ti garantisco che non è così.
I precari vengono assegnati su cattedre "vuote".
Tra l'altro la maggior parte di quelli che vanno al sud, per avere maggiori probabilità, chiedono l'assegnazione provvisoria per il ricongiungimento al coniuge o ai genitori. Questo significa che continuano ad essere titolari delle cattedre che lasciano libere e quindi queste non possono più essere messe in ruolo per altri insegnanti fino a quando il titolare continua a fare domanda di assegnazione provvisoria (cosa che spesso viene ripetuta dagli insengnati titolari per anni e questo ti sembra giusto nei confronti di quei precari che invece quella cattedra in ruolo la accetterebbero ben volentieri?).
Per farti un esempio al nord ci sono 94 mila cattedre vuote (in organico di diritto) cioè il 56% del totale. Queste cattedre NON sono dovute, come affermi tu, a malattia o maternità, ma al fatto che i titolari non ci sono per svariati motivi, pensionamenti ovviamente ma anche per esempio quelli che dicevo prima, che sono molti di più di quello che tu pensi. La cosa bella è che l'anno scorso sono state fatte delle immissioni in ruolo proprio per coprire le cattedre dei pensionamenti, ma queste continuano a rimanere vuote perchè appena gli insegnati le prendono se ne tornano al sud, tra l'altro con danno per gli insegnanti del nord che continuano ad essere precari perchè le cattedre del nord vengono prese da quelli del sud che poi se ne vanno.
Il ministero ha introdotto il limite dei 5 anni proprio per cercare di limitare questa "disgustosa" pratica dei trasferimenti dal nord al sud.