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Non cambierebbe molto al momento.
Invece di avere la gente in malattia per non farsi il tampone avresti la gente in malattia per non farsi il vaccino.
Sulla scuola c'è gente che è andata avanti mesi prenotando e poi disdicendo all'ultimo l'appuntamento, fermo restando che l'obbligo per lavorare farà la fine dell'obbligo per le scuole: una scappatoia ci sarà per forza di cose, perchè essendo il lavoro un diritto costituzionale non è che puoi mandare sotto i ponti chi il vaccino non vuole proprio farlo.
Invece dell'obbligo di tampone magari avrai una multa.
Ma quello è... non si scappa.
Te l'ho scritto già l'altra volta... la prospettiva è quella già vista per i vaccini "obbligatori" dei bambi nella scuola.
Non potrà esserci nulla di diverso
Le malattie per cui i bambini devono essere vaccinati non hanno mai causato pandemie che hanno bloccato l'intero mondo. Sono certo che dopo aver chiuso l'intero paese per due mesi, protratto chiusure di intere categorie di attività per altri mesi, visto morire 130.000+ persone, volendo potrebbe tranquillamente esserci qualcosa di diverso. Eccome. Se morissero centomila bambini l'anno di morbillo, vedi come cambierebbe l'approccio all'obbligatorietà. Anche la salute è un diritto costituzionale.
Furbi a fare l'assenza per malattia e poi andare a protestare davanti alle telecamere.
Mi sa arriverà qualche licenziamento disciplinare![]()
Ma è un win winnon si lavora e si viene pagati, magari se un'azienda è piccola va in sofferenza, quindi si passa a fare la cassa integrazione, poi magari fallisce, ti prendi la disoccupazione e puoi mettere sul curriculum e andare in giro dicendo "a capo dell'azienda per cui lavoravo c'era un incapace che sicuramente si è fregato i soldi per fare la bella vita, poi ci credo che le aziende falliscono"
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Sì, ok, però occhio, perché non è che mettendo alle cose il suffisso "diritto costituzionale", allora tutto è lecito eh!
I diritti non sono tutti uguali; altri valgono più di alcuni in determinate circostanze, mentre altri possono non avere alcuna validità o venire, legalmente, negati in certi casi.
No, non è quello il problema.
Ai tempi della Lorenzin si sollevò una questione: da una parte il diritto alla salute (più vaccini più la comunità è al sicuro), dall'altro il diritto allo studio.
Sono due diritti che ad un certo punto possono confliggere.
Io come Stato ho il diritto di "obbligarti" a fare il vaccino X per proteggere la salute della comunità, ma visto che non posso fisicamente obbligarti coi carabinieri, te di fatto sarai comunque libero di rifiutarti. A quel punto se siamo di fronte ad un servizio non essenziale (l'asilo, ad esempio) non ti ci faccio iscrivere e bon.
Se viceversa sono di fronte ad un diritto garantito dalla costituzione (l'istruzione obbligatoria) devo trovare un compromesso: paghi una multa ogni anno, e tuo figlio si iscrive a scuola... magari finendo per giocare a ricreazione con quel ragazzino immunodepresso per il quale il morbillo potrebbe essere una condanna.
Già funziona così sulla carta... e dico "sulla carta" perchè non mi risulta che molta gente abbia pagato quelle famose multe.
Sul lavoro vale la stessa cosa.
Un discorso è dirti che quello specifico lavoro non puoi farlo (ad esempio il medico), ma poi sei libero di fare altro.
Un discorso completamente diverso invece è privarti del diritto costituzionale al lavoro se non ti sottoponi a vaccinazione.
E' un altro caso in cui due diritti diversi si trovano a confliggere: è esattamente quello che già succede per i ragazzini a scuola.
Per intenderci: potrebbero mettere l'obbligo di vaccinazione per andare al ristorante, ma dubito possano metterlo per lavorare.
La gravità della malattia è indifferente, non fosse altro che in una popolazione che indipendentemente dai novax si è vaccinata all'80% e più, il covid già non è più il flagello che abbiamo conosciuto lo scorso anno.
Non lo è più grazie a chi si è vaccinato, chiaro. Non per merito di altri.
Ma non lo è più.
Quindi non può in nessun caso essere giustificabile il mandare la gente sotto i ponti perchè non vuole vaccinarsi.
Parere di osservatore esterno che non è certo un membro della corte costituzionale eh
Però mi sembrano abbastanza evidenti le similitudini e gli scenari possibili.
E speriamo che le due dosi coprano per abbastanza tempo la popolazione generale... che io di gente che ha fatto le due dosi ma che non vuol sentire parlare manco di striscio della terza ne sto sentendo parecchia.
Dovesse presentarsi la necessità di fare la terza a tutti ci sarà da ridere.
