Gli farei preparare l'impasto e fare 200 palline di pasta a mano poi voglio vedere se è ancora roba da gay
Ma pure stendere 150-200 pizze in una sera
Una delle ultime teglie romane che ho fatto, base rossa
Zuma e megalo trolling 5/10
Un po' meglio megalo dai, che mischiando una punta di verità guardata dalla distanza, rimescola le carte nascondendo la mano, 6/10.
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Ma l'idratazione come diablo la verificate ?
C'è attrezzo apposito ?
L'idratazione la calcoli con il rapporto tra acqua e farina.
Le dosi non si mettono a caso, vanno pesate in modo molto preciso se vuoi fare una cosa fatta bene (si, bisogna pesare anche l'acqua).
Lo stesso vale per lievito e sale.
Tra l'altro la quantità di lievito varia a seconda della stagione, più è freddo più lievito serve.
Anche la temperatura dell'acqua è importante.
Ultima modifica di Maelström; 24-10-20 alle 10:36
Per idratazione di un impasto si intende la percentuale di acqua sulla farina.
La quantità di lievito dipende molto dalla temperatura alla quale si chiude l’impasto, a quanto tempo si vuole farlo lievitare e se si vuole usare il frigo o meno (nella teglia romana è obbligatorio)
Troppe seghe
lo credevo anche io. Peró poi a fare tutto a occhio inevitabilmente alle volte veniva in un modo, altre in un altro e alla fine fai piú casino che altro.
Ora la quantitá di lievito a secondo del meteo magari é una cosa avanzata, ma pesare acqua e farina ti fa avere l'impasto perfetto che non appiccica e ti da lo stesso risultato ogni volta.
L'idratazione come ti hanno spiegato é semplicemente la quantitá d'acqua diviso la quantitá di farina
PS: non fare sempre il livornese
Ultima modifica di Dadocoso; 24-10-20 alle 11:09
Se questo ti sembra troppo brigoso sappi che esistono anche prefermenti tipo la biga, che deve maturare 18 ore a 18 gradi, o sistemi di lievitazione diversi come quello con la pasta madre, solida o liquida, e quello dell’acqua fermentata
E più semplice di quel che sembra, basta abituarsi ad usare la bilancia.
È un modus operandi che andrebbe applicato a tutto il mondo della cucina per avere risultati buoni e costanti.
Se poi prendiamo il campo della pasticceria la necessità di essere precisi nelle dosi è a livello chirurgico infatti di tutte le preparazioni culinarie quello della pasticceria è considerato il più difficile.
La gente quando vede calcoli e formulette entra in panico da Herp Derp agitando la clava e lanciando escrementi, la cucina è chimica, non si possono seguire cose a occhio o a caso se si vogliono avere risultati omogenei nel tempo.
In realtà è molto più veloce usare la bilancia, hai risultati prevedibili, non devi aggiustare di farina o di acqua, sai quanto ci mette a lievitare e hai risultati sempre eccellenti.
non ricordo chi su tgm aveva fatto un foglio exel con le ricette della pasta per la pizza
Io ho giocato tanti giochi... io già me ne accorgo da questo: quando va in pausa. In genere i giochi che vann in pausa e sta scritt sol "continua" e "salva" fann cagar! (Vincenzo Monti, videorecensore)
I pizzaioli ignoranti o del Medioevo forse
Il forno ha l’unica funzione di cuocere la pizza, in un tempo che va dai 60-90 secondi della napoletana ai 120-150 di una pizza “classica”. I pizzaioli pro di cui parli dicono che il forno a legna dona un aroma particolare alla pizza, cosa assolutamente impossibile se il forno è a norma. Per donare il sapore di affumicato ad un prodotto bisogna lasciarlo diverse ore avvolto nel fumo. Se senti questo aroma nella pizza significa che ci è andata sopra un po’ di fuliggine, decisamente poco salutare e sintomo di una gestione a dir poco sbagliata del forno.
Due pizze fatte con lo stesso impasto e procedimento, cotte perfettamente in un forno elettrico, a gas o a legna hanno esattamente lo stesso sapore ed è impossibile capire da quale forno siano uscite.
Io ho giocato tanti giochi... io già me ne accorgo da questo: quando va in pausa. In genere i giochi che vann in pausa e sta scritt sol "continua" e "salva" fann cagar! (Vincenzo Monti, videorecensore)
Perché chi le gestisce pensa che il forno a legna sia l’unico in grado di cuocere una pizza, oppure semplicemente perché la stragrande maggioranza della gente lo pensa e quindi si vedono costretti a usarlo, essendo incapaci di fare un marketing diverso.
Le cose stanno iniziando a cambiare, molti pizzaioli moderni hanno capito che un forno elettrico è molto più semplice da gestire e garantisce una cottura più uniforme (come, ad esempio, Simone Padoan, dei Tigli a San Bonifacio)