Mica li ha fatti in 4 mesi, comunque.
È sempre la solita miopia. Preferisco vivere.
Finché non ti muoiono i genitori o i figli o gli amici, i morti degli altri sono una cosa che non ti riguardano. Perché sei invincibile, finché scopri di non esserlo
Preciso che il "tu" vuol essere impersonale
Ultima modifica di Necronomicon; 28-04-20 alle 10:38
Non sta dicendo che tra marzo e aprile 2020 son morte più persone che nella somma dei 4 anni precedenti eh, sta comparando i periodi.
Giusto per spiegare a chi non lo cogliesse subito, come penso invece tu abbia fatto.
Dati brutti, ma oh che ci sia un problema di salute mondiale mi pare evidente ormai, sta cosa dell'influenza è di metà febbraio.
All'occorrenza.
Del resto lo voglio vedere il poliZZZiotto che pone domande sulla mia vecchia storia d'amore col Dottor Bonito (ottantenne sposato con tre figli), giudicandola nel caso poco veritiera.
Mi piacciono i ca**i rugosi e flaccidi, amo le storie proibite, e allora?
Vorrà dire che l'umanità lo affronterà come ha affrontato la peste, la spagnola e innumerevoli altre malattie.
Siamo sempre qui, qualcosa vorrà dire.
La soluzione di chiudersi in casa non può andare avanti per sei mesi, figuriamoci un anno. Questo l'ha capito anche Giggino bello.
Se muterà in una forma più virulenta ripartiranno da capo le ricerche sui vaccini, o quasi da capo.
Viva l'amore
"O famo strano" cit.
"Nonostante gli oltre 1.000 articoli che ora si riversano su riviste e server di prestampa ogni settimana" , ha concluso Science , "un'immagine chiara è inafferrabile, poiché il virus si comporta come nessun agente patogeno che l'umanità abbia mai visto".![]()
I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano. Capitan Harlock
"No non stiamo facendo una cena tra amici, è una gangbang gay"
Necro, io non sono quello zingaro che urla nel bus: "Non ho paura di morire."
Ovvero, non ho "paura" di morire in sé, perché credo che dopo la morte continui la vita, ma questo discorso accantoniamolo, perché sicuramente non ero felice ed entusiasta due anni fa quando avevo una rara epatite e per 3 settimane non avevo idea di cosa mi fossi ammalato, solo che avevo la febbre alta fissa per un mese e un range di possibilità enorme.
Però accetto che qualsiasi cosa faccio nella vita (mangiare maiale poco cotto in quel caso, inconsapevolmente) mi possa portare a morire. Prendo ogni precauzione per evitarlo, per esempio non vado a 180 in corsia di sorpasso appiccicato a quello davanti, ma se un camion salta corsia e mi boccia posso andare anche a 80, ma son morto.
Per il virus è più sottile, infatti cerco di fare del mio meglio disinfettando le mani, la mascherina ecc. ecc., ma a un certo punto mi rendo conto che potrei ammalarmi uguale, e che l'unica soluzione che ho per essere SICURO di non farlo è... barricarmi in casa, da solo, facendomi portare provviste ogni tanto. E col mio lavoro potrei pure farlo, per carità, ma non mi va.
Mi assumo il rischio di morire ogni volta che faccio qualcosa. Anche mettendo incinta mia moglie mi son preso la possibilità che potesse morire di parto (le percentuali sono simili a quelle che una donna della sua età possa morire di coronavirus). Che alternative ha uno? Sinceramente dai.
Stanotte guardavo mio figlio che dormiva tranquillo accanto a me, dolcissimo col suo respiro di bambino e il suo odore così familiare e buono, e ho avuto paura per lui, paura che potesse ammalarsi (non solo di coronavirus), che potesse avere un'incidente, un tumore... Ieri mi son commosso a vedere questa storia, e non mi succede praticamente mai: https://www.drove.com/campaign/5e7b5...completed=true
Non riuscivo a dormire, poi mi son calmato perché come sempre mi son reso conto che dovevo semplicemente accettare la vita, che lui era al sicuro e che Dio piacendo (Natura, Culo, Manitù) sarebbe stato al sicuro, con me e sua madre che vegliamo costantemente su di lui.
