L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e - Pagina 5

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Discussione: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

  1. #81
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Rimembrate la cacca del Conte

  2. #82
    macs
    Guest

    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Io non sono stato così originale come molti di voi, però una volta ho cagato in aereo durante il volo

  3. #83
    Senior Member L'avatar di Lo Spruzzino
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    E poi, ad un corso di storia del cinema, mi innamorai sul serio di un'altra. La mia anima gemella. Faceva teatro. il suo film preferito era Vertigo. Vertigo! Ed era single! Eravamo talmente in connessione che mi invitò a casa sua e giocai a Scarabeo (scarabeo!) con il padre e il fratello! Un momento allucinante perché dalle lettere riuscivo solo a creare parole tipo "sperma" "figa" "trombare". Un incubo, dovetti perdere pur di non passare per un maniaco.
    Single da 6 mesi, lei passava gran parte del tempo con me, andavamo a studiare al parco, ovunque. E poi... Finì in ospedale. Le scese un polmone di qualche centimetro (mi chiedo ancora oggi cosa voglia dire). Quando andai a trovarla, la vidi là, sul letto di ospedale... E questo ragazzo, un po' mesto... Il suo ex. Che poteva andare a trovarla ogni giorno perché non abitava a 80 km da lei... E niente. Tornò con l'ex e io mi avvinai di un ulteriore passo verso la depressione
    Potrebbe essere un pneumotorace...

  4. #84
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    sullo strapiombo appeso ad una corda significa nei pantaloni o con le mutande calate ed la sensazione di essere il re del mondo?
    comunque complimenti, io ho le vertigini solo a fare sentieri esposti in MTB

  5. #85
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    ringrazio necro per la condivisione di aneddoti unici, in puro stile j4s

  6. #86
    Senior Member L'avatar di Nico
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Per un periodo della mia vita, causa una serie di coincidenze patologiche ho sofferto di mal di pancia pressoché h24, a volte leggeri a volte crampiformi.
    Chiaramente questa cosa mi ha messo di fronte alla scelta di chiudermi in casa aspettando e subendo gli stimoli fisiologici, oppure continuare la mia vita e i miei interessi, con il rischio di dover cagare pressoché ovunque mi trovassi o cagarami addosso. Tuttavia benché sia stato molte volte a rischio, questa seconda eventualità non si è mai verificata (per fortuna)

    ecco questo mi ha insegnato ad educare e conoscere perfettamente ogni contrazione addominale ogni movimento vescicolare, permettendomi di capire con buona approssimazione quanto imminente serabbe stata la defecazione, e la conseguente ricerca del posto adeguato per assolvere ai bisogni.

    Inoltre in alcuni casi ce poco spazio per formalizzarsi ed avere pudore, così ti ritrovi fianco a fianco con tuo socio mentre scali una parete e ti scappa di cagare. Fortuna che avevamo dei fazzoletti nello zainetto per l'idratazione la senzazione è stata qualcosa di trascendentale

    nella stessa occasione lui però ha avuto il cagotto nel mezzo della notte mentre eravamo in tenda e fuori pioveva il diluvio universale ma quella storia merita un racconto a parte perché vede protagonisti dei turisti tedeschi in amaca, del chili disidratato e un caprone(non quello dei brutti) che dormiva un una casera

    @von long story short, colloquio di lavoro in un hotel (il lavoro non centrava un cazzo, era solo la location per l'interview) arrivo in anticipo, così deciso mio malgrado di prendere un caffè, scelta sbagliata, perché la combo agitazione, caldo umido di luglio e viaggio in mezzi pubblici, non è stato di gradimento al colon che ha imposto un ultimatum di 5 minuti. La situazione era che il bagno della sala conferenze era fuori servizio e il bagno comunque era al piano terra, il tempo era contro l'ascensore era appena salito verso l'alto, le scale avrebbero solo ridotto il tempo utile per la defecazione.
    Che fare? Cosi mentre mi spostavo nel corridoio, una signora americana di 70anni anni, occhiali da sole al chiuso, marsupio camicia a fiori cappellino con visiera quelli tipo da poker. Al che mi guarda e mi fa sto cercando l'assistenza , ho chiamato un ora fa ce una perdita nella mia doccia.

    La luce.

    Forte di un abbigliamento consono e del fatto che palesemente questa non capisse un cazzo,prendo il coraggio a due mani e ci provo:

    Signora mi faccia vedere.

    Il seguito potete immaginarlo.
    Signora qui bisogna chiamare l'idraulico, lei: ci pensi tu io ho fretta ho perso già un ora devo uscire, così mi ha lasciato solo in camera e se data. Ho fatto la cacca in quella che penso fosse una suite o una camera da tipo un millino a notte, e sono andato via


    Ah il colloquio alla fine andò bene, libero dalle strette mortali dei campi penso di aver fatto uno dei colloqui migliori della mia vita, con il sorriso sulle labbra
    Ultima modifica di Nico; 12-05-18 alle 09:42

  7. #87
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    spettacolo


    ora però vogliamo quella del caprone

  8. #88
    Min. della Prostituzione L'avatar di alastor
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    gliel'hai pure lasciata a galla spero
    Ritenta, sarai più fortunato.

