beh salvini aveva una gran fetta dell'italia che lo votava eh (e probabilmente ce l'ha ancora). Per caritá, magari non sono tutti proprio cosí i suoi supporter, peró a sentire quello che dice il capitano e a vedere il seguito che ha forse sono piú di "qualcuno che svetta" tra la massa![]()
La soluzione sarebbe limitare il voto ai non ignoranti e lavorare perché gli ignoranti smettano di esserlo; quando uno smette di esserlo (= supera un dato esame) può votare; i corsi di formazione sulle materie fondamentali da conoscere per poter votare sono gratuiti e aperti a tutti.
Limiti di questo sistema:
- inattuabile se sei già in democrazia, perché i peones (che tra l'altro sono la maggioranza) lo rifiuterebbero, i populisti sarebbero con loro, e se sei contro la "democrazia" sei tu il cattivo
- quali sono le materie da conoscere per poter votare? per me sono importanti non solo il diritto ma anche la statistica e il ragionamento bayesiano, per un giurista solo il diritto il resto sono tutte cazzate, per uno storico o un umanista, come fai a votare se non conosci la storia risorgimentale? ecc. ecc.
- il sistema di controllo deve essere molto accurato, le commissioni d'esame avrebbero un enorme potere con tutti i problemi che ne conseguono
- last but not least, essere colto e intelligente non implica non avere idee idiotevedi tutti i complottisti laureati (all'università bovina magari, ma comunque)
My 2 cents:
non c'è speranza.
Io comq tengo 41 anni, bene che vada ne vivo un'altra 50ina, spero che il mondo regga fino ad allora poi può implodere tutto, fottesega.
Ultima modifica di Skywolf; 04-08-20 alle 00:59
hai solo 41? pensavo fossi vicino ai 50![]()
limitare la possibilitá di votare a certe parti della popolazione non é democrazia... é qualcos'altroNon dico se ció sia bene o un male, ma non é democrazia.
Infatti la democrazia ha i suoi limiti... il fatto che tutti possano votare é il suo bello e allo stesso tempo, il suo limite piú grandePurtroppo si sta rivelando abbastanza utopico pensare che laggente sia preparata a prendere decisioni su cosí tante questioni complesse (mi ci metto anche io tralaggente). Gli anni in cui viviamo direi che sono l'esempio lampante. Abbiamo disponibili ai piú tutti i mezzi per avere delle info di base solide, ma la curva dell'istruzione per la prima volta dal dopoguerra sta andando in giú
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Ecco this. Dare la cittadinanza in base ad un esame e non in base allo ius sanguinis. Ovviamente i servizi fondamentali vanno garantiti per tutti, anche i non cittadini, tipo istruzione e scuola, ma il diritto di voto devi conquistartelo, non va regalato. Io mi accontenterei se studiassero un po' di educazione civica e come funziona il voto in Italia, lasciamo stare Bayes e la probabilità.
Se vuoi farla più semplice, permetti di votare solo a chi è laureato. È vero che ci sono coglioni anche tra i laureati, ma è anche vero che statisticamente i minus habens sono per lo più tra quelli che come titolo di studio hanno il certificato di nascita.
Ultima modifica di BlackCaesar; 03-08-20 alle 09:42
Ecco sì, di quel film la parte migliore è il discorso che l'insegnante fa alla classe sul diritto di voto. Sbagliato che si conquisti solo servendo nell'esercito.
Guardate che questi non votano eh...gli pesa il culo uscire e mettersi in coda, cercare la tessera elettorale e tutti i cazzi annessi...ma soprattutto...stare attenti sulle date e sapere cosa fare...
Cosa credete...che quelli che non votano siano quelli che per un precisa protesta decidono di non andare e bla bla... ?
E' frutto dell'ignoranza di sinistra (o precisa volontà di abbindolare i propri elettori), fare credere che una certa fetta di elettorato voti Salvini (o quello che c'era prima o che verrà dopo di lui....come se poi la sinistra non abbia certi personaggi, a partire dai centri sociali il cui argomento principale è fumo e birra e svaccarsi attorno al fuoco...di coccio e rincoglioniti al pari di quelli che si esaltano a vedere un dittatore fallito col mascellone).
...e comunque c'è molta più istruzione e consapevolezza OGGI che 50 anni fa, anche se si vuole dipingere quel periodo con un mondo fatto di valori e istruzione rigida (vero...peccato che gli adulti del periodo hanno avuto accesso all'istruzione in ben pochi...e agli altri si diceva di votare DC altrimenti gesù bambino li avrebbe puniti...).
