SVEZIA, IL PARLAMENTO APPROVA UNA NUOVA LEGGE: IL GOVERNO POTRÀ ADOTTARE PER LA PRIMA VOLTA DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA MISURE RESTRITTIVE PER FRENARE L’AUMENTO DEI CONTAGI
Aggiornamento 11 gennaio 2021: Venerdì scorso il parlamento di Stoccolma ha approvato una legge che conferisce al governo poteri extra per frenare la diffusione del nuovo coronavirus in Svezia. La nuova legge sarà in vigore dal 10 gennaio al 30 settembre 2021 e, per la prima volta dall’inizio della pandemia, consente l’adozione di misure restrittive per contrastare i contagi. Si tratta di un cambiamento di approccio significativo nella lotta alla COVID-19, considerato che, fino ad ora, il governo svedese aveva fatto affidamento esclusivamente a raccomandazioni stringenti non vincolanti.
Con la nuova legge – si legge in un comunicato ufficiale del parlamento – il governo potrà limitare gli orari di apertura e chiusura e il numero di persone all’interno di negozi, attività commerciali e luoghi ricreativi e culturali, come teatri, piscine e palestre, e la partecipazione a raduni ed eventi pubblici di grandi dimensioni. In caso di violazioni le autorità potranno multare le persone e ordinare la chiusura delle attività. A tal proposito, il parlamento ha invitato il governo a prevedere forme di risarcimento alle aziende costrette a chiudere o colpite in qualche modo dagli effetti della pandemia.
Il governo non ha il potere di limitare gli orari in cui è possibile circolare per strada, come avviene nella maggior parte dei paesi europei, o di limitare il numero delle persone nelle abitazioni private perché tali misure violerebbero diritti costituzionali come la libertà di circolazione, spiega The Local.
In un provvedimento separato, il governo ha consigliato l’uso delle maschere facciali sui mezzi di trasporto pubblico nelle ore di punta.
La decisione arriva mentre la Svezia, che ha il più alto tasso di mortalità pro capite per COVID -19 di tutti i paesi scandinavi, lotta per combattere la seconda ondata del virus con i reparti di emergenza che si stanno riempiendo fino alla capacità critica. Al momento risultano occupati 596 posti di terapia intensiva sui 763 disponibili.
«Abbiamo molti pazienti ricoverati in unità di terapia intensiva, e non vi è alcun segno di tale diminuzione. Sfortunatamente, lo stesso vale per i decessi», ha dichiarato l’epidemiologo di Stato svedese, Anders Tegnell.
Negli ultimi 14 giorni, sono stati segnalati 725 casi ogni 100mila abitanti, tra i tassi più alti in Europa, superiore a Francia (272), Germania (319), Italia (335) e Danimarca (590). Il dato potrebbe essere anche più alto, a causa del minor numero di test effettuati durante il periodo natalizio, ha precisato Karin Tegmark Wisell dell'Agenzia di sanità pubblica. Il 21% delle persone testate è risultata positiva.
L'Agenzia del farmaco svedese ha stimato che circa 40mila persone hanno ricevuto la prima dose del vaccino. Ma si tratta di dati ancora provvisori.