  9. #89
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Citazione Originariamente Scritto da alastor Visualizza Messaggio
    gliel'hai pure lasciata a galla spero
    da quello che intuisco imho di solido c'era poco

  10. #90
    Vecchio Cornuto L'avatar di Caprone
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Citazione Originariamente Scritto da Nico Visualizza Messaggio
    vede protagonisti dei turisti tedeschi in amaca, del chili disidratato e un caprone(non quello dei brutti) che dormiva un una casera
    Grazie per la precisazione

    Una volta al mare devo aver mangiato una schifezza di gelato avariato (quelli artigianali di cui puoi scegliere i gusti... che hanno quelle cassette che non sai mica da quanto stanno lì e come vengono conservate).
    Neanche dieci minuti dopo un dolore alla pancia da tirare giù tutti i santi.
    I bagni pubblici tutti occupati con la gente in coda.
    Guardo l'orario degli autobus e vedo che entro dieci minuti sarebbe passato quello che mi avrebbe portato a casa, dove sul mio trono avrei finalmente potuto essere re indiscusso e dimenticare per sempre quella maledetta gelateria di sudici cialtroni.

    I minuti sono in realtà 14 e comincio a stare in piedi assumendo strane pose complicate, avvolgenti, quasi yoga.
    Arriva l'autobus e il fatto di potermi sedere e comprimere le natiche sul sedile mi dà l'illusione di poter sopportare agevolmente i 15 minuti di tornanti e curve in salita, necessari all'arrivo.

    Non è così.

    In quei 15 minuti cambio colore in faccia ben sette volte (rosso, amaranto, carminio, rosso pompeiano...) e assumo tutte le posizione in cui è umanamente possibile intrecciare le gambe e strizzare il culo.
    Inizio a sudare copiosamente.
    In un momento di dolore, misto a delirio, penso di chiedere all'autista di farmi scendere lì tra la vegetazione, per potermi nascondere come un Viet Cong, fingendo di avere mal d'auto e dover vomitare, per poi tornare a casa a piedi per chilometri in salita ma libero e leggiadro come un fringuello.

    Poi un'immagine di puro orrore mi trattiene: Quella di un autista responsabile e cortese che ASPETTA che io abbia finito, per farmi risalire, e con lui tutto l'autobus che mi guarda dai finestrini.
    Decido di tentare l'impresa e aspettare gli ultimi 5 minuti seduto, compresso e intrecciato.
    In uno stato di allucinazione mistica scendo dall'autobus. Mi separano 5 minuti a piedi da casa.
    Prima provo a camminare tentando di dissimulare tutto il terrore che devo aver impresso in volto.
    Poi accelero il passo.
    Alla fine corro.

    Non so quanti di voi nella loro vita abbiano infilato una chiave in una serratura in uno stadio di dissenteria terminale.
    Se non lo avete mai fatto, non potete capire la speranza, il senso di gioia, la fine imminente dell'incubo che si prova.
    Eccolo, il trono.
    È lì a tre metri da me.
    Sono il re dell'universo, sono Dio.

    Al rallentatore, con la colonna sonora di momenti di gloria in testa, sono a un metro dalla vittoria.

    Avevo gioito troppo presto.
    Avevo chiesto troppo a me stesso, al mio corpo, alla mia resistenza psicofisica.
    A 40 centimetri dalla salvezza, in pieno delirio di onnipotenza e ormai coi pantaloni calati, la disfatta.

    Uno dei giorni più tristi della mia vita: Il re è nudo.

  11. #91
    il grinch L'avatar di ryohazuki84
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari

    "Ma funziona così, il fondo funziona così: se compro a 10 domani deve valere 15, non c'è logica, non è gente di calcio. Non è cattiveria, è che non capiscono di calcio".
    per il discord di bar sport chiedete l'invito in pm

  12. #92
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Ombralonga, quella che sarebbe stata ultima edizione. Per chi non lo sapesse, l'ombralonga era una manifestazione in cui la gente beveva. Tanto. Pensare a un Vinitaly ma senza la parvenza di classe. Beceri veneti ubriaconi. Gente ovunque. Fila per ogni più merdoso baretto e per ogni cesso, chimico o di locali. Gente che vomita, che piscia sui muri. In tutto questo arrivo io con i miei cari amici. Trallalero trallala, andiamo a mangiare allo stand tedesco. Non so se i wurstel o i crauti, ma dopo poco aver mangiato sento un dolore. Dolore immondo. Fitte che mi piegavano in due. Intorno a me, famiglie felici ridono a fianco di punkabbestia in preda al vomito tra fiumi di vino e un mare di festanti.

