Le atrocità ci son sempre state ed in una guerra ci sono quasi sempre.
Ma una cosa è il "caso" isolato (sempre condannabile eh) un'altra quando la cosa è organizzata e/o diffusa.
Gli eserciti hanno anche responsabilità sulla gente che schierano e sulla libertà di far merda che gli danno.
I russi hanno schierato qualunque cosa ed il peggio che avevano, dai nazi alle teste di straccio alle milizie private (e non è la prima volta, la brutalità è il loro marchio di fabbrica*).
La cosa brutta è che pure gli ucraini hanno gente del genere tra le loro fila...ma almeno non sono loro ad averli scatenati a casa del vicino.
*: infatti ha sorpreso agli inizi quando le prime truppe non guardavano neanche i civili (che giravano pure durante i combattimenti)...ma quella era la carne da cannone, poi sono arrivate le merde.
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Problemi con l'inutile svapo o altri? La soluzione è qui.
guerrafondaio che alimenta l'odio!
Deve essere interessante. Adesso non riesco a leggerlo, ma lo farò.
Comunque la questione credo sia complessa.
Come distinguo un civile da un soldato?
Dalla divisiva (la guerra di piero*) o se imbraccia un arma?
Se io, che non sono un soldato, domani per difendere la mia citta' imbraccio un'arma e sparo ai soldati nemici, sono ancora un civile?
Se lo sono, il soldato nemico non dovrebbe spararmi perche' sono un civile, anche se ho un'arma?
Attuale
E mentre marciavi con l'anima in spalle
Vedesti un uomo in fondo alla valle
Che aveva il tuo stesso identico umore
Ma la divisa di un altro colore
Sparagli Piero, sparagli ora
E dopo un colpo sparagli ancora
Fino a che tu non lo vedrai esangue
Cadere in terra a coprire il suo sangue
E se gli sparo in fronte o nel cuore
Soltanto il tempo avrà per morire
Ma il tempo a me resterà per vedere
Vedere gli occhi di un uomo che muore
E mentre gli usi questa premura
Quello si volta, ti vede e ha paura
Ed imbracciata l'artiglieria
Non ti ricambia la cortesia
Ultima modifica di testudo13; 05-04-22 alle 14:06
dici che il tizio che spingeva la bici, la sciura con lo smalto rosso e i bambini accatastati nello scantinato conferivano una sufficiente complessità alla questione "sarà un civile o un militare pronto a spararmi?"
c'è da ragionarci su in effetti, non sono domande con una risposta facile e univoca. d'altronde la questione è complessa.
io invece mi riferivo proprio a quello.
i civili in armi non sono civili, sono milizie.
e gli studi del tweet parlano di civili, non di milizie, e i russi massacrano civili, non milizie.
non vedo perché spostare il punto della questione.
è tanto difficile accettare che certi comportamenti disumani, aberranti, mostruosi, sono eventi eccezionali e non normali?
è un meccanismo per normalizzare l'orrore al fine di sopportarne l'esistenza?
per capire.
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Vorrei l'elenco delle guerre moderne dove i civili si sono "semplicemente" occupati di scappare dai bombardamenti ....e specialmente una volta preso il controllo della zona da parte dell'esercito invasore tutto si è "normalizzato".
...e non valgono le operazioni speciali (Crimea) i conflitti asimettrici (Iraq...anche se...) o dove l'esercito si squaglia alla prima cannonata (Afghanistan).
Parlo di guerra vera, quella dove bisogna piegare l'esercito, ma anche il popolo...(conquistare e rieducare...).
....questo è uno dei tanti motivi per cui non mi sarei mai aspettato un attacco di questo genere da parte della Russia...un punto così basso non l'aveva mai raggiunto, nemmeno all'epoca dell'URSS dove sostanzialmente c'è sempre stato qualcuno che propendeva per i soviet...e tutto seguiva le regole della guerra fredda.
Ma oggi...? Chi vuole stare con la Z?!?! A parte i disadattati e i comprati?
Ma se i massacri di civili sono normali, perché Putin se l'è presa tanto per quelli uccisi dai nazisti ucraini nel Donbass al punto addirittura da invadere? È guerra, succede
...per Putin sono finti.
Per i simpatizzanti di Putin sono normali...
Non so se le cose sono cambiate ma un civile rimane sempre un civile.
Se ha un'arma diventa un bersaglio legittimo.
Però in caso di cattura non ha i diritti di un militare. Può essere considerato un terrorista e processato.
Se poi il reato prevede la pena di morte, lo puoi giustiziare.
In caso di spionaggio invece le cose si complicano. Però non mi ricordo granché.
Magari qualcuno ne sa di più
Comunque un critico del genere per una grande nazione io non me lo ricordo...a livello storico a cosa potrebbe essere paragonabile?
Non saprei...veramente più passa il tempo e più l'unica soluzione sia nuclearizzare tutti quanti...
No, ma anche tra quei soldati ci saranno bestie e non bestie.
Ci saranno dei ragazzini russi che sono stati sbattuti li senza saperlo e senza volerlo; e che probabilmente si stanno pisciando addosso ad ogni bang.
Le Bestie ci sono anche nella vita di tutti i giorni, anche senza la guerra.
Stuprano anche senza la guerra.
Uccidono anche senza la guerra.
Rapiscono ragazzine, le uccidono e poi tornano a nel cantiere anche senza la guerra.
Massacrano di botte a morte anche senza la guerra.
Fanno letteralmente a pezzi (pornostar) anche senza la guerra.
etc
E nessuno e' un soldato.
Figuriamoci in guerra:
Non voglio giustificare affatto con il fatto che in guerra e' tutto lecito, ma credo sia palese che certe bestie si sentiranno ancora piu' legittimate a fare certe bestialità durante una guerra. Anche su civili.
Commento sotto al video di De Andrè:
Mio nonno ha combattuto in Russia dal 41 al 43, alpino... Una frase che mi diceva sempre era "La cosa piu' assurda della guerra e che per tutta la vita cerchi di dare un valore alla vita tua e degli altri, e quando ti trovi con un'arma in mano, uccideresti anche mille ragazzi solo per paura che loro possano uccidere te, la guerra non e' fatta per gli altruisti... Avevo solo 19 anni ed avro' tolto la vita a padri, figli, fratelli ed amici di qualcun'altro solo per salvare la mia".
Ultima modifica di testudo13; 05-04-22 alle 14:43
ok, ma se avessi almeno non dico letto le fonti, ma il riassunto offerto dai tweet saresti venuto a conoscenza del fatto che nei due terzi delle guerre moderne non avvengono violenze deliberate o atrocità su civili inermi.
quello che sta avvenendo è relativamente eccezionale, non è "la guerra".
perché dire che quella roba avviene perché si tratta di guerra è, quando non una giustificazione, una deresponsabilizzazione dei perpetranti.