Mantenere una fusione con guadagno negativo e avere una tecnologia che produca energia e sia economicamente sostenibile son due cose molto distanti.
Poi se vogliamo ragionare in timeframe di centinaia di anni ok, però anche lì ci sono dubbi che si potrà mai avere un guadagno positivo, certo c'è il sole e le bombe atomiche, ma sono condizioni che derivano
A-da avere tanta di quella massa che l'effetto tunnel è rilevante
o
B-produrre tanta di quella energia da attivare la reazione, ma a quel punto tutto fa kaboom
centrale a squirting
massi siam d'accordo che ci vuole tempo, ma guarda che già nel 2014 il NIF ha fatto guadagno positivo
http://www.lescienze.it/news/2014/02...sitivo-2010197
C'è anche il link all'articolo di nature
Centrali a ciccioni che corrono sulle ciclette
La fusione non la vedo arrivare seriamente in questo secolo.
Il mantenimento della reazione è complicatissimo e molto rischioso.
E comunque si scrive centrali nuculari
E' un fast breeder con il primo circuito che usa sodio liquido, si, ma usa come combustibile barre di metallo che sono riprocessate in situ (da lì l' "integral" del nome) con sistemi di manipolazione in remoto relativamente semplici. In pratica il metallo viene fuso, i nuclei che assorbono neutroni vengono tolti e poi il tutto viene rimesso nel reattore: le scorie "pericolose" sono bruciate tutte nel reattore, non lasciano mai la centrale. Niente riprocessamento chimico lunghissimo che permette di separare il Plutonio. Niente pressioni altissime nel core, quindi niente rischio perdita di refrigerante dal primo circuito. Diversi meccanismi di "sicurezza passiva".
EDIT: e, ripeto: brucia anche Torio, che è più comune del piombo, nella crosta terrestre. All'attuale consumo, andassimo avanti a Torio con questo tipo di reattore probabilmente potremmo tirare avanti per migliaia di anni.
Ultima modifica di Qoelet; 19-02-20 alle 07:22
Ah, porca vacca. E' una sottospecie degli autofertilizzanti
Un reattore senza moderatore
Se prima ammassavi nel nocciolo tot materiale fissile, lo avvolgevi in un materiale che non lascia scappare i neutroni (così da rendere la fissione autosostenibile: i neutroni "rimbalzano" verso l'interno del nucleo e vanno a cozzare con altre particelle, creando altra fissione), e solo dopo circondavi il tutto di acqua che fa girare le turbine,
In queste si accumula materiale fissile ad alto potenziale (plutonio), diciamo così, non serve non far scappare i neutroni, brucia alla stragrande da solo, per questo ci va un sistema di raffreddamento coi cotrocazzi, non basta l'acqua, ma si usa del metallo fuso in genere (porta meglio via il calore, e non rallentano i neutroni, diversamente dall'acqua.)
Con questo sistema si brucia letteralmente tutto. Lascia poche scorie.
L'unico esempio che abbiamo è Superphoenix, che non ha praticamente mai lavorato, visto che vi sono stati un incidente dopo l'altro.
In realtà vi è anche Monju, ma non è praticamente mai diventata operativa.
Cmq si. Anche questi sono fertilizzanti, nel senso che il loro funzionamento produce come scoria altro materiale fissile che tende a dare inizio ad altre reazioni nucleare. E' un pro, ma anche un contro, visto che va tenuto sottocontrollo e gestite in maniera impeccabile.
Ancora con sta fusione nucleare.
Poi fanno 5 subappalti per la manutenzione e montano gli scambi storti.
Nol va, te ghea dit chel no va
Questa cosa delle pale eoliche che prendono fuoco frequentemente solo che non ce lo dicono! mi è francamente nuova.
O è una questione di sensibilità statistica, o no, non è vero. Nel senso che sì, ci sono dei casi riportati ovvio, ma hai idea di quante pale eoliche siano istallate nella sola Italia? E del numero di eventi: ha preso fuoco?
Quando è successo è in genere sempre un problema di sovrariscaldamento del generatore. In genere succede perché ha lavorato più del dovuto fuori dal campo di velocità progettato e il sistema di blocco-frenaggio non ha lavorato a dovere. Ma è comunque un evento estremamente raro. Molto più preoccupante se vuoi è che le pale a velocità eccessiva del vento si staccano
si, ma poi appunto non è che se prende fuoco una pala eolica, devi lavare le strade per pulire dalle particelle radioattive per non farle accumulare e alzare la radioattività a lv dannosi o è sconsigliato bere latte.![]()
Pulire le strade
Ese
In caso di guai grossi con le centrali nucleari evaqui città intere che diventano tipo Fallout per decenni
Con le centrali a fusione avresti il vantaggio che in caso di problemi non evaqui nulla, tutto quello che si trova entro 5-10 chilometri dalla centrale evapora direttamente con la centrale stessa
Ultima modifica di Maelström; 19-02-20 alle 15:38
certo.
mi riferivo a quanto ho scritto prima, cosa è successo quando è arrivata la nube di chernobyl
Se vuoi un esempio più recente guarda come stanno a fukushima che nessuno se la caga più ma di fatto continua a spruzzare fuori piscio radioattivo
maccerto maccerto
Sì sì, ma appunto il problema delle rinnovabili è il capacity factor nonché l'impossibilità tecnologica al momento di soppiantare in toto le altre forme di approvvigionamento energetico (soprattutto le centrali a combustibile fossile poi), non di certo gli eventuali problemi di rischio che possano procurarti sulla salute di persone e ambienti. Anzi semmai è il punto di forza numero uno delle rinnovabili
Ma stefansen, lo sai che alla tua età, Bohr era stimatissimo? Talmente tanto che la Carlsberg gli ha regalato una casa di fianco alla fabbrica con un collegamento diretto? Ti rendi conto? Aveva un rubinetto che spillava birra in casa.