Originariamente Scritto da
hoffmann
Bene, quest’anno ho scoperto che non devo chiamare le famiglie dei bocciati per avvisarli del triste evento. Le telefonate le farà tutte il collaboratore del dirigente.
Peccato, era una fase dell’anno che regalava sempre momenti memorabili.
L’evento più inquietante probabilmente mi capitò alcuni anni fa.
In classe avevo un ragazzo pakistano che non parlava una parola di italiano.
Nonostante gli sforzi fatti alla fine dell’anno era ancora in condizioni pietose e, nel suo interesse, decidemmo di fargli ripetere la prima superiore.
La telefonata a casa fu però un’odissea.
Venne fuori che in famiglia lui era quello che parlava meglio l’italiano (
) ; peraltro neppure c’era perché era stato rispedito in Pakistan per l’estate (non l’ideale per migliorare in Italiano).
Dopo quaranta minuti di incomprensibili frasi spezzate mi passano un cugino che era un po’ meno peggio degli altri.
Gli do la triste novella e lui immediatamente si altera (o comunque urlava
)
- BOCCIATO PER LINGUA?!
- Purtroppo ha gravi difficoltà nella lingua veicolare e ha accumulato lacune tali che in seconda avrebbe troppe difficoltà…
- PERCHÉ PAKISTANO?!
- Il ragazzo si è impegnato ma purtroppo anche il corso accelerato di italiano…
- PARLIAMO DI PERSONA?
- Eh?
- VENIAMO DA TE?
(Noto con inquietudine il plurale e spero che si tratti di scarsa conoscenza della lingua)
- Un colloquio di persona? Certo, sabato 17 sarò a scuola per incontrare le famiglie che desiderano…
- VENIAMO SABATO!
E chiude.
Il sabato dopo ammetto che ero un po’ preoccupato perché, da un momento all’altro, mi aspettavo che entrasse una banda di pakistani incazzati.
In realtà c’è il lieto fine. Il cugino con cui ho parlato parlava talmente male l’italiano che non ha capito la data dell’incontro. Infatti si sono presentati in cinque una settimana dopo.
Ma purtroppo io non c’ero
Ora che ci penso, quest’anno le famiglie le devo comunque incontrare (anche se a distanza)