da mai (ovviamente):
https://www.amazon.it/s?k=dostoevski...c_2_5_ts-doa-p
Non siamo in russia, qui anche Orsini e Fabio Volo possono pubblicare e vendere libri :sisi:
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da mai (ovviamente):
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Non siamo in russia, qui anche Orsini e Fabio Volo possono pubblicare e vendere libri :sisi:
non hanno vietato i libri ,mi pare abbiano sospeso dei corsi di studio su alcuni scrittori russi tra cui i sopracitati
Le reazioni da parte dei filo putin sembrano le stesse paro paro di quelle indignatissime dei fasci quando alcune librerie non mettevano in vendita dell'inventore del bungee jumping o altra gente simile :asd:
è la solita trollata di gilga, e voi siete ignoranti (nel senso, che ignorate cosa è successo davvero)
questa è la vicenda: https://www.skuola.net/news/notizie-...sa-guerra.html
ci hanno pensato, poi hanno capito di aver pestato una merda. Han cercato di metterci una pezza ma poi era quasi peggio (volevano il contraddittorio, un po' come la lega con saviano)
Cosa cazzo dici jolly?
Smettila di spippare.
Sono dei capolavori della letteratura mondiale.
Parli di libertà e ti comporti peggio dei nazisti :rotfl:
Bruciamo le cose perché si :sisi:
Bruciamo tutta la roba romana, ha portato al fascismo :snob:
Bruciamo la bibbia ha portato a stronzate come la chiesa :sisi:
Bruciamo tutto ha sicuramente portato a qualcosa.
Guerra e pace inno alla dittatura putiniana :sisi:
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No, non esistono mai giustificazioni per vietare i libri. Purtroppo in Italia è una cosa che ci piace fare, come dimostrano alcune agghiaccianti risposte in questo thread o la scandalosa vicenda di qualche anno fa al Salone del Libro, quando a una piccola casa editrice fu impedito di partecipare per meschine ragioni ideologiche.
metro 2033 ce l 'ho su steam da anni ma mai giocato
merita?
Ore 02:52 - Il Rabbino di Mosca scappa dalla Russia: in disaccordo con Putin
Il rabbino capo di Mosca, Pinchas Goldschmidt, (di cui nei giorni scorsi aveva scritto Francesco Battistini) è fuggito dalla Russia dopo essere stato sottoposto a pressioni per sostenere l’invasione dell’Ucraina. Lo rende noto Avital Chizhik-Goldschmidt, giornalista negli Stati Uniti e nuora dell’autorità religiosa ebraica. «Posso finalmente rendere noto a tutti — scrive la reporter sul suo account Twitter — che i miei suoceri sono stati messi sotto pressione dalle autorità per sostenere pubblicamente la ‘operazione speciale’ in Ucraina e si sono rifiutati di farlo». «Sono fuggiti in Ungheria due settimane dopo l’invasione russa e ora sono in esilio dalla comunità che hanno amato e costruito e in cui hanno cresciuto i loro figli per oltre 33 anni», spiega la Chizhik-Goldschmidt.
A Gorizia tre musiciste russe sono state escluse da un concorso internazionale di violino. Nulla di personale, si sono affrettati a spiegare gli organizzatori. Peggio mi sento. Quindi non le hanno escluse perché si erano schierate con Putin, ma in quanto cittadine russe. Come se l’essere nate a Mosca anziché a Gorizia fosse una colpa che si tramanda di madre in figlia e di violino in viola, per tacere del violoncello. Ma mica è finita. Dopo le proteste, è stata offerta la riammissione al concorso, a patto che le musiciste «disconoscano pubblicamente la politica estera di Putin e condannino fermamente la barbara aggressione». Mi si faccia capire. Un conto è suggerire alle violiniste di non presentarsi sul palco con la Z tatuata sulla carotide. Ma si pretende forse che siano anche delle eroine? Se il regime di Putin e di quel simpaticone di Medvedev è un’autocrazia che confina col dispotismo, chiedere a tre persone di rinnegarlo apertamente significa condannarle all’esilio o comunque a una esistenza molto rischiosa. Provino, gli organizzatori del concorso goriziano, a immaginarsi di entrare in un bar di San Pietroburgo dopo avere sputtanato Putin in mondovisione. Porterebbero alle labbra con serenità qualunque bicchiere venisse loro offerto?
Nessuno ha diritto di chiedere agli altri di essere eroi. Uno degli aspetti più odiosi delle dittature è la smania di controllo. Una democrazia che ne imita lo zelo fa accapponare la pelle. Come la stecca di un violino.
https://www.corriere.it/caffe-gramel...bc1cac69.shtml
Stiamo dicendo la stessa cosa, ovvero che certe cose dovrebbero essere slegate dal momento storico e fissate in contesti temporali ben più ampi.
Anche se, a mio avviso, il punto più basso lo abbiamo toccato alle paralimpiadi, mandando indietro atleti che avevano già accettato di partecipare senza bandiera e senza inno.
sotto putin la russia ha fatto emergere intellettuali di spicco come dugin
un fusaro che ce l'ha fatta
In realtà non hanno sospeso dei corsi a caso, ci furono alcune polemiche per alcune lezioni sospese, non tanto per gli autori in se, ma la polemica era più sulle posizioni del professore che le tenevano...
Un po' come se Lavrov venisse a parlare di dostoevskij e l'università dicesse, non è il caso...il problema non è tanto l'autore ma quello che potrebbe dire Lavrov :asd:
che poi nel caso in questione poi il tutto fu forse anche eccessivo probabilmente...insomma sospendere il corso era probabilmente una cazzata che non andava fatta.
Allora come andiamo? La Russia ha finito i proiettili e si è messa a sparare parolacce?