
Originariamente Scritto da
Azad
Facciamo allora "Dare del FROCIO ad un frocio".
Dai, non guardiamo il dito invece che la luna e astrai un po' dalla parola specifica, era per fare un'esempio di una cosa "VERA REALE ED INOPPUGNABILE" (il negro ha la pelle nera, e Tiziu č natu col cazzu) ma che comunque nella societą attuale e civile conta come insulto.
Comunque hai beccato esattamente il punto della questione.
"Negro" adesso č un insulto perchč lo č diventato, partendo da una condizione "neutra" ma venendo utilizzato in maniera dispregiativa fino a quando una parola che in sč non ha un carattere negativo assume infine connotati di insulto nel linguaggio comune e viene pił o meno universalmente riconosciuta come tale.
Stabilito quindi che il linguaggio č una convenzione ed in quanto tale mutabile e dipendente dal contesto, e che quindi una parola puņ non nascere come insulto ma diventarlo, proseguiamo.
Maschio o femmina in sč non č un insulto (poi, vai a dare della femmina a Peppe il palestrato partenopeo pippatore, e dimmi come la piglia

), MA lo puņ diventare nel caso in cui sia un atto "prevaricatorio" nei confronti di qualcuno nella specifica condizione in cui sentirsi dare del maschio invece che della femmina ha un particolare peso emotivo e sociale.
Fermo restando poi che, come nel caso della tipa inglese che ha perso il lavoro, non č che č una tua opinione che quello sia maschio o femmina e come lo devi chiamare, Č LA LEGGE
Stessa questione di cui sopra.
Cosa sia un insulto e cosa non lo sia non č una roba scritta nella pietra, proprio perchč si basa su un linguaggio che per sua natura ha sfumature, situazioni contestuali, eccetera.
Se "coglione scopacapre" lo scrivo sul giornale mi becco una querela e ci perdo la casa, se lo scrivo a te mi becco un ban, se lo dico ad un amico che mi ha fregato l'ultimo pezzo di pizza ci ridiamo sopra.
Se utilizzo il genere sbagliato, di proposito, con un amico ci ridiamo sopra, se lo scrivo a te mi rispondi con un

o con un

, se lo faccio pubblicamente, e in un contesto di lavoro, nei confronti di una persona transessuale, sto cagando fuori dal vaso.
Vabbč, qui mi sfondi una porta aperta. Io lo dicevo solo come aggravante delle posizioni della tipa inglese, che 'sti discorsi li faceva pubblicamente e nel contesto del posto di lavoro da cui l'hanno rotocalciata.
Dato che come abbiamo visto, il concetto di insulto dipende dal linguaggio e dal contesto, non hai neanche "il diritto" di "insultare" (perchč come abbiamo visto, il concetto di insulto dipende dal linguaggio e di conseguenza dal contesto e dalla convenzione) qualcuno dandogli della MASCHIA perchč cosģ ti gira, in nome del "diritto di realtą" (Ben Shapiro Intensifrizz

)
Idem con patate. Non č la parola in sč, č il contesto in cui viene usata. Poi non si capisce sulla base di cosa, se non la tua opinione personale, le altre declinazioni/peggiorativi/eccetera dello stesso sostantivo sarebbero CHIARAMENTE insulti, gią se chiedessi a me "maschiaccio" e "femminuccia" possono benissimo essere considerate parole neutre o genericamente descrittive (la prima per una ragazza con atteggiamenti/vestiario/stile mascolino, la seconda č semplicemente un vezzeggiativo).
Adesso, non sono aggiornato sui personaggi di J4S e potrei sbagliarmi, ma chiaramente non mi voglio mettere a spiegare i codici ad una (ex?) forza dell'ordine, quindi correggimi se sbaglio.
Ma le varie "minacce", "stalking", "mobbing" eccetera, non sono forme di violenza (prevaricazione, danno, chiamali come vuoi ma ci siamo capiti sul concetto) non fisica riconosciute dalla legislazione italiana?
Secondo me č pił simile a
Sei in sedia a rotelle e la gente se ne sbatte di costruirti le rampe e quando fai presente che perfavore vorresti salire al secondo piano ti rispondono "AH STORPIO!" o si lanciano in dibattiti per spiegarti a te, che sei quello sulla sedia a rotelle, come tu abbia o meno il diritto di andarci, al secondo piano, perchč se sei in una sedia a rotelle la natura stessa ha voluto che tu al secondo piano forse non dovresti poterci andare?
Mi dispiace, ma anche cazzi tuoi.
E poi boh, se siamo d'accordo su che colore č
QUESTO e su che colore č
QUESTO, e quindi siamo tutti d'accordo su come utilizzare i semafori senza investirci l'un l'altro, per me li possiamo anche chiamare
SBARABODOLINO e
FRIPPILUPPOLO, anche se questo mi toglie la possibilitą di blastare gli ESSEGGEIDABLIU sull'internet