    Non so che fare. Urge liberarmi ma non c'è luogo adatto o angolo non frequentato. Tento di raggiungere la macchina. Camminare mi provoca dolori lancinanti, ma mi confondo con quelli piegati a vomitarsi sulle scarpe, almeno la reputazione è salva, nessuno può distinguere un ubriaco da uno che sta per cagarsi addosso.
    Mi trascino alla macchina. Qui ho tre scelte. Cagarmi addosso, cagare in macchina o tentar l'impresa e guidare come un folle dribblando eventuali posti di blocco e arrivare a casa. Sono 6 km. 15 minuti senza traffico.
    "No, non mi cagherò addosso!" penso mettendo in moto. Guido da folle mentre sudo e mi lamento come un cane. Faccio la stradina di campi, probabilità polizia zero. Non so nemmeno quanto abbia corso, fatto sta che arrivo in 8 minuti a casa. Scendo, apro il portone, arrivo al bagno e... Beh, rimango sul water le 3 ore successive.
    Mi perdo l'ombralonga, ma ho vinto.
    La vana speranza di partecipare all'ombralonga l'anno seguente, però, viene infranta... Poco distante da casa mia, alla stazione dei treni, un ubriaco rimane oltre la linea gialla durante il passaggio a folle velocità di un treno merci. Risucchiato, morirà, rappresentando la vittima che molti detrattori dell'ombralonga evocavano da tempo per porre fine allo scempio della città di Treviso causato dall'alcol. E così, la speranza di ubriacarmi come un matto e rimorchiare le tipe devastate dal vino scompare come lacrime nella pioggia, come merda nello scarico, come un corpo risucchiato da un treno.

  13. #93
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    >Vinitaly
    >classe

    KEK

    la gente di classe va ad eventi come il Merano Wine Festival
    Ho smesso di supportare Bicio ma sostengo qaz_tan
    Citazione Originariamente Scritto da Baddo Visualizza Messaggio
    take a walk on the wild side! chi vive uhmando muore fappando.

  14. #94
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    In fabbrica ho imparato ad andare al cesso, ora cago ovunque e so anche cosa mangiare per cagare duro altrimenti è un dramma

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  15. #95
    Senior Member L'avatar di manuè
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    certo che mangiare e bere roba strana in ogni dove, pensando "niente di male potrà accadere" è da...
    se lasciati a se stessi i problemi tendono a risolversi da soli, se così non accade, allora è meglio lasciar perdere il tutto e passare ad altro.

    - gli ignoranti ignorano -

  16. #96
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Ombralonga, quella che sarebbe stata ultima edizione. Per chi non lo sapesse, l'ombralonga era una manifestazione in cui la gente beveva. Tanto. Pensare a un Vinitaly ma senza la parvenza di classe. Beceri veneti ubriaconi. Gente ovunque. Fila per ogni più merdoso baretto e per ogni cesso, chimico o di locali. Gente che vomita, che piscia sui muri. In tutto questo arrivo io con i miei cari amici. Trallalero trallala, andiamo a mangiare allo stand tedesco. Non so se i wurstel o i crauti, ma dopo poco aver mangiato sento un dolore. Dolore immondo. Fitte che mi piegavano in due. Intorno a me, famiglie felici ridono a fianco di punkabbestia in preda al vomito tra fiumi di vino e un mare di festanti.

    Non so che fare. Urge liberarmi ma non c'è luogo adatto o angolo non frequentato. Tento di raggiungere la macchina. Camminare mi provoca dolori lancinanti, ma mi confondo con quelli piegati a vomitarsi sulle scarpe, almeno la reputazione è salva, nessuno può distinguere un ubriaco da uno che sta per cagarsi addosso.
    Mi trascino alla macchina. Qui ho tre scelte. Cagarmi addosso, cagare in macchina o tentar l'impresa e guidare come un folle dribblando eventuali posti di blocco e arrivare a casa. Sono 6 km. 15 minuti senza traffico.
    "No, non mi cagherò addosso!" penso mettendo in moto. Guido da folle mentre sudo e mi lamento come un cane. Faccio la stradina di campi, probabilità polizia zero. Non so nemmeno quanto abbia corso, fatto sta che arrivo in 8 minuti a casa. Scendo, apro il portone, arrivo al bagno e... Beh, rimango sul water le 3 ore successive.
    Mi perdo l'ombralonga, ma ho vinto.
    La vana speranza di partecipare all'ombralonga l'anno seguente, però, viene infranta... Poco distante da casa mia, alla stazione dei treni, un ubriaco rimane oltre la linea gialla durante il passaggio a folle velocità di un treno merci. Risucchiato, morirà, rappresentando la vittima che molti detrattori dell'ombralonga evocavano da tempo per porre fine allo scempio della città di Treviso causato dall'alcol. E così, la speranza di ubriacarmi come un matto e rimorchiare le tipe devastate dal vino scompare come lacrime nella pioggia, come merda nello scarico, come un corpo risucchiato da un treno.
    Auspicavi che una punkabbestia ubriaca ti vomitasse durante una limonata?

  17. #97
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Ho cagato nella doccia di un campeggio
    Dato che lo stronzo era notevole l'ho spalmato con il piede per rendere piu facile l'opera di pulizia dell'acqua
    Ultima modifica di Cek; 12-05-18 alle 20:05

  18. #98
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e


  19. #99
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Cek sempre top

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  20. #100
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    Re: L'imbarazzo quando apri la porta del bagno e

    Meglio cosi che sedermi dove si è ssduto mezzo campeggio

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