3 mesi a casa pore stelle, che condanna. Annulliamo tutte le vacanze estive per i prossimi 15 anni così sforniamo tutti geni per rimediare a tre mesi a casa che li hanno trasformati in ritardati.
Bene ha fatto la Farnesina a convocare l'ambasciatore francese. Quanto accaduto a Bardonecchia ti rende preda del nemico.
Và come spuntano come blattetra l'altro proprio quelli che ti aspetti, chissà perché
Ma sì facciamo finta che il problema siano i sei mesi di didattica a distanza. Siete veramente dei poveracci senza spina dorsale, i tipici paraculo per cui è giusto fare sacrifici, purché li facciano gli altri.
Io sono in cassa integrazione e probabilmente a marzo non ho nemmeno il posto a cui tornare.
Per cui io sacrifici ne faccio.
Il punto è che li faccio senza pretendere che in una situazione eccezionale non si debba farne e li si faccia solo per il capriccio di salvare i vecchi come lasci intendere tu. Nella tua realtà si potrebbe andare avanti come sempre, tutto normale, niente da vedere. Ma non è così. Si può farsene una ragione o dar di matto e farsi esplodere in piazza, ma quale sia la scelta non cambia il fatto che la situazione è in tutto il mondo critica.
Tu stesso, poi, ammetti che il problema non siano i sei mesi di didattica a distanza quindi ti contraddici da un post all'altro, visto che prima hai urlato di cavallette e punizioni bibliche sui ragazzi in DAD
Per carità, è un buon modo di intrattenere una discussione da soli, senza voler ascoltare o comprendere le posizioni degli altri. Basta assumere tutte le posizioni. Sarebbe bello saperlo fare con abilità![]()
Ultima modifica di Necronomicon; 21-11-20 alle 22:09
Bene ha fatto la Farnesina a convocare l'ambasciatore francese. Quanto accaduto a Bardonecchia ti rende preda del nemico.
Siamo al punto anche per cui va anche specificato che i 6 mesi in DAD non sono 6 mesi ma ammesso e non concesso che tutto riprenda come prima, da metà gennaio, sarà poco meno di un anno? Al minimo eh, senza contare altre chiusure future e/o DAD a intermittenza. Cioè quasi il doppio di 6 mesi.
Capisco che se qualcuno è sottoistruito può pensare che un liceale faccia tre mesi pieni di nulla senza compiti estivi e che nelle università non esistano le sessioni estive, ma un anno scolastico non dura effettivamente sei mesi da nessuna parte.
Comunque per il tenore dei ragionamenti il punto non è che tu debba fare sacrifici e quindi ne fai.
E' che è giusto così perchè dovevi imparare a rinunciare.
Allo stipendio![]()
Marzo, Aprile, Maggio, Giugno avrebbero chiuso il 10 per cui non lo contiamo. La chiusura è stata fatta a novembre, mese in cui siamo ancora, contiamolo tutto.
4 mesi sono ad oggi. Se contiamo dicembre e gennaio sono 6.
"6 mesi in dad non sono sei". No, hai ragione non sono ancora 6.
Capisco che se qualcuno è sottoistruito possa non saper contare.
Puoi punzecchiarmi quanto vuoi sulla perdita di lavoro, che mi frega. Io la vivo con moderata calma, tu evidentemente no. Non so che dirti.
Ci mancherebbe solo che tu venga a dirmi che il tuo lavoro non ne ha affatto risentito del lockdown così da rendere ancora più incomprensibili i tuoi messaggi pieni di rabbia.
Ultima modifica di Necronomicon; 21-11-20 alle 22:33
Guarda, te lo spiego perché un po' mi fai pena e un po' ti credi furbo.
Il problema è che a fine Novembre dell'anno 2020 tocca ancora leggere di gente che sproloquia sui giovani che han fatto le vacanze. I giovani eh, mica tutto il resto della popolazione. Che hanno fatto le vacanze, noto veicolo di contagio che però ha temporeggiato per aumentare a Settembre inoltrato perché sì. Però erano i giovani, durante le vacanze estive. E no, io non le ho fatte le vacanze estive, prima che cerchi di fingerti sveglio, per me sarebbe facilissimo prendermela coi giovani e con chi si è fatto le vacanze estive, tanto non rientro in nessuna delle due categorie.
Per il resto, a parte non essere sei mesi, il problema è che anche solo i pochi mesi dopo la primavera hanno fatto registrare un calo d'iscrizioni e aumentare il tasso d'abbandono. Hanno anche colpito i lavoratori più precari, molti sono quelli che coi soldi del lavoro si pagano gli studi per esempio, moltissimi altri, la netta maggioranza, sono appunto "i gggiovani".
