"Nessuno lo conferma ma la sorte di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata il 19 dicembre a Teheran, è legata a una partita politico-diplomatica complicata. Perché tre giorni prima, il 16 dicembre all’aeroporto di Malpensa, la polizia italiana ha arrestato un facoltoso imprenditore svizzero-iraniano su mandato degli Stati Uniti che ne chiedono l’estradizione. Lo accusano di aver fornito componenti elettronici per i droni ai pasdaran iraniani, responsabili di attacchi ai soldati americani in Giordania.

Per il suo arresto il ministero degli Esteri di Teheran ha ufficialmente protestato con l’ambasciata italiana. E ora si tratta, con l’Iran e anche con gli Usa."



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