A un certo punto fai del tuo meglio, poi accetti che la vita faccia il suo corso. Smettere di vivere non è la soluzione, tutto qui.
Ultima modifica di Picard; 28-04-20 alle 10:50
Gabriele Policardo
AL POSTO DI BLOCCO, il 4 maggio
di Gabriele Policardo
Agente: Buongiorno, dov’è diretto?
Guidatore: Salve, sto andando da una mia congiunta
Agente: Che tipo di “congiunta”?
Guidatore: dalla mia ragazza
Agente: ce l’ha l’autocertificazione stampata?
Guidatore: No…
Agente: Gliela do io, ecco, scriva… ma siete fidanzati?
Guidatore: beh sì… penso di sì
Agente: Come pensa? È la fidanzata o no?
Guidatore: Sì, lo è
Agente: La chiami, se no devo farle la multa
Guidatore: Ma perché?
Agente: perché interpretando l’ultimo DPCM deve essere una relazione stabile
Guidatore: ma… nessuna relazione è stabile…
Agente: Ha ragione, poi lo scriviamo nell’autocertificazione, chiami la ragazza intanto
Guidatore: la sto chiamando…. Squilla….
Ragazza (al telefono): Dove sei?
Guidatore: Sto in macchina, mi ha fermato la pattuglia
Ragazza: e che vogliono?
Guidatore: Dice che dobbiamo dimostrare che è una relazione stabile
Ragazza: ah annamo bene… ma è un uomo o una donna?
Guidatore: è un uomo
Ragazza: meglio, le donne sono delle iene, tranne quelle che cucinano
Agente: dovrei parlare con la ragazza per il verbale
Guidatore: aspetta che ti passo l’agente
Ragazza: che mi passi?
Guidatore: Pronto signorina? Sono l’agente Zappalà, mi diceva il suo congiunto che siete fidanzati
Ragazza: Sì siamo fidanzati, ma è uno scherzo?
Agente: Mi dica signorina, lei lo ama?
Ragazza: ma che domanda è? Chi è lei?
Agente: sono l’agente Zappalà devo metterlo a verbale, lei lo ama?
Ragazza: A volte
Agente: eh no, se non è una cosa duratura e costante si configura la violazione…
Ragazza: sì va bene lo amo tutto il tempo, anche quando è un troglodita e un coglione
Guidatore: ma che dici?
Agente: bene signorina, glielo ripasso
Ragazza: ah grazie
Guidatore: ma come un coglione?
Ragazza: vabbè dai riempi sto foglio e sbrigati!
Agente: allora scriva da dove veniva e dove è diretto… mi recavo dalla mia residenza in via… dalla mia congiunta… nome e cognome… abbiamo una relazione stabile… ma senta… lei la ama alla ragazza?
Guidatore: Io? Sì certo…
Agente (al telefono): aspetti che facciamo una verifica…
Guidatore: chi sta chiamando?
Agente: la psicologa
Guidatore: che psicologa?
Agente: quella della task force stabilita dal DPCM per verificare che la relazione tra congiunti rispetti il decreto
Guidatore: ah.. che bellezza
Agente: pronto, dottoressa? Le passo l’imputato
Guidatore: imputato? Ma di che?
[dopo 25 minuti di colloquio tra il guidatore e la psicologa]
Agente: allora dottoressa? È una relazione stabile?
Psicologa: no, è un narcisista
Guidatore: ma come? Ma che è sta storia?
Agente: mi dispiace, devo farle la multa
Guidatore: ma io glielo giuro, siamo fidanzati da tre anni
Agente: senta ma… in confidenza… ci sta andando per trombare?
Guidatore: ma che domanda è?
Agente: lo dobbiamo scrivere nell’autocertificazione
Guidatore: non lo so, dipende da che umore ha
Agente: allora scriva… “umore variabile”
Guidatore: umore variabile… ma la storia del narcisista?
Agente: quella non la scriva, chiudo un occhio
Guidatore: meno male
Agente: metta data… firma… senta ma…
Guidatore: mi dica
Agente: ha un bel culo?
FINE