
Originariamente Scritto da
pikappa80
In tutta franchezza... fino al febbraio dell'anno scorso se mi avessero chiesto la differenza fra un russo e un ucraino non avrei saputo cosa dire. Li ho sempre visti come popoli molti simili, nel bene e nel male. Entrambi con enormi problemi di corruzione diffusa, con oligarchi criminali, mafie violentissime e scarsa considerazione per la vita umana. La grande differenza la vedevo nel fatto che la Russia continua a portarsi dietro anche il suo sogno imperialistico novecentesco, mentre l'Ucraina si sta faticosamente avvicinando all'occidente democratico, ma con tanti passi ancora da fare (cosa del resto valida anche per quasi tutti i paesi dell'europa dell'est, pure quelli già in UE).
Quindi che ci siano politici corrotti che sulla loro stessa guerra di sopravvivenza hanno pensato di guadagnarci non mi stupisce di certo. Sul fatto che possa avere influito sul flusso di aiuti... boh. La mia impressione è che ci siano state molte ragioni e paure: molte di esse che con il tempo sono evaporate, ma in quel momento...
1. non era chiaro quanto l'Ucraina avrebbe resistito: ha senso dargli una marea di roba se poi questi si arrendono e la regalano ai russi?
2. alcuni commentatori notavano anche che riempirli di roba fin da subito non è detto che sarebbe stato un bene: non ha senso avere un carro armato fortissimo se non riesci a usarlo bene, magari rischiando pure di farlo cadere in mano al nemico e regalare un pezzo di tecnologia occidentale a russi (e cinesi).
3. per addestrare i soldati a usare armi che non hanno mai visto prima ci vuole tempo: i manpad sono roba semplice e sono arrivati subito. I carri occidentali sono decisamente più complessi. Per non parlare degli aerei. Poi che ci voglia davvero tutto questo tempo per l'addestramento io non lo so, non me ne intendo...
4. i rifornimenti sono sempre stati dati con l'idea di che i nostri paesi mantenessero comunque le loro riserve strategiche (sorvoliamo sul fatto che l'Italia non ha manco quelle...): i famosi HIMARS han consumato in pochi mesi tante di quelle munizioni che gli USA han rischiato seriamente di intaccarle prima di riuscire ad aumentare la produzione
5. ormai le minacce russe su nuculare, escalation, etc. etc. sono diventate una barzelletta, e lo sappiamo bene. Ma almeno nei primi tempi un minimo di dubbio (e quindi prudenza) credo fosse legittimo
6. l'esercito russo si è dimostrato molto meno efficiente di quello che tutti credevano, ma non è nemmeno un esercito di scappati di casa stile Iraq
7. In ultimo:
Non lo so, mi pare un discorso molto cinico e che non mi finisce del tutto. Cioè, se si è stabilito che la Russia è una nazione perduta e che bisogna solo farla precipitare nell'indifferenza mondiale, dimenticata da tutti, ok... ma non credo sia possibile: ha troppe risorse, finisce solo che la regali come colonia alla Cina. Invece una rapida sconfitta avrebbe potuto risvegliare la Russia dal suo sogno di onnipotenza, magari riportandola su quella linea politica in cui stava a fine anni '90, quando pareva potesse addirittura entrare nell'orbita occidentale. Detto questo, temo che per una vittoria rapida non sarebbe bastato imbottire di roba gli ucraini, si doveva intervenire direttamente in stile Desert Storm.