Per inciso sono gli stessi che, a fronte di un'istruzione più bassa, avranno accesso a lavori meno qualificati e retribuzioni più basse. Oltre ovviamente ad accollarsi le badilate di debito che si stanno facendo ora (sputtanandolo in manovre ridicole), che verrà ripagato con un costo della vita più alto.
E che un domani, non quando sarai morto e sepolto e quindi non saranno più cazzi tuoi, ma un domani abbastanza recente nel futuro, saranno gli stessi che dovranno mandare avanti la baracca, sia come produttività che come contribuzione, e idealmente procreare affinché il sistema si perpetui.
Questo è il problema, per quello che vale spiegarlo a gente che palesemente non capisce un cazzo e che è buona giusto a fare le paternali da vecchio incancrenito.
E nessuno ne stava parlando qua, mi pare.
Quelli che dovevano iscriversi all'università in primavera, ad Aprile, hanno fatto 1 mese di DAD tuttalpiù. Pensare che sia la didattica a distanza ad averli convinti a non iscriversi all'università è una fesseria. Presuppone che 13 anni di istruzione non siano resistiti a un mese di "assenza" di istruzione. Invece ha solo a che fare con la situazione economica, non con la chiusura della scuola.Per il resto, a parte non essere sei mesi, il problema è che anche solo i pochi mesi dopo la primavera hanno fatto registrare un calo d'iscrizioni e aumentare il tasso d'abbandono. Hanno anche colpito i lavoratori più precari, molti sono quelli che coi soldi del lavoro si pagano gli studi per esempio, moltissimi altri, la netta maggioranza, sono appunto "i gggiovani".
Ok, e quindi? Cioè, il punto di questo rantolo, alla fine quale sarebbe? Che bisognava tenere aperte le scuole? Che bisognava lasciar morire i vecchi perché il virus ammazza solo loro?Per inciso sono gli stessi che, a fronte di un'istruzione più bassa, avranno accesso a lavori meno qualificati e retribuzioni più basse. Oltre ovviamente ad accollarsi le badilate di debito che si stanno facendo ora (sputtanandolo in manovre ridicole), che verrà ripagato con un costo della vita più alto.
E che un domani, non quando sarai morto e sepolto e quindi non saranno più cazzi tuoi, ma un domani abbastanza recente nel futuro, saranno gli stessi che dovranno mandare avanti la baracca, sia come produttività che come contribuzione, e idealmente procreare affinché il sistema si perpetui.
Butti sul piatto troppe cose e il discorso diventa convulso.
Non so se qui è prassi non aver frequentato il liceo, o se arrivati ad un certo punto ci si dimentica del tutto com'era - i liceali finito l'anno hanno dei compiti da fare. No, farli dopo 4 mesi di DAD non è la stessa cosa, perchè la DAD è stata una merda praticamente in tutta Italia. Sì, servono e non sono tanto per. In quarta e quinta superiore si possono fare i test d'ammissione all'Università. In quinta dovresti avere l'esame. Praticamente ogni università ha la sessione estiva per dare gli esami.
Quantificare la perdita d'istruzione nel numero dei giorni di chiusura ufficiale delle scuole dell'obbligo può anche farti comodo, ma non rende l'idea del danno, quindi vedi tu su cosa basare il tuo pensiero e soprattutto se vuoi identificare "i giovani" come i generici quattordicenni o considerare anche tutto il resto della platea che è vicina a finire la scuola dell'obbligo e gli universitari (che sono quelli nella fascia d'età che oltre a "vivere" di più la situazione tra i giovani, sono anche quelli che rischiano di subire di più il contraccolpo visto che dovranno inserirsi nel mondo del lavoro quando saremo ancora di più con le pezze al culo).
Come dici bene nel post dopo, non è stata "solo" la didattica a distanza, ma anche la situazione economica. Che ha colpito dove ha colpito, da qualche parte di più e da qualche parte di meno. Ma secondo qualcuno chi è già stato colpito dovrebbe continuare a rinunciare perché sì
Questo senza entrare in altre dinamiche a cui ovviamente alcuni qui dentro sono completamente estranei, come il fatto che ad un colloquio di lavoro, o in fase di assunzione, essersi diplomati con l'esame-fuffa dell'anno 2020 pesa. Essersi laureati magari nel 2021 con più di un anno intero in DAD, pesa. Chi non frequenta in università non è "in DAD", come qualcuno ha scritto prima. Studia a casa, ma va a dare l'esame in sede. C'è un docente che assegna un punteggio, un documento ufficiale (il libretto) firmato e certificato. E' diverso dal dare l'esame online, con un'interrogazione (per forza di cose) orale, esattamente come è diverso fare un'università "vera" da una online.