Orologio, c'è gente che quando va a votare pensa di eleggere il Presidente del Consiglio... Quello è il problema... E se a queste scimmie proponi un politico come Salvini che sostanzialmente non fa altro che sostenere l'ultima moda della teoria del complotto, questi ci vanno a votare e votano lui.
eh ok... ma la leva è parte della conoscenza(almeno, dovrebbe
)
comunque la bionda è proprio caruccia
peccato che poi apre la bocca e parla come geggia
ovviamente l'ignoranza ormai regna sovrana, ma questi video mi hanno dato sempre l'impressione di essere montati apposta per far gongolare le persone con un qi appena superiore a quello necessario per l'autosufficienza
guardati cos'era la "democrazia" ateniese allora...
io non so se si potrebbe chiamare "democrazia" un sistema come quello che ho tratteggiato.
E' forse un governo della elite e non di tutti; però quello che lo renderebbe a mio parere "democratico" è il fatto che tale "elite" non sarebbe una categoria chiusa, definita a priori (i nobili, il clero, ecc), ma una categoria a cui tutti potrebbero accedere; ed inoltre, lo Stato -erogando corsi- farebbe in modo da promuovere l'accesso a tale "elite", che quindi proprio "elite" non sarebbe (se lo fosse tenderebbe ad escludere anziché cercare di includere nei limiti del possibile)
Infatti la democrazia ha i suoi limiti... il fatto che tutti possano votare é il suo bello e allo stesso tempo, il suo limite piú grandePurtroppo si sta rivelando abbastanza utopico pensare che laggente sia preparata a prendere decisioni su cosí tante questioni complesse (mi ci metto anche io tralaggente). Gli anni in cui viviamo direi che sono l'esempio lampante. Abbiamo disponibili ai piú tutti i mezzi per avere delle info di base solide, ma la curva dell'istruzione per la prima volta dal dopoguerra sta andando in giú
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Secondo me il valore della democrazia sarebbe (condizionale) quello di un sistema dove tutti i punti di vista possono essere rappresentati.
Questo fatto costituisce un valore nel momento in cui ci si renda conto di un fatto secondo me del tutto banale ed al contempo terribile:
Nessuno sa come si governa un Paese.
Ciò comporta la necessità di confrontarsi con quanti più punti di vista possibile, per far emergere idee e punti di vista nuovi nella speranza che essi aiutino a risolvere i problemi -che nessuno sa risolvere- che nascono cercando di governare.
Il fatto che tutti possano dire la loro, però, non comporta automaticamente che tutti debbano dire la loro.
Ci sta benissimo che alcuni (molti (troppi)) non abbiano nulla da dire.
E allora, che stessero zitti #einvece
Questo per me è il valore della democrazia.
Ma non è il valore percepito della democrazia.
Il valore percepito è quello di "ripicca", cioè un pensiero infantile del tipo: "anche io voglio contare; se non c'è la democrazia e per esempio decidono solo quelli della categoria X allora io, che sono in categoria Y, non posso decidere: e allora io non conto nienteh!!!1 Inoltre di sicuro quelli mi fotteranno alla grande!!1! NON ESISTEEEH!!!1!"
Che è un pensiero un po' scemo... e un po' no. Perché è chiaro che se escludi a priori gli "Y" dal governo, prima o poi (più prima che poi) gli X si faranno gli affaracci loro.
Storicamente, le democrazie sono nate dopo che altri regimi, assolutistici o elitari, hanno fallito nel mantenere la pace sociale, tipicamente ottenibile garantendo un livello di benessere decente a tutti.
I peones che hanno imbracciato le armi (o le tessere elettorali) per costruire la democrazia partivano fondamentalmente con due idee:
Il sistema precedente non governava bene! Noi sì che sapremo governare il Paese!
Ovviamente, la prima idea era giusta, e la seconda sbagliata.
Si sarebbe dovuti partire con idee del tipo: Il sistema precedente non governava bene! Cerchiamo di costruire assieme un sistema migliore di governo! Dobbiamo imparare un sacco di cose per farlo!
E quindi investire nella formazione.
Ma ciò non è mai avvenuto, e la presunzione che "la democrazia è il meglio e certamente funzionerà portandoci nel Bengodi" ci ha portati dove siamo ora.