Ultima modifica di Bobo; 26-10-21 alle 11:31
Certo, e chi stabilisce quali diritti vengono prima degli altri?
Faccio solo notare, da ignorante ripeto, che di diritto al lavoro si parla nei primi articoli, quelli etichettati come "principi fondamentali".
Quindi non mi pare proprio una cosetta secondaria, ecco.
Facendo anche finta di non pensare che una volta che mi licenzi perchè non vaccinato poi devi sostenermi col welfare (RdC, sussidi di disoccupazione ecc... ), tutte cose di cui poi molta gente si lamenta![]()
Skakko mattoh![]()
il primo articolo della costituzione dice che l'italia è una repubblica fondata sul lavoro.
Non sulla salute di tutti.Ergo il diritto al lavoro non lo vedo così secondario rispetto a quello alla salute della comunità.
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Cerchi di convincere i rimanenti.
Stringi di più sulle attività non essenziali.
Continui a obbligare all'uso delle protezioni non farmacologiche negli ambienti più a rischio... che non è sufficiente se hai una popolazione totalmente suscettibile, potrebbe esserlo se oltre l'80% è vaccinato e magari un ulteriore 10% si è infettato "naturalmente".
Col tempo la comunità vedrà via via aumentare il suo livello base di protezione e resistenza al virus.
Chi, in maniera più sicura, vaccinandosi... chi, in maniera più rischiosa, prendendosi l'infezione.
Via via, a meno della comparsa della variante fine ti monto, il covid diventerà sempre meno un flagello perchè la popolazione sarà sempre più "protetta".
Di certo non butti la gente a caso sotto un ponte per poi lamentarti che prende il RdC
Tra l'altro faccio anche notare un'ultima cosa che sfugge: se non mi voglio vaccinare e mi licenzi, non è che sparisco dalla società.
Invece di avere 2mln di non vaccinati a lavoro, avrò 2mln di non vaccinati che lavorano in nero.
Che vanno a fare la spesa, che vanno in piazza, che prendono il caffè al bar, che si ficcano in qualche locale (i controlli già sono quelli che sono, figuriamoci tra sei mesi) ecc.
Non è li fai sparire dal mondo.
Rimangono comunque tra noi.
Ci stiamo riempiendo la bocca con la frase "diritto al lavoro" quando nel nostro paese abbiamo un tasso di disoccupazione del 9% e, nello specifico, del 27% tra i giovani. Quindi cos'è, o abbiamo delle persone che non lavorano violando la costituzione o uno stato fuori legge perché sta violando il diritto al lavoro a tutta la popolazione
Qua i diritti li tiriamo fuori solo a scopo opportunisto, da ogni lato![]()
Beh ma se fosse obbligatorio il vaccino ci sarebbe una sanzione, no? Facciamola periodica così i soldi del RdC tornano prontamente indietro per pagarti l'abbonamento "Sanzione per non vaccinarmi"
Se poi davvero uno è disposto a perdere il lavoro, non poter fare un cazzo, cercare un posto in nero, pagare sanzioni pur di non fare un vaccino, allora così sia, almeno gli abbiamo reso dura la vita almeno quanto lui sta cercando di rendere dura la vita degli altri. Perché ricordiamoci che chi non si vaccina sta lavorando a favore della pandemia e per rovinare la vita degli altri.
. E infatti ho copiato la scritta di una sua maglietta: “Credo in Dio, non nel vaccino”».![]()
Nuovo folle record di decessi in Ucraina, per la prima volta sopra i settecento ufficiali giornalieri (734); così pure in Russia, 1106 (ieri record di contagi, quasi 38.000), che supera le 230.000 ufficiali, oltre 800.000 reali. Di questo passo mi sa che la Russia arriverà al milione di vittime reali, probabilmente seconda al mondo dopo l'India.
Negli ultimi giorni superate le 750.000 vittime ufficiali negli Stati Uniti (930.000 reali), le 200.000 nel martoriato Perù, le 9000 in Croazia (12.000 reali), le settemila in Macedonia (12.000 reali), le seimila in Armenia, le cinquemila (ufficiali...) in Libia, le tremila in Lettonia (5000 reali).
Superate ufficialmente le duemila vittime per milione di abitanti in Armenia, secondo Paese in Asia (dopo la vicina Georgia) ad oltrepassare ufficialmente tale soglia; e le mille per milione in Albania (quelle reali sono 3-4 volte tante).
Sono giunti i dati aggiornati sulla mortalità in Bulgaria fino ad inizio ottobre e risulta che questo Paese ha avuto quasi 6000 "morti in eccesso" per milione di abitanti dall'inizio della pandemia, superando quindi anche il martoriato Perù come Paese più colpito al mondo.