti danno torto
https://www.actionaid.it/informati/n...lastico-italia
https://www.infodata.ilsole24ore.com...no-scolastico/
Ora, non é nemmeno detto che l'abbandono scolastico sia legato esclusivamente alle bocciature ma é evidente che c'é un problema o siamo solo noi italiani ad essere un popolo di stupidi?
Si sarebbe bellissimo peccato che non succeda e non serve uscire dalle mura scolastiche per trovare insegnanti che starebbero meglio tra i banchi che seduti in cattedra![]()
La mia esposa stava al fiume, señor, a lavare... un gringo l'aggredì e la voleva...
Ci sono alcuni problemi.
1 - A quali insegnanti ti riferisci? A scuola, per problemi di organico, si è messo in cattedra come precario praticamente chiunque avesse una laurea (o un diploma, a seconda dei casi). Tra questi ci sono insegnanti eccellenti, insegnanti buoni e autentici scappati di casa. In ogni caso è personale che è in cattedra senza nessun controllo del datore di lavoro (il MIUR). Naturalmente ci sono casi problematici (“problematici” caratterialmente, ma onestamente di ignoranti tra i docenti di ruolo non ne ho mai trovati, e piuttosto raramente anche tra i precari) anche tra il personale a tempo indeterminato, ma almeno in questo caso ci si può lamentare a ragion veduta. Raccattare uno per strada, metterlo in cattedra per un mese e usarlo come metro per farsi un’idea degli insegnanti non mi pare una gran cosa.
2 - Siccome ci sono anche docenti ignoranti, a tuo dire la soluzione è immettere nella società ancora più ignoranti?
Ultima modifica di hoffmann; 25-04-20 alle 09:43
Ricordo di un Erasmus spagnolo completamente basito dal fatto che dovette ridare tecnica delle costruzioni ben 5 volte prima di passarlo (cosa abbastanza normale invece nella mia facoltà data la difficoltà dell'esame). Mi disse che queste cose da dove veniva lui (Madrid se non ricordo male) non esistevano![]()
onestamente non ho mai notato una grande differenza tra il personale precario e quello di ruolo, premesso che gli insegnanti veramente incapaci e problematici sono fortunatamente pochi e la maggior parte é tutt'al piú mediocre, ho trovato la distribuzione tra buoni e pessimi insegnanti abbastanza eterogenea tra le due categorie anzi, forse perché mediamente piú giovani ho trovato gli insegnanti precari piú entusiasti e mediamente meglio preparati mentre molti di ruolo con l'etá si sono abbastanza adagiati sugli allori o hanno perso ogni entusiasmo.
Riguardo il punto 2, io onestamente non ho le capacitá per proporre soluzioni, mi limito a far notare che il sistema attuale non sembra funzionare
La mia esposa stava al fiume, señor, a lavare... un gringo l'aggredì e la voleva...
Ma infatti non ne faccio una differenza di valore tra ruolo-precari. Semplicemente non è corretto dare un giudizio sugli insegnanti basandosi anche su persone sostanzialmente estratte a caso. Lo so anche io che in gran parte è gente in gamba, sono stato precario anch’io.
Se si vuole criticare il MIUR sulla gente che ha selezionato per andare in cattedra (e quindi fargli cambiare metodo), che si guardi a quella che in effetti ha selezionato![]()
Il problema secondo me non é nemmeno la selezione del MIUR (o almeno lo é solo in parte), il problema principale é che fare l'insegnante comporta enormi responsabilitá, l'avere a che fare con bambini e adolescenti in classi sovraffolate e spesso i genitori sono persino peggio, e tutto questo rapportato a una paga da fame, poi ci si stupisce se le scuole sono un serbatoio di falliti che non riescono a trovare altro impiego per la laurea (infatti se non sbaglio ci sono fin troppe lauree umanistiche mentre gli istituti devono litigarsi le poche lauree tecnico/scientifiche).
Poi personalmente ritengo che la scuola cosí com'é in Italia al giorno d'oggi non abbia piú senso e si debbano cercare altre soluzioni per l'istruzione, come facevi notare nell'altro thread ormai alla gente interessa solo avere un istituzione che faccia da baby sitter ai figli
La mia esposa stava al fiume, señor, a lavare... un gringo l'aggredì e la voleva...
tu avevi correlato l'abbandono alle bocciature e io ho detto che secondo me non c'è questa correlazione tra le due cose, non ho detto che ci sia poco/tanto abbandono scolastico. I link che hai postato nulla dicono sulla correlazione tra abbandono e bocciature dunque non mi smentiscono. Uno.
Due, fottesega del confronto con l'Europa.
Se gli altri Paesi godono nello spendere un sacco di soldi per ottenere gente ignorante tanto quanto se non più degli italiani e ritardare l'ingresso di questi megadiplolaureati nel mondo del lavoro, abbassando dunque anche il loro tenore di vita rispetto a quanto avrebbero potuto ottenere iniziando a lavorare prima, lo facessero. Contenti loro.
Io non capisco perché un giovane che non sa e non ha voglia di studiare non possa andare a fare l'apprendista idraulico o falegname a 16 anni, ottenendo soldi, soddisfazione e quant'altro. No: bisogna per forza fargli perdere tempo e far perdere soldi alla collettività, e questo al fine di... Di?
Qual è la finalità?
Capisco fosse avere persone effettivamente più intelligenti e preparate, sarebbe un bene per tutti se l'elettore medio non fosse un cavernicolo complottista come invece pare essere.
Ma cavernicolo complottista non lo era tanti anni fa quando nella scuola di bocciava ancora di più mentre lo è diventato via via che abbiamo copiato i gloriosi modelli europei. Mah. Correlazione non implica causalità, però a me sto modo di fare non mi convince. Mia madre aveva la 3a media e mi correggeva la grammatica, i congiuntivi in particolare, quando ero piccolo; ne sapeva più lei di lingua italiana di quanto abbia mai imparato a scuola. Sapeva a menadito la geografia italiana. E tante altre cose.
Mah.
Questa sovrabbondanza di insegnanti in materie umanistiche continuo a leggerla ma non ho riscontri nella mia realtà quotidiana.
Quando ho fatto io il concorso, in Veneto erano previsti 599 posti per italiano (medie e superiori) per coprire le immissioni dei successivi 3 anni.
Alla fine ne vennero autorizzati 650 posti (il 10% in più)
Alla fine quella graduatoria non solo non è stata sufficiente per i tre anni previsti, ma nemmeno per il primo anno in cui entrò in vigore (rimasero molti posti vuoti nonostante si fosse prosciugata l’intera riserva prevista per i tre anni).
E infatti in tutte le scuole in cui sono stato si va a caccia di precari di Lettere.
Per quel che vale, nessuno dei miei ex colleghi di Filologia Moderna è ad oggi disoccupato
Io stesso sono entrato in ruolo a tempo di record con pochissimo precariato.
Quindi boh![]()
Ultima modifica di hoffmann; 25-04-20 alle 10:23