Nel mondo lavorativo queste cose contano, è il motivo per cui la laurea di eCampus è carta da culo mentre la laurea online in Ingegneria Informatica rilasciata dal PoliMi è valida quanto la controparte cartacea. Poi si può discutere che sia giusto o meno, ma la verità è che lo stigma verso gli studi online esiste eccome, e il fatto che fosse l'unico modo del 2020 non sarà accettata come scusante, non è una cosa a cui interessa all'azienda, che oltre al candidato diplomato/laureato online ha N altre candidature di persone che si sono diplomate/laureate prima o dopo in modo convenzionale.
Quanto al tuo lavoro, io non ti punzecchio, stavo usando la stessa logica da mentecatti che si è letta nei post prima per la tua situazione. E' la stessa cosa eh, l'ho scritto anche prima, la tua situazione è così e questo è, la DAD ora va applicata e così è, ma un conto è dire che la situazione è quella e parlarne senza uscite da cialtroni boomer rincoglioniti, un altro è dire che sia giusto così perché tizio o caio devono imparare a stare al mondo o che altro. Io, per esempio, non mi sognerei di dire che è giusto che tu sia in cassa integrazione, è una cosa un po' diversa da dire che è una conseguenza della situazione eccetera eccetera. Il punto, parecchio esplicito, era solo quello, il fatto di dover leggere discorsi del genere che sono roba da poveracci![]()
PS: sì il mio lavoro ha risentito del lockdown, nel senso che ora faccio due lavori (di cui uno trovato ad Agosto), in queste settimane ho dovuto rifiutarne altri due per orari incompatibili. Il contro è che nessuno è il lavoro dei sogni anche se mi trovo bene in entrambi, e che domani ho la sveglia alle 5, il pro è che nonostante tutto è una situazione migliore della media pare.
Ultima modifica di Rage; 21-11-20 alle 23:10
Ah dimenticavo, cosa propongo di fare? CIG per la PA e tassa di solidarietà per pensioni >2000€, col gettito ci finanzi quello che vuoi e delle vere politiche attive per lavoro, che servono trasversalmente tanto ai giovani quanto ai molto meno giovani (e tra un po' serviranno anche a molte più persone). Come ho detto, la DAD ormai è necessaria, metterlo in culo ulteriormente ai virgulti giovani untori invece nofatto quello poi per me possono anche riaprire tutte le attività per clientela esclusivamente statale o di pensionati, e tenere blindati tutti gli altri, mi va benissimo.
Veramente molte università stanno facendo esami da remoto, dici che tutti quegli studenti avranno segnato sul libretto *nota: questo esame non vale un cazzo* così le aziende eviteranno di assumerli?
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Ripeto, nessuno dice che sia la migliore situazione possibile ma è la situazione che c'è. Quel che dico io è che tra tutti i sacrifici che si stanno facendo quello degli studenti in dad è il meno dannoso e tutti si lamentano su quello perché è, alla fine, l'unico che ormai riguarda la gran parte di chi protesta qui dentro. Io penso che i genitori che hanno una attività alberghiera in questo momento non siano preoccupati del figlio che fa la dad invece di lezioni in presenza.
Per me pensare che chi si sia laureato nel 2019 o nel 2020 durante il lockdown sia condannato alla damnatio memoriae è una cretinata bella e buona
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Ormai penso che gran parte delle università siano passate al libretto elettronico, il docente non firma più il libretto come un tempo.
Infatti alcuni amici che conosco dovettero inseguire qualche prof perché non aveva ancora registrato elettronicamente l'esame dato e dal libretto non contava un cazzo già qualche anno dopo che mi ero laureato. Immagino ora non esista proprio alcuna controparte cartacea degli esami sostenuti.
Io il problema, comunque, lo vedo più sui più piccoli.
La non frequenza, oltre alla pur trascurabile lacuna istruttiva, priva i bambini di un passaggio educativo e sociale estremamente importante.
L'importanza di state seduti ed ascoltare un insegnante, i primi rapporti sociali, vanno ben oltre l'istruzione stessa.
Dalle mie parti, pur potendo, si è fatta una violenza psicologica assurda per scongiurare il rientro degli alunni.
Sarà retorica, ma il punto resta la superficialità di chi sa di avere lo stipendio assicurato.
I più piccoli, a parte qualche caso, stanno tutti andando a scuola.
Per dire, qua in zona gialla vanno in presenza persino le matricole universitarie
Poi ci sarà la regione che decide di chiudere tutto, ma immagino il problema sia sostanzialmente garantire i protocolli e tamponare i bimbi per farlo. Quando dico che qua in veneto tamponano a ogni raffreddore i bambini non sto esagerando. Ci sono bambini che hanno fatto più di un tampone da quando è iniziata la scuola, per sintomi o contatti con sintomatici. Magari in regioni peggio organizzate fan fatica a star dietro anche ai tamponi dei bambini e avranno deciso di chiudere, ma insomma, questi mesi non sono come il lockdown precedente e non lo è nemmeno la dad