ha rabbia!!! ha i pugni nelle mani!!!
ha rabbia!!! ha i pugni nelle mani!!!
sbaglio oppure sei pure ben piazzato, necro?
Decisamente rabbioso, tanto che abbiamo dovuto pagare una persona solo per verificare non menasse a caso e senza motivo.
Un altro bimbo invece in terza elementare diceva al massimo poche parole. La madre lo portava letteralmente tirandolo per i capelli. Scene da far rabbrividire un qualsiasi benpensante. Gli hanno dato un rapporto 1:1 con una ragazza alta quanto lui a seguirlo. Oltre a morderla e tirare calci, di tanto in tanto si credeva Usain Bolt e faceva la corsa verso il cancello per saltarlo e andarsene. Quindi ogni tot ore c'era un bimbo che percorreva di corsa i 200 metri dall'atrio al cancello, un'animatrice che tentava inutilmente di raggiungerlo e io, che dal mio ruolo di compilacarte, mollavo tutto, correvo come un folle, superavo l'animatrice e prendevo il ragazzetto prima che saltasse il cancello e lo riportavo di peso in atrio mentre mi mordeva e tirava calci.
Ultima modifica di Necronomicon; 20-02-17 alle 23:49
Molte persone pensano che Marco sia pazzo. (...) Lui invece ha avuto la sfortuna nera di nascere nel secolo sbagliato. Lui sarebbe stato bene come a casa su un antico campo di battaglia, a calare l'ascia sulla faccia di qualcuno. O in un anfiteatro romano, a battersi con la spada contro altri gladiatori come lui.
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Ok, l'ultimo aneddoto e vado a nanna.
Riguarda un ragazzo belloccio che chiamerò Beicapelli. Anche lui dei balcani :bua.
Beicapelli arriva in classe con mesi di ritardo perché è il solito pacco rifilato da altre scuole: anche lui è stato "riorientato".
Beicapelli per tutto l'anno non fa letteralmente una sega e si premura anche di rompere i coglioni ogni singolo istante che è in classe.
Dopo mesi e mesi di fegato amaro, si arriva alla fine di aprile e Beicapelli si rende conto che non ha la minima speranza di passare l'anno.
Che fare? La coordinatrice della classe è un tipo un po' particolare: ha sicuramente un cuore d'oro, ma è un po' tanto svampita.
Beicapelli comincia a chiederle di continuo di andare dallo psicologo della scuola per parlare. Lei abbocca, lo interroga, vuole capire. Lui allora le racconta una storia strappalacrime del padre che, di tanto in tanto, torna in Italia e instaura un clima di terrore e botte in casa che gli impedisce completamente di studiare (evidentemente lo choc gli impone anche di rompere i coglioni a scuola). Sarà vero?
La coordinatrice comunque ci crede e porta il ragazzo dalla Dirigente. Questa guarda perplessa il ragazzo e l'insegnante e fa notare che l'unica cosa che può fare è una segnalazione ai carabinieri; se il ragazzo è disposto a ripetere tutto davanti a loro. Beicapelli si ritrae.
La Dirigente comunque segnala la cosa per scaricarsi la coscienza. Vengono prese anche delle iniziative per attirare i genitori a scuola, ma questa è un'altra storia.
Beicapelli intanto continua a lavorare ai fianchi la coordinatrice, la quale inizia a mandarci email disperate nelle quali ci implora di fare il possibile per i voti di Beicapelli.
Un giorno Beicapelli, più mogio del solito, confessa alla coordinatrice che il padre è tornato e che il giorno precedente è stato un inferno; nessuno si è salvato: lui, la madre, la sorella e persino il gatto (wtf). Ha anche le prove: è riuscito a registrare tutto con il cellulare. Solo l'audio purtroppo. La coordinatrice ascolta e rimane sconvolta.
Caso vuole che quel pomeriggio stesso ci sia l'ultimo consiglio di classe prima degli scrutini. La coordinatrice ci riferisce gli ultimi terribili avvenimenti, ci implora ancora una volta di fare il possibile e, con un colpo di teatro, tira fuori la registrazione.
Cala il silenzio e l'audio parte.
Non c'è traccia del padre, di Beicapelli, della madre o della sorella: l'unica cosa che si sente è un povero gatto che si lamenta disperatamente mentre viene menato da qualcuno. Noi ci guardiamo basiti mentre ci chiediamo come mandare a cagare la coordinatrice senza che si offenda.
Quando l'audio si ferma è la professoressa di geografia a rompere il silenzio.
- Ma povera bestia...
Ultima modifica di hoffmann; 20-02-17 alle 23:59
Ci sarebbero decine di aneddoti sui bambini russi adottati, ma mi fanno un po' tristezza.
Dovete sapere che esiste una sindrome che amichevolmente chiameremo "del feto imbriago" causata dall'assunzione di alcool durante la gravidanza. Cosa che non pare preoccupare le madri russe che poi, lasciano i bimbi negli orfanotrofi.
I bambini hanno quindi tutta una serie di ritardi cognitivi, cui vanno poi aggiunti gli anni di orfanotrofio prima di essere adottati da genitori italiani e portati nelle nostre scuole.
Uno di questi bimbi abitava in un mondo tutto suo e parlava di sé in terza persona e quando veniva rimproverato, cominciava ad arrabbiarsi... Con se stesso. Violentemente, pure. Un giorno viene ripreso da una ragazza per aver lanciato una bottiglia di acqua. Il bambino comincia a parlare tra sé e sé, si rimprovera, diventa sempre più furioso, il volto vira verso il viola, l'animatrice è disperata, dice "dai non preoccuparti, calmati".
Il bimbo sembra stia per esplodere, sembra un piros di final fantasy, comincia a correre in una direzione e... Sbam, si lancia contro il muro e dà una testata.
non c'è niente da ridere![]()
gnè![]()
Ultima modifica di hoffmann; 21-02-17 alle 00:14
No, infatti, sono fatti drammatici. E sono sempre di più.
E uno magari passa fuori dalle scuole e dice "guarda che calmo quel bimbo che gioca con il ramo infilandolo nella rete di recinzione della scuola, fare l'insegnante deve essere una pacchia, tre mesi di ferie l'anno" non sapendo che in realtà quel bimbo è in una sorta di schermata blu di errore di sistema e sta ripetendo quell'azione da 35 minuti.
Bhe vi capisco. In 4 superiore mandammo in analisi un professore. Giuro che ancora oggi mi sento a disagio pensando quel che ha subito quel poveraccio.
Oddio in realtà quell'istituto andava chiuso col napalm e noi dentro.
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P.s. la cosa del.prof che trombava la studentessa non mi farà dormire stanotte. Talenz vaffanculo
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da noi l'ambulanza veniva un giorno sì e l'altro pure, i carabinieri invece a giorni alterni
quando scoprirono un bagno decorato con mezzo litro di sangue, con la vittima ancora all'interno (mezza viva), ci hanno praticamente sequestrati