Sìma posso spiegare.
Il fatto è che quando parlo di “giungla di rovi” non so affatto scherzando: la macchia è una vera e propria giungla di spine pressoché impenetrabile, nella quale si può solo avanzare cautamente a colpi di cesoie, con visibilità nulla (la casa è pressoché invisibile fino a circa 5 metri): è quasi come essere nel nebbione padano, eccetto che invece che da vapore acqueo e smog è composto da rami e aculei. Inoltre non si può scavare un tunnel in linea retta fino alla casa, ma occorre aggirare certi punti in cui l’ammasso è più denso; in una di queste deviazioni ho perso il riferimento dietro di me, quindi non vedevo nulla se non rovi sia davanti che dietro. Dopo un po’ mi sono accorto che qualcosa non quadrava, ma solo tornando indietro e ritrovando il riferimento mi sono accorto che ero del tutto fuori linea.
Sono stato un po’ malaccorto, lo ammetto, ma credimi se dico che navigare là dentro non è una passeggiata.