I primi Sunburn vengono intercettati dai missili della Arleigh Burke che inizia a ingaggiare anche gli aerei russi in volo su Kaliningrad. Un Su-27 e il Fencer ELINT sono i primi a essere abbattuti. Il destroyer lancia anche due harpoon contro la nave spia: il primo missile ha un malfunzionamento nella fase terminale, il secondo impatta il bersaglio. Gli altri harpoon vengono lanciati contro il più vicino gruppo di navi nemiche. Il destroyer ha un loadout principalmente antiaereo ma imbarca anche 16 tomahawk, che vengono lanciati contro i radar di Kaliningrad. È improbabile che riescano a superare il muro dei SAM ma finché i russi sprecano missili contro qualcosa che non sia un nostro aereo, va sempre bene.




Anche il Fencer OECM è abbattuto. Dalla base di Spangdahlem vengono fatti decolare 6 F-16 armati con missili antiradar HARM, obiettivo i SAM di Kaliningrad. Abbiamo altri aerei che stanno venendo preparati per attacchi al suolo ma non saranno pronti prima di 1-2 ore.




Si alzano in volo gli aerei del BAP. Una coppia di F-16 portoghesi (Razor40) vola a intercettare la massa di aerei russi diretti verso i ponti del Neman. Tra questi, i sistemi ESM della USS Ross hanno identificato almeno un paio di Su-35 e Su-27 di scorta. I Typhoon della RAF ingaggiano alcuni Su-24 Fencer D, che stanno spazzando via tutte le postazioni radar dell'Estonia a forza di bombe e missili vari.




Intanto, nel Baltico, tutti gli Harpoon sono stati intercettati dai SAM di Kaliningrad e nessuno ha colpito il bersaglio. In compenso, un missile antinave Switchblade riesce a superare la barriera della Arleigh Burke e affonda uno dei cacciamine lituani, la Skalvis. Altri Sunburn sono diretti verso la Ross, che in 10 minuti ha già bruciato quasi la metà delle sue riserve di missili terra-aria. Dal porto di Klaipeda è sortita in tutta fretta la Selis, motosilurante lituana classe Storm ex marina norvegese, un barchino che però porta 4 missili antinave Kongsberg Penguin a corto raggio, con una testata di 113 kg di esplosivo. Si dirige a 35 nodi verso un gruppo di fregate Steregushchy per ingaggiarle da vicino in una missione praticamente suicida.