1\Ucraina �� Su offensiva di Kursk: Voglio sintetizzare in alcuni punti, quanto sappiamo e quello che penso dell'offensiva condotta dagli ucraini a Kursk, tenendo conto dell'Opsec e della scarsità d'informazioni circa obiettivi e situazione
1) Nota rilevante: Opsec. L'intelligence ucraina stavolta ha svolto l'operazione in completa segretezza, senza proclami (come visto durante la controffensiva) o fughe di notizie. Russi sono stati travolti in un punto non riforzato del confine, tenuto principamente da coscritti e milizie di scarso valore (Akhmat).
2) Effetto sorpresa. Conseguenziale all'ottima organizzazione dell'operazione. Leggendo i telegram russi, lo shock è effettivo. Contribuisce a cambiare sia la percezione russa d'inattaccabilità del proprio territorio, porta la guerra in russia, cambia la narrativa della russia costantemente all'offensiva
3) Reazione russa: Uso di iskander su convogli ucraini, non è un segno di forza ma di debolezza. Russi in questa zona hanno pochi pezzi di artiglieria, e pochissimi droni. Le fortificazioni sono state scavalcate agevolmente con una manovra sostanzialmente veloce, tenute da coscritti con scarsi mezzi pesanti sono state inefficaci. Anche l'uso delle glide su terreno russo è per natura dell'imprecisione dello strumento limitato. Un conto è usare le glide su terreno ucraino, dove l'imprecisione non comporta rischi per la popolazione russa, un conto usarle in casa propria, dove si rischia di atomizzare un villaggio russo. Inoltre colonna ucraina è dotata di misure contraeree, quindi anche Cas (close air support) con su-25 è rischioso.
4) Struttura attacco ucraino. Dalle poche notizie che abbiamo, sono attive 2 brigate o parti di brigata, la 22 e la 82, che sono 2 brigate meccanizzate esperte (hanno partecipato alla controffensiva), la struttura dell'attacco è quindi superiore ai raid della Russian Freedom Legion, a cui eravamo abituati. Velocità ed esperienza hanno garantito una veloce penetrazione in un punto debole delle difese russe, che come si è detto, hanno scarsa artigliera, pochi droni, e probabilmente anche pochi mezzi meccanizzati. La copertura antiaerea si sta rilevando buona grazie ai sistemi buk (almeno uno) e alla dotazione di Manpads, che scoraggia azione di Cas (1 elicottero abbattutto, ma si parla anche di un'altro e di un su-25, su cui però non abbiamo riscontri)
5) Considerazioni sugli obiettivi. La domanda ricorrente è: quali sono gli obiettivi dell'azione ucraina? Detto che azione è ben eseguita (almeno nella parte iniziale), attacco è ben strutturato (velocità, capacità antiaerea), e che ha colpito un punto debole delle difese russe(punto 3),che ha un inadeguata preparazione ad un attacco del genere.
5a) Escludo che obiettivo sia gasdotto, per il semplice motivo che lo stesso gasdotto passa in ucraina. E non si capisce perchè effettuare una sortita in russia per un obiettivo che puoi comodamente sabotare a casa tua
5b) Ritengo improbabile che obiettivo sia centrale Nucleare. Parliamo di 60km se non erro, un tratto enorme da coprire senza esporsi ai fianchi, in un terreno senza fortificazioni da poter usare. Anche se parliamo di più di due brigate ed anche se la velocità è buona, resta una distanza enorme da coprire in un settore di guerra.
5c) Rete ferroviaria e stradale. Sicuramente l'interruzione della rete ferroviaria e dei collegamenti con belgorod può essere un obiettivo, anche se lo è limitato. Anche distruggendo ed interrompendo ferrovia, una volta terminata azione (che considero a tempo), i russi non impiegherebbero molto a ricostruirla. Effetti nel breve termine non si vedrebbero neanche a Kharkhiv che viene alimentata da Belgorod. Interruzione comunicazione Kursk-Belgorod può avere effetti nel medio-lungo termine, non nel breve termine
5d) Stornare risorse. Escludo che tale azione abbia ripercussioni sul Donbass o su Kharkhiv. Russi hanno riserve in zona, che avevano accumulato per una possibile azione su sumy. Parliamo per lo più di fanteria poco esperta, ma numericamente significativa, spostata per un operazione che non è mai partita e rimasta comunque in zona.
5e) Cattura prigionieri. Sicuramente una merce di scambio che fa gola agli ucraini, ed è una cosa positiva la cattura di molti prigionieri russi che poi sarannno scambiati con prigionieri ucraini
6) Valutazione obiettivi punto 5. Considerando quindi quanto scritto nel punto 5, credo che il principale obiettivo dell'azione sia legato al cambio di narrativa, allo shock dato all'esercito e al popolo russo ed al mito della russia in costante offensiva ed al morale interno. A questo si possono aggiungere obiettivi secondari, come la cattura prigionieri ed interruzione rete ferroviaria e stradale
7) Opportunità operazione. Ho letto commenti esaltati e pessimistici e critici su operazione. Credo che abbiamo pochi dati per una valutazione della stessa e dovremo capire meglio nel tempo. Ma mi sento di esprimere alcune opinioni
7a) E' un operazione struttura e ben fatta con un respiro tattico, in sostanza non è l'insensata operazione di Krynky che non aveva respiro ne tattico ne strategico. Lo sarà ancora di più se operazione è, come credo, limitata nel tempo. Non considero infatti le forze sufficienti per tenere quel tratto di territorio a lungo, stante la struttura molto mobile delle brigate e l'assenza di fortificazioni da occupare.
