Poland pls
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non robetta stavolta
Dai Polonia, tirale due bombe su Alabuga
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Non si è trattato di due o tre droni fuori rotta per errore ma di un attacco deliberato che, nella migliore delle ipotesi, è finalizzato a testare i tempi di reazione delle difese aeree polacche
intanto in bietolorussia si sta costruendo una base missilistica
a due passi dall'europa
https://x.com/svaboda/status/1965626288749568363
putin ha capito che le dem occidentali per un motivo o per l'altro alla prova dei fatti sono deboli e ne approfitta. del resto la sua è una logica mafiosa: se l'altro è debole non si tratta ma si piglia tutto quello che si può.
Movement #Orcs love too
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
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- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
Ww3 getting closer and closer
Amen.
Quello che alcuni non hanno capito o hanno fatto finta di non capire è che difendere l'Ucraina era importante perché era un test sulla coesione e le motivazioni dell'occidente. Test ovviamente non superato, tra USA collusi con l'Unione Sovietica, e Paesi UE non pervenuti (ma con indignazione)...
Umh...siamo sicuri non superato? lui si aspettava di chiudere la cosa in breve tempo, e gli sta durando anni e i suoi obiettivi minimi sono ancora lontani.
Svezia e Finlandia sono corse ad entrare nella Nato...
L'Europa ha preso consapevolezza della necessità di difendersi, certo con tempi e modi un po' così ma c'è comunque una percezione diversa.
Gli va bene che ha vinto Trump che contribuisce da un lato a creare instabilità nel fronte "occidentale", ma da un altro ha anche contribuito a compattare l'europa, o almeno una parte degli stati europei.
Certo non voglio dire tutto bene, ma è innegabile che l'Europa per la russia sia molto più un problema oggi che nel 2021...quando ancora la russia poteva agire indisturbata, certo ha ancora ampi margini di manovra, ma comunque minori in quanto c'è una maggiore consapevolezza di cosa sia la Russia.
Certo l'Europa mantiene ancora una forte ambiguità su quanto sia determinata, e credo che Putin stia cercando di capirlo, ma credo che la determinazione dell'Europa (o almeno di parte di alcuni suoi stati) sia una variabile ed una incognita più difficile da calcolare delle decisioni di Trump.
Ricordiamo comunque che l'Europa (intesa come Unione Europea) non ha voce in capitolo in fatto di esercito, difesa ecc...quando la Von Der Leyen parla di questo lo fa a titolo del tutto personale, il suo è al massimo un auspicio/indicazione...ma nulla di più.
Eventuali azioni più o meno concrete in fatto di difesa sono decisioni del tutto dipendenti dalle decisioni dei singoli stati.
I famosi "volenterosi" agiscono in totale indipendenza dall'UE...
Magari ci possiamo togliere dalle palle quel cancro che è kalinigrad![]()
Non penso, la guerra in Ucraina ha un vero obbiettivo economico/commerciale, solo che non lo ammettono perché sarebbe anacronistica come cosa anche per loro.
Quello di stanotte è realmente un test e andrebbe corrisposto un po' più seriamente dell'ennesima indignazione.
Il test per vedere la coesione europea sono stati altri nel tempo, tutti falliti, ed è per questo che putin ha pensato di poter fare tutto senza problemi...
è partito con la Georgia, ha fatto poi con l'Ucraina e la Crimea, (queste azioni non si possono definire "test" in realtà perchè avevano obiettivi strategici ben definiti, però sono tutti precedenti che gli hanno fatto pensare che l'Europa fosse fondamentalmente inerme), ha proseguito con varie provocazioni lungo i confini di tipo militare e non, ricordiamo il trasferire migranti in Bielorussia per farli ammassare lungo il confine europeo, questo nel 2021, a pochi mesi dall'invasione dell'Ucraina.
Tutti casi che hanno visto reazioni nulle o del tutto ad ognuno per se, o nel caso dei migranti facendo emergere attriti e liti fra i vari stati europei...
Poi però con l'Ucraina qualcosa è cambiato (fortunatamente).
La guerra in ucraina non era un test sicuramente, dietro ci sono sicuramente interessi economici, politici e "sociali", ovviamente Donbass e Nato solo un pretesto, più che fermare l'allargamento della nato era urgente fermare quello dell'UE, minaccia sul piano sociale/politico, ben maggiore.
Ultima modifica di Enriko!!; 10-09-25 alle 11:34
secondo me le strade da seguire erano 2 e tutte e due legittime: 1) condannare l'invasione e accogliere il governo di zelensky + profughi, ma non impelagarsi nel conflitto 2) supportare il governo ucraino rifornendolo come si deve e senza condizioni che non fossero quelle di fermarsi ai confini o al limite di non riprendere né crimea né donbass per dare a putin una via d'uscita che non gli facesse perdere la faccia in patria con conseguenze imprevedibili. purtroppo s'e' scelta la strada 3, cioè di supportare tiepidamente, che è stata la peggiore.
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No per me la prima sarebbe stata la peggiore, perchè sarebbe stato il voltarsi per l'ennesima volta dall'altra parte e fregarsene, l'ennesimo ok russia fai come vuoi...il passo dopo sarebbe stato prendersi un pezzo di Estonia..
il tuo scenario 2 nella parte finale, dove tu stesso metti paletti del tipo "non riprendersi il donbass e crimea" è di fatto la strada attuale.
L'Ucraina sostanzialmente blocca la Russia su una linea del fronte che è pressoché invariata da 2 anni...ma la Russia continua...
Anche li dare armi all'Ucraina dicendogli, si difenditi senza problemi ma lascia alla russia quello che vuole...beh sarebbe stato uno scenario anche peggiore di quello attuale.
Putin testa di cazzo, che poi il problema non è tanto le dichiarazioni del premier polacco “vicini più che mai al conflitto mondiale” o gli articoli di de feo sugli tsunami radioattivi, il problema è che in una situazione di tensione l’errore che fa da scintilla all’incendio è più probabile; i radar satellitari statunitensi sono in grado di distinguere senza un verosimile margine di errore le caratteristiche di un missile icbm, i radar satellitari russi no, fanno cagare ed è già successo di scambiare per possibili icbm eventi che non c’entravano una sega con un missile intercontinentale.
Naturalmente è sempre aperta una linea diretta tra i due segretari della difesa, proprio per evitare fraintendimenti catastrofici.
Tuttavia la tensione non è buona consigliera, anche perché nell’imminenza di un attacco, vero o presunto, i minuti a disposizione per decidere sono molto pochi.
Consiglio a tutti la lettura della jacobsen “guerra nucleare, uno scenario” l’ho letto in 3 giorni perché l’argomento guerra nucleare mi ha sempre affascinato (nella fiction)