
Originariamente Scritto da
Gilgamesh
Il molto rispettabile Andrea Crisanti esalta il modello cinese come unica soluzione per contenere il contagio, grazie al tracciamento di milioni di asintomatici. Comunque la si pensi sulla pericolosità degli asintomatici — oggetto di uno scontro tra scienziati che per virulenza e oscurità ricorda certi infuocati concili del Cristianesimo delle origini — resta il problema che per realizzare il modello cinese su vasta scala bisogna essere la Cina, avere i suoi mezzi economici e soprattutto la sua concezione disinvolta delle libertà individuali. C’è ancora una certa differenza tra un Paese dove si invita la gente a rinchiudersi e un altro dove la si rinchiude e basta. Le chiavi di casa, in una dittatura, vengono girate dall’esterno.
Dai tempi di Mao, la Cina comunista esercita un discutibile fascino nelle nostre contrade. Se allora le ragioni erano ideologiche, adesso riguardano la mera sopravvivenza. Chi ha paura di morire o di fallire è disposto a rinunciare alla libertà in cambio della sicurezza, anche perché gli sembra che le uniche libertà rimaste siano quelle di morire e di fallire. In guerra, come durante una pandemia, le democrazie reagiscono agli attacchi in modo lento e disarticolato, eppure di solito finiscono sempre per vincere. Forse perché quella libertà che all’inizio le rende così fragili, alla lunga fornisce loro la forza per resistere e reagire. Come sa bene anche quel liberale asintomatico di Crisanti.