7b) leggo molti lamentarsi del fatto che le 2 (presunte) brigate impegnate sarebbero state più utili a Donetsk. Stamani mi sono fatto una domanda in merito: "Lo spostamento delle 2 brigate (tenendo conto che qualcuno al confine di sumy ci deve pur rimanere) nel donbass, può cambiare l'inerzia?" La mia risposta è: "No". Russi nel Donbass hanno ormai scavalcato le fortificazioni della linea dei bacini idrici, e tutto quel terreno è sostanzialmente già perso. La prossima linea difensiva, pur non essendo eccellente, ha qualche vantaggio altimetrico, ma inserire le due brigate ora in questo settore non avrebbe cambiato inerzia e non avrebbe portato effetti benefici a lungo termine. Il rallentamento russo ci sarà solo quando arriveranno alle prossime linee difensive e quando l'altimetria tornerà sfavorevole. discorso analogo si può fare ad Horlivka, ormai la battaglia Toreck è inevitabile e l'ucraina cercherà di rallentare il più possibile i russi cercando d'invischiarli in una lenta urban warfare. Anche a Vulhedar, russi ormai hanno messo sotto fuoco l'autostrada che non è più utilizzabile, e vista la conformazione del terreno è più utile l'artiglieria che non brigate meccanizzate, che per loro natura nascono per incursioni in velocità. Quindi la risposta che do su questo argomento è che si, sarebbero utili, ma non cambierebbero l'inerzia di questi fronti, che si esauriranno quando la spinta russa esaurirà le riserve accantonate per offensiva estiva.
7c) La fine della narrativa del logoramento. Per mesi e forse per anni, dalla controffensiva fallita in poi, ho sentito il refrein del logoramento russo. Di volta in volta esperti ed aspiranti stregoni hanno previsto il logoramento russo come inevitabile a mesi ed a giorni, cosa poi sempre smentita della realtà. Sconfitte, mancate vittorie e perdite territoriali, spesso dovute ad errori giganteschi, sono sempre state giustificate in nome del "logoramento russo". In realtà ho sempre creduto che non si può impostare una guerra solo sul logoramento, che può essere una parte di una strategia, non la strategia. La russia ha maggiori risorsi, mobilita più facilmente, ha maggiori mezzi disponibili. I mezzi sono senz'altro soggetti a logoramente, ma la fine dei depositi meccanizzati russi, è un qualcosa che si può iniziare ad ipotizzare per fine 2024-2025, quando ci sarà un fisiologico calo delle offensive. Stesso discorso non vale per la fanteria, che continuerà, a velocità più bassa a spingere. L'ucraina ha avuto grandi difficoltà politiche nella legge per la mobilitazione ed ha penuria di uomini in questo momento. La logica del logoramento vale se hai più risorse, non se ne hai meno. E credo che questo sia un qualcosa che lo stato maggiore ucraino abbia finalmente (e lentamente) capito, iniziando ad impostare linee difensive serie (distanti dal fronte perchè fronte troppo esposto) che riducono numero di uomini utili al mantenimento, e che magari abbia pensato che azioni di questo genere, possono portare un beneficio, magari limitato, ma più strategico di quello di impostare una guerra di logoramento con risorse inferiori. Dal canto mio spero che questa azione s'inquadri nella logica del superamento di questa strategia, inteso come una diversificazione dell'impostazione strategica, che manca sostanzialmente dal fallimento della controffensiva. Logoramento russo (dei mezzi) è solo uno dei fattori della guerra. Servono altre azioni e un'altro respiro strategico, una necessità di creare linee fortificate manifesta, e la possibilità di diversificare e sorprendere l'avversario ,minando il senso di sicurezza dello stesso e rafforzando il morale interno.
8) Conclusione: Non so se questa operazione, che resta un azzardo, sarà un errore madornale o un grande successo, ma segna se non altro una novità nella narrazione dell'attrito che pende a favore russo e nel mito della russia semrpe allìoffensiva. La russia non potrà mantenere assetto offensivo all'infinito, e comunque dopo questa azione dovrà ridistribuire forze lungo il confine che si è dimostrato totalmente inadeguato, e quindi ridisegnare la propria strategia tenendo conto anche di un confine che può essere facimente bucato. Spero che azione resti limitata nel tempo e riesca ad ottenere il massimo, e magari a raggiungere obiettivi che non sono stati in grado di vedere. Solo il tempo ci dirà se i frutti di questa operazione saranno positivi o negativi. Qualsiasi giudizio finale, va quindi rimodulato, come sempre, su quello che ci dirà la realtà del campo.