
Originariamente Scritto da
Rage
Ma
Ora mi sono più chiare alcune cose che leggo in questo thread e alcune obiezioni/congetture astruse (non mi riferisco a te ma a chi sproloquia pensando di avere cognizione di causa).
Allora, in Lombardia la situazione è questa. I mezzi pubblici sono MOLTO usati, perchè non siamo a Roma dove è tutta un'unica babele che negli anni si è espansa rimanendo città, qui in Lombardia i capoluoghi hanno tutto un tessuto di paesini minori attorno. La gente che si sposta tra paesini, tendenzialmente, lo fa in auto, ad eccezione degli studenti che in genere si spostano in pullman per andare a scuola.
Ma per spostarti verso i capoluoghi o le città più grosse è normale usare i mezzi, che comunque sono già ingolfate dal loro traffico interno. Questo vale per gli studenti così come per i lavoratori.
E ti dirò di più, una piccola chicca: spesso è la norma anche per il personale ospedaliero, siccome gli affitti a Milano città o Bergamo zona ospedale sono particolarmente costosi (grazie palazzinari infami), tra il personale ospedaliero è prassi prendere appartamenti condivisi coi colleghi in qualche paesino nei dintorni e poi raggiungere l'ospedale coi mezzi

Quindi, sì, moltissima gente si sposta sui mezzi pubblici, soprattutto per andare a Milano.
Per quanto riguarda i luoghi di lavoro, campa cavallo.
Quello che si è cercato più volte di far capire in questo thread, schiantandosi contro il muro dei Bobi di turno, è che il punto delle misure restrittive non dev'essere la severità, ma la specificità. Tu puoi anche dare la pena di morte a chi viola il coprifuoco o alle aziende che fanno lavorare gente conclamata positiva, ma se poi non fai controlli e non applichi le sanzioni, sei solo una tigre di carta. Ecco, la situazione è quella.
Nelle grosse città hai già il puttanaio dei mezzi pubblici, fuori dalle grosse città hai tutto il tessuto sterminato di PMI più o meno artigianali, più o meno familiari, sparpagliate su tutto il territorio, dove si fa un po' il cazzo che si vuole e gg.
Aggiungici problemi fisiologici tipo la quantità di lavori precari e finti autonomi, tali per cui chi ha i sintomi del covid o è stato a contatto con positivi e deve aspettare 7 giorni per un tampone nel frattempo non riceve i giorni di malattia dal medico o non vuole prenderli per non assentarsi dal lavoro per paura di ritorsioni, quindi non dice nulla a nessuno e rischia di contagiare gli altri.
Per questo è ridicola la misura del coprifuoco, non perché non puoi fare l'aperitivello
uè figa zio, ma perché è l'equivalente di stare su una nave che affonda e cercare di svuotarla con un secchio. Le persone (poche, relativamente) che "salvi" con una misura del genere hanno poi 5, 10, 15 volte la probabilità di infettarsi altrove, con "altrove" = in attività di basilari sopravvivenza umana quali spostarsi e lavorare, quindi non hai effettivamente prevenuto una sega di niente.
E mentre i cialtroni ti dicono "tra un paio di settimane vedremo se questa misura ha avuto effetti", la verità è che tra un paio di settimane avrai perso due settimane in cui non sono stati minimamente toccati i veri nodi della questione, cioè mezzi pubblici, luoghi di lavoro e scuole.
Ma si capiva che il coprifuoco era una buffonata già per come è stato presentato come misura "contro la movida lombarda", e chiunque non abbia presente com'è la Lombardia giù a bersi la puttanata della movida. Che cazzo di movida vuoi avere in Lombardia a metà Ottobre? La cosa che più ci si avvicina la trovi esclusivamente a Milano, per il resto ti stai praticamente solo accanendo sui pub e ristoranti dei paeselli di diecimila anime che dovranno fare meno clienti causa terrorismo + chiudere prima, col risultato che i quattro stronzi che prima si trovavano al pub o ristorante ora si trovano comunque nelle proprie abitazioni e se ne stanno comunque insieme ad un tavolo senza mascherine, con la piccola differenza che le abitazioni private sono meno controllabili degli esercizi commerciali (that is, se esistesse la volontà di applicare controlli

).
Questa è la situazione in modo sintetico ma abbastanza esaustivo.