Un pubblico ringraziamento a David™ che si è immolato per il bene di tutti![]()
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terza dose fatta![]()
boh questa roba del green pass obbligatorio per lo smartworking sui vari siti di news non si capisce, qualcuno dice si, qualcuno dice no, qualcuno dice che dipende da come s'interpreta la legge
ora vedo il DPCM, anche se sarà una rottura di righe che vacci a capire/vallo a trovare..
E comunque una cosa è chiara, basta una sola risposta chiara da parte del Governo nelle millemila domande/faqs. Nel settore privato, al lavoratore in smarworking va controllato o meno il green pass? si/no. semplice.
il datore di lavoro potrà controllare i green pass anche una settimana prima la loro validità ovviamente questo tipo di controllo funzionerà per chi avrà il green pass valido grazie alla vaccinazione.
mentre invece per chi ce l'avrà grazie al tampone il tempo non dovrà superare le 48 ore prima.
ovviamente come specificato dovranno ottemperare con il green pass che siano vaccinati o tamponati pure tutti quelli che lavorano in smart working!![]()
I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano. Capitan Harlock
I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano. Capitan Harlock
nella news che ha postato bicio!
https://www.open.online/temi/smart-working/
I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano. Capitan Harlock
Prova a metterti un attimo nella sua testa.
I duri e puri stanno vivendo in un mondo distopico in cui uno stato semi-dittatoriale li sta costringendo a fare da cavie per gli interessi oscuri di lontane multinazionali del farmaco, e sta usando uno strumento elettronico per "schedare" i dissidenti e costringerli a fastidiose ed inutili pratiche semi quotidiane per spingerli a cedere.
Si vedono come la resistenza, i pochi lucidi rimasti che lottano per la libertà come ultimo argine a tutto questo.
Val bene uno stipendio.
Ed occhio che gente che arriva davvero a questo punto, poi man mano che si estrania dalla realtà può davvero fare di tutto.
Fortunatamente non credo che abbiamo 8mln di persone ridotte in questo modo.
Scherzi?
Sono quelli che non hanno mai chiuso...
Il tampone è velido per il GP a livello europeo... non credo sia una cosa che può decidere lo stato Italiano.
Al massimo potrebbe dire che per lavorare non basta avere il GP, ma bisogna avere un certificato di avvenuta vaccinazione (o di guarigione recente o poche eccezioni)
Lo scopo del GP è duplice: spingere la gente a vaccinarsi e riaprire con maggiore sicurezza le attività.
Un ristorante con 100 persone "libere" è meno sicuro di un ristorante con 100 persone col GP
Questa è una paraculata che stavano facendo in molti, non solo i veri novax.
Anche gente che non percepisce il rischio del covid, che non vuole accollarsi la rottura di palle del vaccino e che quindi aspetta che si vaccinino tutti gli altri per poterselo evitare con maggiore sicurezza.
Cmq si, i discorsi del tipo "eh ma oramai che l'85% della popolazione è vaccinata, il GP non serve più. Toglietelo" sono di una paraculaggine tale da prenderli a mazzate sui denti
Meanwhile dalle risorse umane è arrivata la mail che dice che o si ha il greenpass o si è automaticamente ritenuti assenti ingiustificati,senza stipendio ecc ecc.
Vedremo se verrà applicata, perché ho il sentore che ci saranno figli e figliastri..
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I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano. Capitan Harlock
boh io sta roba dello smartworking non la trovo da nessuna parte, manco sulla gazzetta ufficiale ne sul sito del governoo alcuni giornali hanno indiscrezioni, o sono un cane io a trovare la roba, o qualcuno ha scritto sta roba da qualche parte e tanti la stanno copia/incollando sulle loro testate giornalistiche
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https://www.ilfoglio.it/salute/2021/...prova-3156549/C’è una curva a cui dovremmo prestare particolare attenzione, nel dibattere dell’utilità della vaccinazione. È una curva pubblicata in un lavoro, per ora ancora in fase di preprint, da un gruppo di ricercatori olandese. Questi ricercatori hanno analizzato le caratteristiche virologiche di 161 casi di reinfezione post-vaccinale occorsi in Olanda in una popolazione di 24.706 sanitari vaccinati, utilizzando la Pcr per determinare il ceppo e la quantità del virus nei tamponi naso-faringei e quindi provando a coltivare il virus a partire dai campioni ottenuti dai soggetti infetti.
Innanzitutto, come ci si poteva aspettare, le infezioni nei soggetti vaccinati, come in un gruppo di controllo non vaccinato, sono risultate dominate dalla variante Delta del virus, quella che ormai è divenuta ovunque prevalente. Per quanto riguarda la quantità di virus nei tamponi nasofaringei, nei rari casi di reinfezione post-vaccinale non si è osservata una differenza statisticamente significativa rispetto a chi non si era vaccinato; la variante Delta, cioè, se e quando infetta un soggetto già vaccinato, produce una carica virale paragonabile a quella ritrovabile in un soggetto non vaccinato. Tuttavia, anche in questo lavoro, come in altri precedenti, si è osservata una diminuzione rapida (in tre giorni dopo i sintomi) della carica virale nei soggetti vaccinati, mentre sappiamo che questa diminuzione (e la corrispondente diminuzione di infettività) è nei soggetti non vaccinati molto più lenta, con una molto più prolungata capacità trasmissiva nel tempo.
Fin qui, il lavoro conferma dati precedentemente ottenuti altrove; il dato più interessante, tuttavia, lo si è ottenuto paragonando la capacità da parte del virus di invadere una coltura cellulare a parità di quantità di virus da soggetti non vaccinati e vaccinati. Questa capacità, misurata come probabilità di riuscire a coltivare il virus da un campione con una certa carica virale misurata mediante Pcr (valore di Ct), è risultata maggiore nei soggetti non vaccinati rispetto a quelli vaccinati. A parità di carica virale, in altre parole, i primi sono risultati molto più infettivi dei secondi. Dunque, non solo i vaccinati si infettano molto di meno, non solo se infetti diffondono comunque il virus per un arco di tempo molto minore, ma anche – se questo studio preliminare risulterà confermato – il virus diffuso ha capacità infettiva ridotta. Questo dato preliminare è coerente con quanto già osservato in Israele e pubblicato sul New England Journal of Medicine: ogni volta che si cerca la sorgente di una infezione di soggetti vaccinati, all’inizio della catena si trova un soggetto non vaccinato – in accordo con i dati appena discussi del gruppo olandese, che indicano una molto maggiore infettività del virus a partire da questi soggetti.