Sono più o meno a metà del viaggio in Astrobot e devo premettere che si tratta davvero di un platform di lusso (come non se ne vedevano da... Mario Odissey?).
Cosa mi piace di più, oltre all'aspetto tecnico e alla fluidità incredibile dell'esperienza:
I bot da recuperare, che sono un concentrato di cultura videoludica dagli anni 90 a oggi. Mi piace anche che abbiano inserito personaggi di nicchia e che, in genere, abbiano descritto tutti i bot con info sibilline, mai troppo esplicite, stimolando la curiosità del giocatore (giovanissimo, ma non solo) a cercare informazioni altrove.
Cosa non mi piace:
Il fatto che tutta l'avventura ruoti (letteralmente) attorno alla PS5 e alla celebrazione di Sony, dando talvolta l'impressione di trovarsi dentro un lungo spottone pubblicitario. Se in Astro's Playroom la cosa aveva un senso, qui ce l'ha imho molto meno. Mi auguro che nel futuro la serie di Astro riesca a trovare una propria "identità", un pochino più autonoma.
Magari aggiungo qualcosa non appena l'avrò finito (credo tra qualche settimana)





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